Si rafforza la rete di appoggio a Justicia y Paz
Con le istituzioni trentine, la parlamentare Serracchiani, il Centro Balducci di Udine
Una rete di riferimento per la pace in Colombia, mentre il paese si avvia verso i negoziati governo - Farc/Eln
Con la partecipazione al convegno internazionale “L'uomo planetario”, organizzato dal Centro Balducci, si è conclusa “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto”, la rassegna che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, segretario esecutivo della Commissione Justicia y Paz: una una serie di incontri in Trentino con le istituzioni – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, la società civile, le organizzazioni. Ed in Friuli VG grazie al rapporto ormai di lunga data, fra il Centro Balducci e Padre Alberto.
Per rafforzare la rete di appoggio politico e la solidarietà all'organizzazione colombiana Comision Justica y Paz, in vista anche dei negoziati fra governo colombiano ed esponenti delle guerriglie, il prossimo 8 ottobre in Norvegia.
“E' un offesa all'Umanità pensare che questa crisi che ha fatto cadere nell'indigenza tante persone, chieda proprio alle stesse perosne di salvare il sistema. Praticamente, quello che è successo in America latina con le dittature militari. Un modelllo globale che sta mostrando il proprio volto crudele, per cui è necessario trovare una soluzione condivisa”, ha detto Padre Franco alla conferenza del convegno udinese.
Domenica 23 settembre, per il ciclo “Dalle Ande alle Alpi, il cammino dell'acqua”, l'associazione Yaku ha portato amici e sostenitori sul Monte Baldo, al Rifugio Malga Campei. Una passeggiata simbolica, in montagna, per condividere l'importanza di lottare insieme in difesa della natura: la difesa del ciclo dell'acqua, delle risorse idirche, dei ghiacciai, minacciati dal riscaldamento globale; i comportamenti predatori messi in atto da imprese e multinazionali, che in Colombia alimentano un conflitto pluridecennale ed in ogni angolo del Pianeta attentano alle ultime risorse naturali, e alla sopravvivenza delle popolazioni indigene e contadine. L'empatia di camminare insieme, dando nuovo significato alla lotta comune per la difesa dei territori, in uno dei monti più ricchi di biodiversità del nostro territorio.
Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.
Con la visione del video “Territori in resistenza”, Padre Alberto Franco ha spiegato come opera Justicia y Paz, accompagnando le comunità che vivono nei territori in conflitto creando zone umanitarie e di biodiversità: “Un percorso di coscientizzazione che ha portato oggi le comunità con cui lavoriamo ad essere consapevoli delle cause economiche del conflitto, e dei loro diritti umani ed ambientali”.
Parlando del progetto “Acqua giustizia e Pace”, che Yaku porta avanti con la Commissione, lavorando per l'accesso all'acqua potabile delle comunità sfollate tramite la costruzione di acquedotti comunitari, si è condiviso con i presenti l'importanza di una cultura dei beni comuni “che in Paesi come la Colombia – ha concluso Padre Alberto – significa affrontare direttamente il modello neoliberista, una economia disumana basata sull'uso e l'abuso delle risorse. L'appoggio di persone ed organizzazioni internazionali che condividono questa visione, è tanto più importante in un momento come questo, che vede la Colombia incamminarsi con speranza verso nuovi negoziati di pace”. E si è tracciato nuovi contorni della cooperazione internazionale, “che non significa andare ad aiutare l'altro, ma costruire insieme politiche concrete che risolvano i veri nodi della povertà”.
Mentre in Colombia parte domani la Settimana dell'indignazione (fino al 12 ottobre).
Solidarietà ed appoggio è stata espressa anche dalle istituzioni trentine, che si sono impegnate ad intervenire qualora le continue minacce all'integrità dei componenti della Commissione Justicia y Paz si facessero più concrete, un appoggio che ha assunto connotati europei, con l'incontro, promosso dal Centro Balducci, di Padre Alberto con l'europarlamentare Debora Serracchiani.