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UN DIGA CIVILE PER SALVARE L'ACQUA
da Carta del 13 novembre 2009
Francesca Caprini per carta
[18/11/2009 13.16.40]



Una manifestazione massiccia sotto il parlamento. Iniziative territoriali coordinate. Mailbombing a raffica a tutti i parlamentari – piu' di tremila mail inviate nei giorni scorsi. Lettere, incontri, cartelloni, articoli, raccolta firme: fermento allo stato puro per un’indignazione forte, ma pronta da tempo a scattare.  E’ la Campagna salva l’Acqua, lanciata in ottobre dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

 Mercoledì 4 novembre, in un silenzio più rumoroso del solito, il senato ha approvato l’articolo 15 del decreto legge numero 135, sull’“Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica”.  Privatizzazione è il suo secondo nome. Senza tanti giri di parole e più approrpiato. Gas, trasporti, ma soprattutto acqua, sono i servizi che il centrodestra, avvallato con pochi sensi di colpa dalla quasi totalità dell’opposizione, ha deciso che debbano essere gestiti dai privati.

Mentre gran parte del mondo va esattamente nel senso contrario, l’Italia patria dell’old style guarda nostalgicamente ai magnifici anni Ottanta e Novanta, ed in nome del profitto – e , bisogna dire, in un’epoca particolarmente lungimirante, quella della crisi globale - prega la fiananza creativa di gestirci la vita.

Ora si attende il passaggio alla Camera in settimana. Giornate di passione ma non di disperazione, costellate di appuntamenti ed iniziative perchè ormai quella parte del popolo che sa alzare la testa c’è, non si lascia intimidire, e ha le sue controproposte.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua è la piattaforma della società civile all’interno della quale si coordinanano le attività di contrasto al giro di vite di novembre, che proprio perchè riguarda la gestione del servizio idrico in primis, risulta emblematico.

Sabato scorso la riunione mensile del coordinamento, a Firenze. Tania è una di quelle voci fresche che fanno del Forum un posto interessante. E’ avvocatessa a Grosseto: “Col mio lavoro credevo già di fare la mia parte. Poi ho provato a parlare con le istituzioni ed erano tutti sordi”. Era successo che l’ATO Ombrone  aveva raccolto la proposta del gestore privato Acquedotto del Fiora Spa, di istituire una cauzione obbligatoria di 40 euro – il cosiddetto “balzello” - per chi fosse sprovvisto di domicilio bancario. I grossetani si sono organizzati: banchetti nelle piazze e fuori dai supermercati in piena estate a raccogliere firme. “Gente normale, cioè ribelle” che ha fatto i salti mortali per venire a capo della burocrazia. Alla fine questi sparuti – che nel frattempo fondano il Comitato per il Bene Comune - sono andati con 5000 firme dal sindaco e gli hanno detto “E allora?”. E il balzello si fermò. Tania è una che ci guarda e dice: “Forza ragazzi. Qui la situazione è grave, ma siamo tutti ai blocchi, pronti a partire”. La situazione è grave: l’articolo 15 impone che:

  1. siano fatte gare d’appalto per la gestione dei servizi pubblici, con una quota pubblica – ove ci sia - non oltre il 30 per cento
  2. i soggetti attualmente affidatari possono tuttavia partecipare alla prima gara di affidamento del servizio sul territorio in cui attualmente operano
  3.  i privati che fanno parte della società mista devono avere specifici compiti operativi (l’introduzione del termine “specifici” modifica in parte la versione precedente dell’articolo 23 bis, quello approvato dal ministro Tremonti in nell’agosto degli europei di calcio)
  4. l’Authority non deve più dare parere preventivo sulle richieste di deroga.

 

Il decreto diventerà attuativo il 31 dicembre 2009, mentre entro la stessa data del 2011 cessano di esistere le cosiddette in house, ovvero le gestioni attraverso società per azioni a totale controllo pubblico, che ad oggi sono 64. Una legge che scavalcherà anche la sovranità delle Regioni e dei Comuni.

 

Acqua bene comune dell’umanità, diritto sancito da dichiarazioni per i diritti umani e da fior di Costituzioni illuminate in America latina – Uruguay, Ecuador, Bolivia, Paraguay – acqua ripubblicizzata nel cuore dell’Europa e nella culla delle grandi multinazionali – Suez, Veolia, etc – cioè Parigi. Acqua sacra per le popolazioni indigene. Da noi c’è Gasparri:” “Il Senato ha varato una riforma straordinaria, che mai nessun governo era riuscito a compiere. Una riforma per il mercato; per innestare la competitività all'interno di settori che ne sono stati per troppo tempo al riparo”. Al Forum si raccolgono anche  dati: le tariffe nel decennio ’97 – 2006, cioè quello in cui è stata data l’acqua ai privati, sono aumentate del 61, 5% a fronte di un’inflazione del 25%. Gli investimenti sono diminuiti di due terzi. Le statistiche prevedono un incremento dei consumi del 17%. Nell’Italia che è in cime alle classifiche mondiali per consumo d’acqua. Sempre Gasparri chiarisce a che punto stiamo: “La gestione, anche del servizio idrico integrato, dovrà rispettare le modalità individuate dal nuovo testo di riforma, la proprietà della risorsa resterà sempre e comunque pubblica”. Ecco spiegato come l’acqua sia l’affare del secolo: incrementi dei consumi e delle tariffe, gestione ai privati che ci possono lucrare sopra, ma la proprietà – cioè i costi – rimane al pubblico, cioè al cittadino, che paga ma non può mettere becco sull’erogazione dell’acqua.

Lunedì 9 il Forum e la regione Puglia hanno fatto una conferenza stampa congiunta per la ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese: un segnale forte e ripetibile in altri territori. “L’acqua privatizzata è una bestemmia contro Dio”, ha detto il governatore Vendola, presentando anche la delibera regionale che entro l’anno sancirà l’acqua “Bene comune dell’Umanità” e impugnerà davanti alla Corte Costituzionale l'articolo 15, rivendicando alla Regione la competenza esclusiva in materia. Il popolo dell’acqua dunque non demorde: ha studiato l’escamotage per salvare le 64 in house, che possono diventare aziende speciali e sfilarsi dalle grinfie dell’articolo 15. Decine di Comuni stanno inserendo nel  proprio statuto la dicitura “acqua diritti umano, e servizio a non rilevanza economica”. E 3 sono le richieste precise inviato alla  Commissione Affari Costituzionali della Camera: il ritiro dell'articolo 15; scorporo servizio idrico dall'articolo 15 e dall'Art. 23 bis, il ripristino gestione "in house" come via ordinaria di affidamento. L’acqua mercificata diventerà un vestito troppo pesante anche per questo governo.

 

Nel Forum s’incontrano oggi un migliaio di comitati territoriali e settanta associazioni nazionali, e la neonata rete degli Enti Locali. Nasce nel 2005 dalla correlazione fra realtà sociali che decidono di rendere più incisive le reciproche lotte in difesa dell’acqua. Nel 2007 raccoglie e consegna oltre 400.000 firme per una legge di iniziativa popolare per l’acqua pubblica, che giace inascoltata, e Il primo dicembre porta in piazza a Roma 40.000 persone. Per il 20 marzo 2010 è prevista una grande manifestazione nazionale. www.acquabenecomune.org

 

 L’acquedotto pugliese è il più grande d’Europa, con i suoi 20.000 chilometri, appartiene per il 95% alla Puglia e per il 5% alla Basilicata. Gestito in house, come spa a totale capitale pubblico, viene ora ripubblicizzato, grazie anche alla mobilitazione del Comitato Pugliese Acqua Bene Comune (30.000 cittadini, 44 enti locali, 180 associazioni locali). Prevede investimenti per 130 milioni l'anno con tariffe bloccate per tre anni; le perdite sono sotto al 28% con un risparmio di 25 milioni di metri cubi d'acqua l'anno. 

 

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Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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