Dalle Ande alle Alpi, il Cammino dell'acqua
Sulle orme dell'acqua
fra le montagne del Trentino
l'incontro fra cultura alpina ed andina
Domenica 6 maggio
Con i Mapuche e i Maya nel Parco Aadmello Brenta
“LA DIFESA DELLA CICLO DELL'ACQUA
FRA MODELLO ENERGETICO E DIRITTI DELLE COMUNITA'”
“Dalle Ande alle Alpi, il Cammino dell'acqua” è una rassegna di conferenze all'aperto sulla Dolomiti trentine promossa da Yaku con il Servizio Valutazione Ambientale della Provincia Autonoma di Trento e in collaborazione con L'Ente Parco Adamello Brenta.
Una passeggiata informativa dove popoli andini ed alpini e di territori dalla fragile biodiversità si ritrovano per unire esperienze e visioni, con l'obiettivo comune di proteggere i propri ecosistemi, sulle orme del Cammino dell'Acqua.
La cosmovisione delle popolazioni indigene e le loro lotte in difesa della propria cultura servono per ampliare il nostro sguardo verso una responsabilità collettiva che come popolazioni di montagna abbiamo, per la difesa delle montagne, dell'acqua e dei beni comuni universali.
Una riflessione fra Ande ed Alpi sui fragili ecosistemi montani, laddove incomincia il Cammino dell'Acqua, ovvero il ciclo idrogeologico che rende possibile la vita nel nostro Pianeta.
Domenica 6 maggio ci troviamo nel Parco Adamello Brenta con esponenti del Pueblo Mapuche del Cile, e l'autorità ancestrale del Pueblo Maya Ixil del Guatemala di San Juan de Cotzal. Insieme alle guide del Parco ed esperti glaciologhi della SAT.
Dopo il Popolo Nahua del Messico , i boliviani di Cochabamba e la visita delle autorità del popolo indigeno colombiano U'wa, domenica 6 maggio il Cammino dell'Acqua prosegue con i Maya ed i Mapuche, sulle orme della Patagonia cilena e delle montagne sacre del Guatemala.
Una piacevole passeggiata adatta a tutti, pensata come una conferenza all'aperto, con tappe che saranno i momenti di racconto e confronto dei relatori sulle proprie esperienze e delle difficili condizioni di vita che i megaprogetti come grandi dighe ed impianti idroelettrici stanno causando nei loro territori, con una triste scia di violenze e sfollamenti forzati.
Ma anche per condividere visioni e proposte, per costruire insieme un modello alternativo fondato sulla difesa dell'ambiente, dei popoli, del ciclo dell'acqua e del suo cammino.
Il cammino dell'acqua che unisce Ande ed Alpi e che non finisce mai.