Dalla cittadina natale dello storico rivoluzionario arriverà Saul Roque, capo spirituale della stessa Xoxocotla.
Il film - documentario che li ha resi famosi nel mondo, il pluripremiato “13 Pueblos in difesa dell’acqua, dell’aria e della terra”, per la prima volta in versione italiana, verrà commentato dallo stesso regista, il messicano Francesco Tabone, e dalla produttrice, la brasiliana Fernanda Robinson.
“Pueblos”, in varie città fino al 7 giugno, incontrerà anche alcune comunità locali che in Italia lottano per la difesa dei beni comuni.
L’iniziativa è sostenuta anche dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, che dal 25 maggio al 1 giugno promuove a livello nazionale “il popolo dell’acqua si mobilita- per un’Europa dell’acqua e dei beni comuni”.
Eredi dei Tlahuicas, Xochimilcas e di altre popolazioni millenarie.
Eredi delle lotte di resistenza contro la Colonia e della Rivoluzione Messicana.
Discendenti di Emiliano Zapata e Ruben Jaramillo.
Le popolazioni indigene del Morelos stanno continuando le loro altre rivoluzioni.
Parte dalla manifestazione internazionale fiorentina “TerraFutura”, il prossimo 31 maggio alle 14.30 presso la Sala della Scherma, il giro di conferenze, proiezioni ed incontri organizzati dall’associazione Yaku insieme ai rappresentanti delle popolazioni di etnia nahuatl dello stato del Morelos messicano.
“Pueblos”, questo il nome del ciclo d’incontri, parla infatti di popoli.
Vuole raccontare la lotta esemplare e coraggiosa delle popolazioni originarie del Morelos, che da anni cercano di far valere le proprie ragioni e la propria sapienza ancestrale sulle pretese di sfruttamento selvaggio e di distruzione che il governo locale e quello statale, votati ad un iperliberismo suicida che sta impoverendo la gente e distruggendo irrimediabilmente l’ambiente, stanno loro imponendo.
Ma vuole parlare, tracciando dei parallelismi e creando legami, con i Pueblos italiani, ovvero quelle comunità che anche in Italia lottano in difesa della propria terra.
Ma soprattutto, vuole stimolare quello sguardo lungimirante sulla difesa dei beni comuni e del “buon vivere”, inevitabilmente legato alla salute del mondo e dei suoi elementi, che le popolazioni indigene non hanno perso, e molti di noi stanno ritrovando.
Ecco perchè “Pueblos” dal 29 maggio al 7 giugno toccherà alcune città italiane – dopo Firenze ci saranno Torino, Trento e Rovereto - ma anche comunità in lotta e piccoli ma significativi paesi: è il caso di Abbadia San Salvatore, in Toscana, ai piedi del Monte Amiata, dove i comitati si battono contro la geotermia, causa dell’abbassamento e dell’avvelenamento delle falde acquifere. O della gente di Tuenno, in Val di Non, Trentino, comune virtuoso ed ecologista, che gestisce l’acqua attraverso un consorzio di comuni per evitarne la privatizzazione.
A rappresentare le genti del Morelos in questo lungo tour italiano ci sarà uno dei loro taita (capo spirituale), Saul Roque di Xoxocotla.
Ad accompagnarlo, fra gli altri, il noto regista messicano Francesco Taboada Tabone (leggi scheda biografica), anch’egli del Morelos, che sui nahuatl e le loro battaglie ha fatto un film pluripremiato in ogni angolo del mondo - “13 popoli en defensa del agua el aire y la tierra” – che ha ricevuto riconoscimenti dal Canada, al festival Indigeno di Montreal, agli Usa, in America latina, ad Istanbul all’ultimo Forum Mondiale dell’acqua (leggi articolo di riferimento) , ma che è stato censurato in Messico.
Spiega Don Saul : “Le fonti d’acqua sono in mano alla Coca Cola, nessuna restrizione viene imposta alle imprese edili. Con la Colonia eravamo peones. Oggi è peggio. La nostra lotta è per difendere gli spazi di convivenza collettiva e per governi onesti” E ancora : “Noi, popoli del Morelos in lotta, aspettiamo il giorno in cui rivedremo splendere il luogo in cui viviamo, e in cui potremo riunirci con chi è stato costretto ad emigrare e con chi ancora deve nascere. Anche se si tratta di un sogno profondo, in realtà, lo stiamo facendo ad occhi aperti”.
PROGRAMMA DEL CICLO D’INCONTRI “PUEBLOS”
31 maggio - FIRENZE
Dalle 14 nella Sala della Scherma
Terra Futura - Fortezza da Basso
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1 giugno - MONTE AMIATA
ore 21 - Abbadia San Salvatore
Videosala Centro Giovani
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3 giugno – TORINO
ore 21,30 presso il Caffè Basaglia
Via Mantova 34
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4 giugno - TRENTO
ore 20,30 nella Sala Rosa del Palazzo della Regione
Via Gazoletti 2
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5 giugno - TUENNO
ore 20,30 al Teatro Parrocchiale
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Un pò di Storia
Dice il cineasta Francesco Taboada Tabone, autore del docufilm “13 Pueblos en defensa del agua el aire y la tierra”:
“Il movimento del Consiglio dei Popoli è una delle manifestazioni di lotta sociale più pura ed autentica che siano apparse in Messico. La sua appartenenza storica e cultura si riflette nel suo Manifesto. I 13 Popoli e le loro lotte sono la degna eredità della Rivoluzione capeggiata dal General Emiliano Zapata in questa stessa terra”.
Consejo de Pueblos de Morelos - Il Consiglio dei Popoli di Morelos
Il Consiglio dei Popoli del Morelos nacque nel 2007 per tentare di arginare la costruzione di un certo numero di case nel municipio Emiliano Zapata. Questo progetto di sviluppo edilizio minacciava gravemente le fonti d’acqua delle popolazioni del centro – sud di Morelos e del nord dello stato di Guerrero. Convocati dalla gente della cittadina di Xoxocotla, 13 popoli si unirono nella stessa lotta, che da un anno transitava da un tribunale all’altro senza nessun successo. Quando allora i 13 popoli uniti cominciarono a bloccare le strade d’accesso principali, allora le cose cominciarono a muoversi. Il 28 e 29 di luglio venne organizzato il primo Congresso dei Popoli del Morelos a Xoxocotla, al quale si unirono un totale di 49 popolazioni originarie. A partire da questo momento si costituì un pull permanente di studiosi in appoggio al Consiglio dei 13 Popoli, formato da studiosi e scienziati della Università UNAM, da ambientalisti e dalla società civile. Insieme, sono stati formulati piani alternativi di sviluppo a quelli imposti dal Governo.
Ogni domenica si realizzano le assemblee nei diversi paesi che fanno parte del Consiglio, dove vengono prese le decisioni e viene stabilito il piano di lavoro di ogni settimana.Il lavoro del Consiglio ha tanto seguito, che ogni domenica qualche nuova comunità o popolazione si vuole integrare nel loro cammino.
Questi contadini di origine nahuatl, che ancora sanno leggere la nebbia, il freddo e i temporali leggeri per decidere quanta acqua andrà divisa fra i vari campi comunitari; che ascoltano i primi tuoni dei temporali di maggio per sapere quando seminare; che dialogano ancora con la Natura, riconoscendone la voce e le richieste: povera e discriminata, la gente di Morelos che discende da Zapata si è organizzata ancora una volta per affrontare alcune delle lotte civili ed ambientali più dure in un durissimo Messico che dall’elezione dell’attuale presidente, Felipe Calderon, sta conoscendo un’epoca di tremenda recrudescenza delle tensioni sociali.
Sono ad esempio contro l’impresa Pacsa che nel municipio di Cuernavaca pretende di costruire una discarica. Non è stato chiesto nessun parere alla popolazione, ma il Consiglio ha attivato i propri studiosi, che hanno dimostrato che gli studi d’impatto ambientali presentati dall’impresa privata ed avvallati dallo Stato non presentavano proiezioni corrette. Si sono svolte marce e dimostrazioni. Si sa, inoltre, che la costruzione della discarica è il primo passo per l’urbanizzazione di quello che tutti definiscono l’ultimo angolo di paradiso del Municipio di Cuernavaca. Ora si sta lottando per ottenerne il riconoscimento di parco naturale. Contro la costruzione di decine di villette a schiera, e l’inquinamento delle falde acquifere e dei fiumi a Atlacholoaya. Per difendere l’acquifero del Chihuahuta, dove sono previste 2000 case in costruzione. Perfino la Coca Cola, attarverso una sua filiale, ha allungato le mani sulle riserve d’acqua del Morelos. A Tepoztlan hanno fatto un Golf Club. A Calipa la Urbasol (un nome davvero evocativo) ha progettato 2000 case sulle sorgenti Chihuahuita.
Le lotte dei “13 popoli” sono tante ed esemplari. Loro, di etnia nahuatl, sanno che con lo sfruttamento selvaggio della propria terra non ci sarà futuro per nessuno.
Nell’agosto del 2007, oltre 158 delegati di altrettante popolazioni indigene provenienti dalle Americhe – dall’Alaska alla Patagonia – si sono riunite in un rito sacro a Xoxocotla, presso un antico tempio atzeco, e hanno dato la loro benedizione alla lotta dei Pooli di Morelos.