Hanno distrutto, buttato all’aria, rovinato. Gli uffici dell’Università, della Casa de las Madres, l’ufficio di Hebe de Bonafini e gli uffici amministrativi, sono stati oggetto di un'incursione di vandali che però non hanno portato via niente. La modalità con cui è stata eseguita l’azione devastante dimostra che si è trattato di un atto di intimidazione e minaccia contro le Madres de Plaza de Mayo.
Alcune ore dopo il fatto, Hebe de Bonafini ha espresso la sua lettura politica dell'episodio, dicendo: “Credo che sia molto chiaro. A mia figlia hanno detto: stiamo tornando e liquideremo te e tua madre. E questo è quanto sta succedendo perchè sono entrati nella Casa de las Madres, negli uffici della Stampa e nell’Università. Hanno rotto tutto, hanno aperto cassetti, hanno forzato le serrature, rotto porte, hanno messo sottosopra tutto e non hanno portato via niente. Solo pochi soldi che avevo in ufficio, una borsetta dove ho il fazzoletto che indosso i giovedì in Piazza, un libretto con degli indirizzi, pochi, ma niente di più. Inoltre, dall’ufficio amministrativo non hanno prelevato gli assegni pronti per pagare i dipendenti della Radio e li hanno lasciati buttati a terra. Io dico che dal governo ci offrono tutto quanto, ci offrono sicurezza, ci offrono custodia, ma il miglior modo per tutelarci è che i ministri, i sottosegretari, la polizia, indaghino e scoprano chi sono quelli che sono stati capaci di far questo, altrimenti non serve” ha concluso Hebe.
Diamo il nostro messaggio di solidarietà alle Madres de Plaza de Mayo scrivendo a madres@madres.org
http://www.kabawil.splinder.com/
Fiaccolata di solidarietà con las Madres de Plaza de Mayo
Pescara - Piazza Salotto
giovedì 15 maggio 2008 alle ore 20,30
incontro in piazza alle ore 20,00 - non si sospende in caso di pioggia
In Argentina si ritorna ad un clima di intimidazione e violenza. Dopo appena otto giorni dalle minacce di morte ad Hebe de Bonafini Presidentessa delle Madres de Plaza de Mayo e a sua figlia Alejandra, domenica 11 maggio sono entrati degli sconosciuti nella sede della Casa delle Madres e dell’Università popolare Madres de Plaza de Mayo buttando tutto all’aria ma non portando via niente.
Tutto ciò avviene dopo il sequestro di Juan Puthod, attivista dei diritti umani (rilasciato il giorno dopo) ed in seguito alla presentazione da parte delle Madres di un esposto alla Corte Suprema in relazione alla prosecuzione dei processi contro i genocidi della dittatura militare argentina.
La modalità con cui è stato eseguito l’attacco all’edificio delle Madres dimostra che si è trattato di un innegabile atto di intimidazione e minaccia.
Hebe de Bonafini ha dichiarato:
“Credo che sia chiaro, a mia figlia hanno detto: Stiamo tornando e liquideremo te e tua madre. Nella nostra sede hanno rotto tutto e non hanno portavo via niente. Io dico che ci offrono di tutto, sicurezza, protezione e custodia ma il miglior modo per tutelarci è che ministri, sottosegretari e polizia indaghino e scoprano quelli che sono stati capaci di fare tutto questo, in caso contrario a nulla serve la protezione”.
Come Kabawil - Associazione di solidarietà con i popoli dell’America Latina e come Gruppo di appoggio alle Madres in Italia ricordiamo che le Madres hanno partecipato a molte iniziative nella nostra regione e, ultimamente, hanno ricevuto il Premio per la Pace della Regione Abruzzo.
Per tutto questo pensiamo sia giusto esprimere la nostra solidarietà alle Madres convocando a una manifestazione da tenersi nella stessa ora in cui le Madres marciano in Plaza de Mayo a Buenos Aires, come ogni giovedì ormai da 31 anni, per denunciare insieme alla scomparsa dei desaparecidos tutte le ingiustizie e le violazioni dei diritti che si verificano in Argentina.
Partecipiamo tutti.
http://www.kabawil.splinder.com/