Difendere l'acqua senza dighe nè confini
Con Juan Pablo Orrego della campagna internazionale "Patagonia senza dighe"
Le associazioni trentine Yaku e Ya Basta Trento, in collaborazione con
il Centro Formazione Solidarietà della Provincia di Trento, presentano la serata
“Difendere l'acqua senza dighe nè confini”
martedì 22 novembre a Trento.
Un confronto per ragionare assieme sulla difesa di beni comuni e dei diritti, che sempre più vedono Paesi, cittadini, organizzazioni del Nord a Sud del mondo, uniti nelle stesse battaglie.
Ne parleremo assieme ad un ospite d’eccezione, il cileno Juan Pablo Orrego già Premio Goldman nel ’97. Coordinatore Internazionale del Consiglio di Difesa della Patagonia, è rappresentante della campagna internazionale Patagonia Senza Dighe, nata per opporsi al megaprogetto "HydroAisen" di ENDESA/ENEL che prevede la costruzione di 5 dighe su due dei maggiori fiumi del Paese, e che coinvolge organizzazioni e Paesi del Cile e del mondo.
Difesa delle risorse anche attraverso i progetti di cooperazione internazionale che Yaku e Ya Basta portano avanti in America latina. E anche qui in Italia, con la manifestazione nazionale del 26 novembre a Roma per chiedere l'applicazione dei referendum Acqua Bene Comune.
Martedì 22 novembre, ore 20.30, presso la Sala Biblioteca del Centro Formazione alla Solidarietà della Provincia di Trento, in Vicolo San Marco 1, a Trento.
“Difendere l’acqua senza dighe nè confini”: una serata, organizzata dalle associazioni trentine Yaku e Ya Basta Trento in collaborazione con il Centro Servizi per la Solidarietà della Provincia di Trento.
Con:
Juan Pablo Orrego, Consiglio in Difesa della Patagonia Cilena
Francesca Caprini, associazione Yaku
Monica Tiengo, associazione Ya Basta
Interventi di Lucia Maestri, assessorato alla Cultura Comune di Trento
La collaborazione del Centro Formazione Solidarietà Provincia di Trento
Arriva anche in Trentino la campagna "Patagonia senza dighe", con la presenza dell'ospite Juan Pablo Orrego del Consiglio di Difesa della Patagonia Cilena. Nata a sostegno del movimento cileno per fermare la costruzione del megaprogetto "HydroAisen" di ENDESA/ENEL, una serie di 5 dighe sui fiumi Pascua e Baker, questa campagna è appoggiata da un cartello di oltre 80 organizzazioni, movimenti ed istituzioni di ogni parte del mondo e sta di fatto salvando uno dei territori più belli e fragili del pianeta. E' un esempio di come la salvaguardia di aree che possono essere considerate beni comuni dell’umanità non abbia confini, ma debba essere un'assunzione di responsabilità condivisa. Verranno proiettati anche alcuni filmati della cooperativa italo-cilena “Lucciole per lanterne”, che è anche il titolo di un documentario autoprodotto e in fase di realizzazione, che è possibile sostenere. È la storia di tre donne, di cinque dighe in Patagonia e dell'acqua del Cile.
Gli interventi delle associazioni Yaku e Ya Basta andranno ad intrecciarsi per raccontare come la cooperazione internazionale, dal basso, può sostenere attivamente la difesa dei beni comuni e la salvaguardia dell'ambiente. Ma anche i limiti di una solidarietà internazionale che a volte non ha il coraggio di incidere realmente sui meccanismi che provocano la povertà e le diseguaglianze:
Yaku racconterà dei progetti di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue nelle zone andine della Bolivia, e degli acquedotti comunitari delle comunità desplazadas – le comunità sfollate a causa della violenza paramilitare - in Colombia. Un confronto anche con le istituzioni: con la partecipazione dell’assessora alla Cultura del Comune di Trento Lucia Maestri, che appoggia alcuni percorsi di solidarietà internazionale di Yaku in Colombia e Bolivia.
Ya Basta presenterà la carovana in bicicletta che in gennaio vedrà tanti attivisti attraversare su due ruote la Patagonia e conoscere il popolo nativo dei Mapuche e i progetti della “Casa Comune” e della Radio Comunitaria a El Maiten.
Difesa dei beni comuni, resistenze civili e strumenti internazionali: un processo questo ampio e multi sfaccettato che nel tempo della crisi, da una parte all'altra del pianeta, cerca di riconquistare spazi di democrazia ed elaborare nuove alternative possibili.
La serata si inserisce infine nel percorso di avvicinamento alla manifestazione del 26 novembre dove scenderemo in piazza per l'acqua, i beni comuni e la democrazia, e per chiedere il rispetto dell'esito referendario del 12 e 13 giugno.
Info: www.yaku.eu;
www.yabasta.it;
www.acquabenecomune.org;
www.patagoniasenzadighe.org;
www. luccioleperlanterne.wordpress.com
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