.: ARCHIVIO NEWS :.
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Quando l’Acqua si trasforma in Birra: la lotta del “Comitato 5 Salidas” di Tiquipaya-Cochabamba
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Boris Rios Brito, Yaku Bolivia
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16/10
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Questa è la cronaca di un conflitto annunciato. Nell’anno 2007 la ricercatrice Rociò Bustamante (1) all’interno dei lavori del seminario “modelli di gestione dell’acqua nelle città e comunità andine”, del 5 e 8 novembre, organizzato a La Paz, dall’Istituto Francese di Studi Andini (Ifea), criticò a suo tempo la visione del Governo boliviano e di numerose organizzazioni e settori sociali rispetto al diritto all’acqua inteso come paradigma di riproduzione del capitalismo basato sulla proprietà e l’esclusione. Oggi, dopo alcuni anni, sale alla cronaca la storia di un conflitto sull’uso delle risorse idriche, tra i tanti in corso, che vede implicati da una parte, la fabbrica di birra Taquina proprietà di una multinazionale belga, i cui interessi sono protetti da alcuni contadini Regantes (2), dall’altra, alcune comunità di semplici contadini e immigrati dalla regione mineraria di Potosì, attuali abitanti delle zone periferiche di Cochabamba.
Ed è così che il 30 di settembre, gli interessi delle comunità appartenenti al “Comitato 5 Salidas” e di Lunqu Pata entrano in conflitto con quelli dei Regantes delle comunità di Chilimarca e Trojes e degli abitanti di Taquina Norte – quartieri periurbani della città di Cochabamba - per l’uso delle risorse idriche locali. In particolare per la gestione del rio Taquina che gli stessi Regantes deviano per alimentare la fabbrica di birra Taquina in base al principio, sancito dalla legge boliviana, degli “Usi e Costumi”, il sistema comunitario tradizionale che permette, di fatto, ai contadini Regantes di farsi proprietari delle fonti d’acqua. Analizziamo le origini del conflitto…
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ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità
A Trento dal 25 al 28 ottobre. Giovedì la tavola rotonda su acqua e donne.
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23/10
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In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.
Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.
Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.
Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.
Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.
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"Un paese che cambia e spera".
iniziano oggi i negoziati FARC - Governo colombiano. Un nostro articolo de Il manifesto.
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francesca Caprini per Il Manifesto |
18/10
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Raccontano a Sucre, cittadina della regione del Cauca, nel Sud Ovest della Colombia, di quella notte del 7 maggio, quando un battaglione di 17 elenos – appartenenti all'ELN, l' Ejército de Liberación Nacional - scesero in paese dalle montagne circostanti per attaccare il locale Punto de Policia. Il saldo fu di un ferito e danni alle case circostanti, Erano in corso le elezioni municipali, e l'ELN voleva dire la sua. Il candidato sindaco, Hoyos, del Movimiento de Participación Democrática, era il favorito (e fu eletto). Fra i punti del suo programma, l'appoggio all'organizzazione comunitaria dei Bienandantes, contadini organizzati per gestire collettivamente il locale acquedotto. “L'acqua dev'essere di tutti”, dicevano loro, opponendosi ai piani normativi regionali che sostanzialmente spingono alla svendita del patrimonio idrico ad imprese private.
I Bienandantes hanno quello che si chiama un buon “potere di convocatoria”, sono seguiti dalla gente, e Hoyos lo sapeva, e durante la campagna elettorale aveva inserito un punto dedicato all'acqua pubblica. Ma non fu l'unico. Quella notte l'hostigamento dell'ELN aveva lasciato, oltre ai soliti volantini e alla paura per gli scoppi di mortai, la cittadina ricoperta di scritte sui manifesti elettorali: “L'acqua è di tutti, l'acqua è un bene collettivo”.
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La Colombia Indignata
Dal 4 aI 12 ottobre i movimenti colombiani si mobilitano
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redazione |
09/10
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Per dire No alle politiche violente e neoliberiste del Governo Santos e per indicare un altro cammino di pace, giustizia sociale, e difesa dei beni comuni
Mentre dall’8 ottobre partiranno in Norvegia i negoziati di Pace tra governo colombiano e le forze guerrigliere di FARC ed ELN , i movimenti sociali ed indigeni della Colombia si danno appuntamento sulle piazze per la “Settimana dell’Indignazione”. Riforma della Scuola, saccheggio delle terre, lotta contro mega progetti e imprese minerarie, riappropriazione e difesa dei territori, giustizia sociale e ambientale. Sono questi i temi al centro dei sette giorni di mobilitazione e dibattiti che chiederanno anche a gran voce la partecipazione sociale ai negoziati di Pace in corso tra governo e forze insurrezionali colombiane.
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Si rafforza la rete di appoggio a Justicia y Paz
Con le istituzioni trentine, la parlamentare Serracchiani, il Centro Balducci una rete di riferimento per la pace in Colombia, mentre il paese si avvia verso i negoziati governo - Farc/Eln
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25/09
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Una rete di riferimento per la pace in Colombia, mentre il paese si avvia verso i negoziati governo - Farc/Eln e parte la settimana dell'Indignazione
Con la partecipazione al convegno internazionale “L'uomo planetario”, organizzato dal Centro Balducci, si è conclusa “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto”, la rassegna che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, segretario esecutivo della Commissione Justicia y Paz: una una serie di incontri in Trentino con le istituzioni – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, la società civile, le organizzazioni. Ed in Friuli VG grazie al rapporto ormai di lunga data, fra il Centro Balducci e Padre Alberto.
Per rafforzare la rete di appoggio politico e la solidarietà all'organizzazione colombiana Comision Justica y Paz, in vista anche dei negoziati fra governo colombiano ed esponenti delle guerriglie, il prossimo 8 ottobre in Norvegia.
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Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
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SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
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OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
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