Parte il FAME e parla al femminile
Da oggi fino al 17 marzo incontri e seminari per l'acqua bene comune. Mentre il WWF viene snobbato e sa di fallimento
Il FAME, Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua è partito, e la plenaria che ieri ha aperto i lavori nei padiglioni marsigliesi dei Docks du Suds ha dato il passo del peso di questo sesto summit dei movimenti mondiali per l'acqua.
C'era Muade Barlow, nota attisita canadese, già Senior Advisor on Water Issues per l'Onu, a dire con fermezza che il “Foro Mondiale dell'Acqua è patetico e senz'anima: hanno perso”, riferendosi al World Water Forum che a pochi chilometri riunisce multinazionali e governi impegnati nel commercio dell'acqua del globo, “hanno sbagliato analisi e dideologia. Questo deve esserel'ultimo foro dell'acqua. Noi invece siamo cresciuti, ci stiamo trasformando, siamo più forti e otteniamo successi. La lotta per il riconscimento dell'acqua come diritto va avanti, il loro modello ha fallito: l'acqua non è di nessuno, appartiene alla Terra”. Per l'America latina c'era Oscar Olivera, dalla Bolivia, che ricordanso le grandi marce per l'acqua e la vita che in queste settimane si stannosvolgendo in Ecuador e Perù, che ha definito le centinaia di persone presenti e in lotta per difendere l'acqua, come “tanti fili colorati che formano il tessuto sociale: la soluzione sta nell'azione collettiva di tutti noi, nella lotta allegra, trasparente e in movimento, come l'acqua”. La voce delle donne dell'Africa è arrivata con l'attivsta senegalese che emozionata ha detto che “queste giornate sono una chiamata alla vita: noi del FAME siamo i vincitori”. C' anche la voce dell'Onu, con la portoghese Catarina de Albuquerque, relatrice speciale dell'ONU, che sottolinea ancora come: “Voi state guardando al futuro e noi dobbiamo lavorare assieme perchè l'acqua sia in effetti per tutti.Il Water Council sta facendo oggi degli accordi che sono un passo indietro rispetto alla dichiarazione dell'Onu del 20120, che ha riconosciuto l'acqua come un diritto umano”. C'è anche Anne Le Strat, assessora parigina ai beni comuni che parla seduta perchè in avanzato stato di gravidanza. Nota subito wuello che è una caratteristica distintiva di questa carrellata di voci del mondo che dal palco disegnano il grande movimento èper l'acqua e la vita: “Qui ci sono tante donne, che meraviglia! Al Forum Mondiale dell'Acqua – WWF - gli incontri sono quasi tutti di uomini. Al WWF si parla di tecniche e di affari, qui di democrazia. L'acqua deve essere gestita in maniera collettiva attraverso la democrazia partecipata. La gestione pubblica è efficace e serve a difendere la risorsa più importante per la vita. Le donne devono portare la propria creatività in quesdta lotta”.
E tutta al femminile anche la chiusura italiana, letta da un collettivo di tre giovani ragazze – Daniela, Caterina e Diana – che in francese leggono il discorso del Forum dei Movimenti pèer l'Acqua: “Nel nostro Paese la lotta per il diritto all’acqua è stata un’esperienza che ha aggregato culture e storie politiche differenti, costruendo una forte coscienza sociale ed una capillare attivazione territoriale. Decine di comitati locali formati da cittadini di tutte le età si sono messi in rete con le associazioni ed i coordinamenti nazionali, con i sindacati dando vita al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.
Nel 2010, di fronte a una legge del governo italiano che obbligava i Municipi a privatizzare il servizio idrico, abbiamo reagito in manera coesa e organizzata, superando le nostre differenze.... e abbiamo vinto....L’acqua e i beni comuni devono restare fuori dal mercato fuori dai profitti in tutto il mondo perchè si scrive acqua ma si legge democrazia”.
Il FAME da oggi a sabato alternerà oltre 60 seminari. Oggi alle 13.00 Yaku interverrà al seminario “Acqua patrimonio della Terra: la difesa degli ecosistemi e del cicol integrato dell'acqua”, insieme fra gli altri, al Vescovo cileno Luis Infanti de la Mora, noto per lòe sue battaglie in difesa della Patagonia. “Siamo qui insieme per condividere problemi e soluzioni. Per inserire nella elaborazione comune, anche una visione etica e spirituale”.
http://www.yaku.eu/primapagina_articolo.asp?id=1983