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ACQUA E LIBERTÀ
Francesca Caprini, da Left
[25/03/2009 18.31.51]



Documento senza titolo

L’immagine con cui parte il Quinto Forum Mondiale per l’Acqua ad Istanbul, Turchia, dal 16 al 22 marzo, è Leana che viene trascinata via da tre poliziotti in tenuta antisommossa che le piegano le braccia dietro la schiena. Lei è minuta, i capelli neri le si mescolano in bocca assieme alle grida “Acqua e libertà”, e quasi sparisce dentro i manganelli, i caschi, i fucili le divise di questi militari immensi che se la portano via chissà dove e chissà come.

Leana fa parte degli attivisti turchi che si battono per la difesa dell’acqua pubblica. Lunedì 16 marzo viene arrestata con altri 17 ragazzi turchi, che assieme a centinaia di attivisti provenienti da ogni parte del mondo e facenti parte del Forum Alternativo dell’Acqua – e sotto gli occhi della stampa internazionale – stavano manifestando  per l’inizio ufficiale del World Water Forum a pochi passi dal  Sütlüce Culture and Congress, dove è ospitato. La polizia ha accerchiato i manifestanti e gli ha dispersi con brutalità a manganellate e idranti, perfino mentre un politico in lizza per le amministrative del prossimo 29 marzo , Hasan Sen del partito al governo APK, aveva approfittato di tanta visibilità per imbastire al volo un comizio sull’acqua, tema – a detta dei compagni turchi – di cui mai si era interessato prima.  I ragazzi arrestati fanno parte di una delle due organizzazioni che In Turchia si battono contro la privatizzazione delle risorse idriche, la Suyun Ticarilestirilmesine Hayir Platforum. Assieme, ma non in accordo, con la “Another Water Management is Possible Campaign”, Platform e le realtà internazionali – oltre 150 fra organizzazioni e reti mondiali, fra cui il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, la rete interamericana Red Vida, la Rete Africana, rappresentanti della neonata rete Europea per l’acqua, e numerosi esponenti dei movimenti africani ed asiatici – le due realtà turche hanno organizzato il Forum Alternativo per l’Acqua, che con incontri, seminari ed iniziative, vuole contestare le linee del forum ufficiale e produrre la propria proposta di gestione delle risorse idriche a livello globale.

L’immagine di questa ragazza portata in carcere è significativa a più livelli: siamo in Turchia, il Paese dei 122 ragazzi morti nelle prigioni per mano dei militari che tentavano di porre fine allo sciopero della fame di 816 detenuti politici. Dove la minoranza etnica curda viene imprigionata anche se parla la propria lingua in pubblico – come per l’ex deputata curda Leyla Zana, condannata in gennaio a 10 anni di carcere per propaganda terroristica - dove la tortura è prassi così come la violazione dei diritti umani, e le contraddizioni sociali, culturali, religiose di cui è fucina ne ostacolano la tanto agognata entrata nella Unione Europea.

Siamo poi di fronte ad uno dei vertici mondiali più contestati, Il Forum Mondiale dell’Acqua. Organizzato con cadenza triennale da un organismo privato voluto dalla Banca Mondiale, il World Water Council, questo summit viene disconosciuto  dalle reti mondiali per l’acqua pubblica di tutto il mondo per il modello di gestione della risorsa idrica e di sviluppo proposti: “Come a Città del Messico nel 2006, a Kyoto nel 2003 e a L’Aia nel 2000, dobbiamo contestare i programmi neoliberisti degli organizzatori del Forum e spingere i governi perché si uniscano ai governi dell'Uruguay, della Bolivia, del Venezuela e di Cuba, che nel 2006 hanno sottoscritto la controdichiarazione del 4° Forum Mondiale dell'Acqua”, era stato detto dai movimenti, freschi del Controforum di Belem, che aggiungevano: “Questa crisi mondiale si manifesta anche per l’accesso alle risorse idriche e servizi igienico-sanitari , che riflettono i principi economici in cui si sono sviluppati, dividendo l’umanità in inclusi o esclusi”.

All’ultimo Forum dell’Acqua, il presidente del Consiglio Mondiale dell'Acqua Téniére-Buchot aveva dichiarato che: "Devono aumentare le tariffe, le imposte, ciò che è necessario, perché l'acqua gratuita è molto pericolosa per le persone, per la salute pubblica, per lo Stato”. Ci sono dunque forti dubbi che in questo Quinto Forum vengano davvere prese in considerazione le 348 pagine del rapporto Onu “L’acqua nel mondo che cambia”: piu' di un miliardo e 200 milioni di persone non hanno accesso alle fonti di acqua pulita e quasi altri due miliardi di esseri umani vivono senza servizi igienici.

Altra immagine: mentre il presidente turco Abdullah Gül, assieme ad alcune teste coronate -  Alberto di Monaco e il principe ereditario giapponese – dava il benvenuto ai 180 ministri di altrettanti Paesi, ai venti capi di Stato, alle 3000 organizzazioni, per cominciare a “colmare il divario” ("Bridging Divides for Water” è il titolo dato al Forum) dell’acqua nel mondo, due attiviste facenti parte del controforum – la statunitense Payal Perek e la tedesca Ann – Kathrin Schneider, entrambe di International Rivers, entrano regolarmente con il loro pass da 500 euro e srotolano uno striscione con la scritta: “No risky dams”, “no alle dighe pericolose”, slogan che ripetono anche a  voce, ricevendo pure qualche tiepido applauso. Le due vengono immediatamente arrestate e rimpatriate per reato d’opinione. Il comunicato ufficiale rilasciato qualche ora dopo, parla di “magnanimità del governo turco, che altrimenti prevede l’incarcerazione minima di un anno per questo tipo di trasgressioni”. La Schneider con un piede sull’aereo ha il tempo di  parlare del progetto Gap (Guneydogu Anadolu Projesi, Progetto dell'Anatolia del sud est), un piano governativo turco al quale partecipa anche l’italiana Unicredit, che vuole la costruzione di una serie di dighe – 1024 -  una delle quali,  la diga di Ilisu, prevede la cancellazione di un’intera vallata nel territorio curdo: “E’ il simbolo delle politiche sull’acqua e l’energia che distruggono le comunità e l’ambiente. I partecipanti al World Water Forum devono  interprendere soluzioni più avvedute e trasparenti, che sono già attuabili!”, dice. E intanto, dopo nemmeno due giorni in Turchia, è di nuovo a casa per aver srotolato uno striscione.

I primi giorni del Forum danno bene il polso della situazione. Non solo turca, ma dell’interesse economico e politico ormai conclamato che gira attorno all’acqua. Ce lo spiega Maude Barlow, nota attivista e scrittrice canadese, nominatea recentemente “Senior Advisor on Water Issues” per l’Onu dallo stesso presidente dell’Assemblea Generale, Miguel d'Escoto : “Quello che è successo è l’esempio della debolezza dei gruppi economici presenti all’interno del Forum Sociale dell’acqua. Rispetto a Città del Messico, il Consiglio si sente assediato, i movimenti hanno preso maggiore coscienza e consapevolezza. Dalla Guerra dell’Acqua di Cochabamba i processi di ripubblicizzazione  e i fallimenti delle gestioni private hanno fatto enormi passi avanti”. Pensiamo alla ripubblicizzazione dell’acqua a Parigi e alle stesse piccole vittorie del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. “E’ paradossale – continua Maude - che il Water Forum, presentato come un foro democratico aperto a tutti, poi se uno tira fuori uno striscione viene rispedito a casa. E’ evidente che l’unica cosa che conta in questo luogo sono il profitto e il potere sulle risorse”. Sarà importante dunque l’appuntamento di giovedì 19, quando Miguel d’Escoto parteciperà al Controforum dei movimenti, così come il 21 marzo, giornata del Newroz curdo, e il 22 marzo, giornata conclusiva dei lavori e giornata internazionale per l’acqua.

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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