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PER L'ACQUA, LE MADRI, LA MADRE TERRA
Missione in Colombia in appoggio delle donne U'wa
[18/03/2010 17.55.21]



PER L'ACQUA, LE MADRI, LA MADRE TERRA Missione in Colombia in appoggio delle donne U'wa Per l'acqua, le madri, la Madre Terra: in appoggio delle donne U'wa. Una delegazione di Yaku sarà in Colombia per un progetto di microimpresa ed appoggio politico alle donne U’wa. La missione proseguirà in Bolivia per gli incontri internazionali della “III feria del Agua” che vedrà riuniti - anche per le celebrazioni dei dieci anni della Guerra dell’Acqua di Cochabamba – decine di organizzazioni provenienti da tutto il mondo. Mentre in Italia il popolo dell’acqua si prepara a scendere in piazza a Roma, il 20 marzo. In difesa dell’acqua, delle madri e della Madre Terra. Parte la missione di Yaku in appoggio alla popolazione indigena U’wa nell’oriente Colombiano. Il 19 marzo una delegazione dell’associazione italiana entrerà nei territori sacri del popolo della cordigliera del Cucuy nella regione di Arauca: un evento importante e un onore concesso con parsimonia dal cabildo mayor e dal consiglio dei savi degli U’wa, gli sciamani werkaya. Promosso da Yaku e dall’Associazione Popoli e Culture, “In difesa del popolo U’wa” è il progetto di auto formazione e microimpresa, i cui principali beneficiari e attori sono le donne della comunità U’wa. Il popolo U’wa è diventato negli anni il simbolo della resistenza e della difesa della propria cultura tradizionale e dei delicati equilibri dell’ecosistema che loro abitano da sempre, contro lo sfruttamento petrolifero e le devastazioni ambientali. Una resistenza pacifica, ma che ha toccato momenti drammatici con la minaccia del suicidio collettivo come forma estrema di protesta contro la devastazione del loro territorio ancestrale. In questo panorama di multiple difficoltà, che vede gli U’wa stretti fra multinazionali del petrolio e territori militarizzati, le donne sono la grande forza ma anche la parte più esposta ai pericoli delle conflittualità cui devono far fronte. Essere donne in Colombia è difficile.Essere donna ed indigena è una condizione che richiede coraggio ed appoggio, anche internazionale. La missione di Yaku sarà occasione di interscambio e di proseguimento del rapporto che lega da tempo i fondatori di Yaku e gli U’wa. Sono previsti inoltre gli incontri ufficiali a Bogotà, fra Yaku e l’agenzia Onu Un – Habitat, nonchè con l’associazione Censat, partner di Yaku nel progetto “Scuola Andina dell’Acqua” di cui, ad aprile a Cochabamba, in Bolivia, ci sarà il nuovo incontro interandino, e la partecipazione dell’incontro internazionale “III Feria Internacional del Agua” organizzata anche da Yaku, durante la quale verranno celebrati anche i dieci anni della Guerra dell’Acqua di Cochabamba. --------------------------------------------------------- IL POPOLO U'WA ---------------------------------------- Gli U’wa sono conosciuti dai popoli limitrofi come “il popolo che sa pensare” e anche come “gente che sa parlare”, e la loro cultura rappresenta un’alternativa possibile al mondo in cui viviamo: una cosmogonía che cosidera sacra la terra e gli elementi che la compongono. Un equilibrio che deve essere preservato e difeso e di cui il popolo U’wa si sente il guardiano. “In difesa del popolo U’wa” è un progetto di cooperazione internazionale che mira ad isegnare alle donne, attraverso corsi di formazione, l’arte della sartoria, vista come spazio di vita e di emancipazione per permettere alle stesse di apportare reddito e conoscenza alle comunità per una migliore organizzazione sociale ed economica del popolo U’wa. In difesa del popolo U’wa è finanziato dalla Regione Puglia, e presentato dalla associazione Popoli e Culture, insieme all’associazione Yaku, con la collaborazione del comitato Acqua Bene comune della Puglia. Gli U’wa sono una popolazione nomade della Colombia, di lingua chibcha, che vive nel Piedimonte Llanero, zona che comprende le regioni di Santander, norte de Santander, Arauca y Boyacá. Il popolo U’wa conta di 6800 abitanti dislocati in 17 comunità indigene, e attualmente possiede solo il 20% del territorio ancestrale. Sono uno dei popoli sopravvissuti all’invasione spagnola e al genocidio successivo alla colonizzazione. Vivono di un’economia di sussistenza e di un commercio intracomunitario basato sul baratto. Oggi lottano per la difesa della propria terra, contro i progetti di sfruttamento petrolifero che le imprese nazionali e multinazionali quali Occidental, Ecopetrol e Repsol, in collusione con il governo centrale di Alvaro Uribe, stanno portando avanti in territorio indigeno, contaminandolo, mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa della fauna e della flora, e reprimendo con la forza quei popoli che lo abitano e che si ribellano. Gli U’wa vivono in uno dei territori più militarizzati e violenti della Colombia. Qui sono presenti l’esercito, i gruppi paramilitari sovvenzionati dalle compagnie petrolifere e i due gruppi guerriglieri delle FARC e dell’ELN.Le perforazioni petrolifere e gli scontri militari lasciano tra i civili morti e feriti, vedove ed orfani, distruzione e disastri ambientali. Tutto questo avviene all’interno di un panorama di continua violazione dei diritti umani nei confronti del popolo U’wa, solo a causa della sua localizzazione in un territorio ricco di risorse naturali, rinnovabili e non, in cui le donne rappresentano le vittime più fragili. Il problema sanitario è anch’esso assai rilevante. In territorio U’wa sono presenti malattie quali diarrea e malnutrizione, e malattie contagiose quali tubercolosi e AIDS, alla quale sono legati i sempre più costanti aborti delle donne delle comunità e i casi di infezioni della pelle. Il presente progetto mira a rafforzare le comunità e la cultura U’wa, adesso in resistenza, ad aumentarne la capacità di sopravvivenza, spesso legata al loro livello di autonomia, in un contesto in cui manca ogni tipo di aiuto statale e di sicurezza alimentare. In tal senso i principali beneficiari e attori del progetto sono le donne. Il progetto mira ad isegnare alle donne, attraverso corsi di formazione, l’arte della sartoria, vista come spazio di vita e di emancipazione per permettere alle stesse di apportare reddito e conoscenza alle comunità per una migliore organizzazione sociale ed economica del popolo U’wa. La costruzione di una microimpresa di sartoria permette una migliore sostenibilità del popolo U’wa, sopperendo alla scarsità alimentare con il reddito aggiuntivo da vendita dei prodotti tessili. Il progetto prevede anche l’acquisto di medicinali e sieri antiofidici, attualmente scarsi, nella farmacia della comunità per scongiurare la diffusione di malattie contagiose presenti quali AIDS e tubercolosi. Il progetto prevede inoltre 6 seminari mensili di prevenzione delle malattie contagiose.
Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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