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Domani giovedì 4 giugno, “Pueblos” arriva in Trentino.
Alle ore 20.30 la Sala Rosa del Palazzo della Regione di Trento ospiterà “Pueblos”, il ciclo d’incontri organizzato dall’associazione Yaku con i rappresentanti degli indigeni nahuatl dello stato di Morelos, Messico.
Con Saul Roque, Capo Spirituale di Xoxocotla – la citta’ natale di Emiliano Zapata - e portavoce del “Consiglio dei Popoli di Morelos”, e la proiezione del documentario pluripremiato in molti festival internazionali “13 Popoli in difesa dell’acqua dell’aria e della terra”.
Saranno presenti anche il regista messicano Francesco Taboada Tabone, e la produttrice del film, la studiosa di culture mesoamericane Fernanda Robinson.
La sera del 5 giugno, alle 20.30, “Pueblos” sarà a Tuenno, presso il Teatro Parrocchiale del paese.
Partecipano all’inziativa numerose associazioni trentine, fra cui Ya Basta, Ingegneria Senza Frontiere, Associazione Patapunfete, Filo Rosso.
Questa sera “Pueblos” sarà a Torino per incontrare il pubblico del Caffè Basaglia, alle 21.30, con Cristiana Lagallinoni che presenterà il suo studio sull’acquifero Guaranì, una delle più grandi riserve d’acqua dolce del mondo, attualemnte diviso fra Paraguay, Uruguay, Brasile ed Argentina. (leggi la relazione sul sito www.yaku.eu)
“Pueblos” arriva a Trento, domani sera alla Sala Rosa della Regione, alle 20.30.
Terz’utima tappa di un lungo ciclo d’incontri in varie parti d’Italia, l’iniziativa organizzata dall’associazione Yaku se da una parte sta rendendo pubblica la drammatica situazione delle popolazioni native dello stato del Morelos, in Messico, impegnate in una dura battaglia per la sopravvivenza culturale e per la difesa della propria terra, dall’altra ha raggiunto lo scopo di creare forti legami con le comunità e i movimenti che in Italia stanno facendo simili battaglie in difesa dell’ambiente e della democrazia. E’ stato il caso, ieri, dell’incontro con la gente dell’Amiata, in Toscana, che da anni cerca di arginare la creazione di centrali geotermiche da parte dell’Enel, ree a detta loro dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua.
All’incontro di “Pueblos” a Firenze, presso la manifestazione internazionale Terrafutura, lo scorso 31 maggio, Saul Roque si è rivolto alle centiana di persone presenti così: “Noi sentíamo che non siamo soli, ed abbiamo la speranza di conservare il nostro mondo. Noi siamo parte della Natura. E vedo che anche voi, che siete qui con noi adesso, avete lo stesso sentimento, un sentimento che travalica i confini geografici, e le differenze culturali”.
Parole importanti, seguite dalla forte denuncia di Francesco Taboada Tabone, il regista del docufilm “13 Pueblos, in difesa dell’acqua, dell’aria e della terra”: “Il popolo di Xoxocotla non è un gruppo isolato, fa parte di quella rete di vertenze e di lotte che a livello mondiale si sta contrapponendo ad un certo modello di sviluppo, basato sul guadagno e sulla totale mancanza di rispetto per i popoli e l’ambiente”. Il regista Francesco Taboada Tabone, rispondendo alle domande del pubblico durante il dibattito dopo la proiezione del film, ha parlato molto chiaramente della situazione che le popolazioni originarie messicane stanno affrontando in questi anni: “La lotta dei popoli di Morelos unisce molti settori sociali, intellettuali e politici messicani: dalla Università Unam fino alle organizzazioni internazionali per i Diritti Umani, la vicenda dei “13 popoli di Morelos” si è conformata come una lotta trasversale che trova la sua radice unificante nella cultura indigena nahuatl e nel loro “progetto civilizzatorio”, che contrastando la visione occidentale iperliberista, propone un modello di sviluppo che rispetti l’ambiente e le persone che ci vivono. Per questo il governo messicano ha dovuto, in questi anni di confronto serrato con Xoxocotla, cedere su molti punti alle richieste del Consiglio dei Popoli di Morelos”.
In particolare, Tabone ha reso note le recenti offensive da parte di altre imprese messicane, che appoggiate dal governo di Felipe Calderon minaccia di nuovo di costruire un numero impressionante di case e discariche sopra il bacino idrografico più importante della regione – quello di Apatlaco - dal quale dipendono gli 80.000 nahuatl che vivono nella zona: l’impresa GEO e la RIVAS, con l’autorizzazione del governatore di Marco Adame, stanno già aprtendo con le ruspe, in spregio alla volontà della gente. Sono state denunciate anche le violenze accadute durante gli scontri avvenuti nella città di Atenco, nello Stato del Messico, dal 2007 ad oggi.
“Ma noi siamo i discendenti, i nipoti, gli amici di Emiliano Zapata, grande rivoluzionario. Non semtteremo mai di combattere. Queste sono le nostre nuove rivoluzioni”, hanno detto ancora Saul Roque e compagni anche ai comitati dell’Amiata, tra Siena e Grosseto, terminati con il rito sacro del capo spirituale messicano in cima al Monte Labbro, sull'eremo di Davide Lazzaretti.
Ecco le prossime date:
3 giugno – TORINO
ore 21,30 presso il Caffè Basaglia
Via Mantova 34
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4 giugno - TRENTO
ore 20,30 nella Sala Rosa del Palazzo della Regione
Via Gazoletti 2
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5 giugno - TUENNO
ore 20,30 al Teatro Parrocchiale
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