Inizia il World Water Forum di Marsiglia e vengono subito violati i diritti basici della stampa libera e della libera manifestazione.
Attivisti e giornalisti vengono malmenati e trattenuti senza alcuna giustificazione. Mentre il FAME, il Forum Mondiale Alternativo di Marsiglia, è alle porte e il 14marzo darà inizio ai lavori che hanno già convogliato oltre 2000 attivisti ed esperti di associazioni ed organizzazioni da ogni parte del mondo.
Durante la prima giornata di lavori del World Water Forum di Marsiglia alcuni attivisti italiani sono stati circondati dalla polizia, che li ha trattenuti bloccati nei pressi dell’entrata del forum ufficiale. Almeno una decina di persone, tra cui anche Caterina Amicucci (CRBM) e Marek Rembowski (Amisnet) sono stati fermati e portati al commissariato Eveché.
Nel frattempo un gruppo di giornalisti free lancer internazionali, fra cui la giornalista italiana Francesca Caprini ed Enzo Vitalesta, tutti regolarmente accreditati nella “press” del WWF, venivano malmenati e trattenuti per il solo motivo di aver assistito ad una manifestazione spontanea di alcuni attivisti francesi, a pochi isolati dai padiglioni del Sesto Forum Mondiale dell'Acqua. Sono stati poi rilasciati senza ricevere spiegazioni in merito a quanto accaduto.
Il World Water Forum è promosso dal Consiglio Mondiale dell'Acqua, che comprende le multinazionali dell'acqua e la Banca Mondiale. Ogni tre anni questo organismo privato impiega questi Forum per presentare agli stati ed imporre ai mercati, l'acqua come bene economico. La presenza di numerosi attivisti delle reti mondiali pro acqua pubblica è dovuta allo svolgimento del Forum Mondiale Alternativo dell'Acqua (dal 14 al 17 marzo), organizzato dai movimenti internazionali che si oppongono alla definizione dell'acqua come merce e difendono invece la sua sacralità ed il diritto inalienabile di tutti di potervi accedere. Dodici saranno le sessioni seminariali, workshop, conferenze, film, mostre, spettacoli di strada, spazi espostivi per parlare di acqua, ma non solo, anche di cibo, energia e cambiamenti climatici, temi strettamente connessi all'acqua.
Anche il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua si è mobilitato per richiedere l'immediato rilascio degli attivisti e dei free lancer bloccati dalla polizia e ritiene che le azioni intraprese questa mattina dalle forze dell’ordine rappresentino un gravissimo atto intimidatorio pensato per scoraggiare la partecipazione al Forum Alternativo.
IL FAME
Dal 14 al 17 marzo a Marsiglia, centinaia di attivisti, organizzazioni, enti locali, per difendere l'acqua e costruire un modello alternativo di politiche sociali ed economiche attorno ai beni comuni e alla loro gestione partecipata e democratica.
Yaku organizza e partecipera al seminario: “Acqua Patrimonio della terra e bene comune: difesa degli ecosistemi e del ciclo integrale dell’acqua”, il 15marzo dalle 13.00 alle 15.00 al Doks dou Sours: http://www.yaku.eu/primapagina_articolo.asp?id=1983
Il Forum Mondiale Alternativo di Marsiglia si oppone al Forum dell'Acqua, il triennale summit organizzato dal Consiglio mondiale dell'acqua, organo rappresentativo delle imprese multinazionali e della Banca mondiale. Vi partecipano premier, ministri e rappresentanti di circa 150 Paesi, insieme ad organizzazioni internazionali come Fao e Unesco.
La finalità del Forum Mondiale Alternativo dell'Acqua (FAME) è contrastare la trasformazione dell’acqua in merce, strategia da tempo perseguita da organismi sovranazionali come il WTO (World Trade Organization), la Banca mondiale e il Fondo Monetario Internazionale che da tempo legano la concessione dei prestiti alla deregulation e alla privatizzazione dei servizi, tra cui anche la fornitura dell'acqua.
La “guerra per l’oro blu” è purtroppo uno scenario sempre più probabile. L’acqua abbonda sulla terra, ma il 98% è salata; il 2% è acqua dolce e solo lo 0,02% del totale è utilizzabile dall’uomo. Ma l’acqua è mal distribuita. Una persona su otto non ha ancora accesso all’acqua e, ogni anno, oltre un milione e mezzo di bambini sotto i 5 anni muore per la sua carenza. Nei Paesi in via di sviluppo insomma, l’acqua è un privilegio, raramente viene depurata ed è anche veicolo di malattie.
Yaku parteciperà al seminario: “Acqua Patrimonio della terra e bene comune: difesa degli ecosistemi e del ciclo integrale dell’acqua”, il 15marzo dalle 13.00 alle 15.00 al Doks dou Sours.
http://www.fame2012.org/files/droit.pdf