L’arroganza con cui i poteri forti del sistema della crisi attaccano diritti, democrazia e qualità della vita, pongono con urgenza la questione dell’elaborazione collettiva di un programma sociale condiviso attorno al quale disegnare un’alternativa possibile a ciò che ci è imposto dall’alto con violenza e ricatto. All’individualismo proprietario su cui si basa la società dell’esclusione e della diseguaglianza sostenuta da dispositivi autoritari e ingiusti, si contrappone la pratica del comune. E’ con questo spirito che uniticontrolacrisi invita tutti e tutte all’appuntamento di Marghera, per dare nuova forza alle lotte che ci aspettano e che hanno bisogno di una nuova elaborazione politica, per una nuova idea di società per cui battersi tutti insieme.
Sabato 22 gennaio
ore 10.00 (Sala Hangar)
Assemblea Plenaria
Apertura dei lavori, relazioni introduttive ai workshop
Ore 14.00 Break
Ore 15.00 – Inizio dei workshop
Workshop 1: "Democrazia e saperi come bene comune: verso gli Stati Generali della conoscenza" (Sala hangar)
Le mobilitazioni studentesche anti-Gelmini, le lotte dei precari della scuola e dell'università, le iniziative di lavoratrici e lavoratori della cultura e dello spettacolo hanno progressivamente allargato i confini di una rivolta dell’intelligenza sociale nel suo complesso contro una gestione padronale e governativa della crisi che, nel nostro Paese, ha scelto la linea del disinvestimento nel campo della formazione, della ricerca, della produzione culturale. In positivo, i conflitti degli ultimi mesi indicano come proprio questi soggetti sociali – in stretta connessione con tutti i soggetti del lavoro vivo – siano diventati protagonisti di una battaglia che pone la condivisione del sapere, la sua socializzazione, la cooperazione costruita intorno ad esso, al cuore dei processi di liberazione di tutti e di ciascuno.
Workshop 2: "Democrazia e beni comuni: tra crisi ecologica e riconversione produttiva per un nuovo modello di sviluppo" (Sala Nite park)
Anche di fronte all’esito del vertice di Cancun, le molteplici e spesso drammatiche forme, in cui si manifesta la crisi delle condizioni ambientali che hanno fin qui assicurato la sopravvivenza dei viventi sulla terra, non possono essere considerate un tema collaterale o addirittura marginale nella lettura dell’attacco capitalistico e della risposta sociale ad esso. La questione di una radicale conversione ecologica della produzione e dell’economia stessa è inscindibile da quelle della difesa dei diritti fondamentali e da quella della conquista di salari e redditi dignitosi per tutte e tutti. La pratica di una gestione democratica e partecipata dei beni comuni, naturali e artificiali che siano, non può che essere al centro di ogni valida proposta di alternativa sociale all’esistente e dell'apertura di vertenze territoriali per la riconversione.
Workshop 3: "Democrazia e Welfare: salario, reddito, redistribuzione della ricchezza" (Sala open space)
E’ alle nostre spalle il tempo in cui i più furbi tra i maitre à penser padronali potevano permettersi di contrapporre strumentalmente l’allargamento degli “ammortizzatori sociali” alla crescente platea del lavoro “atipico”, ai “privilegi dei garantiti” delle tradizionali forme del lavoro fordista. Il gioco oggi è scoperto e la crisi ne riduce ulteriormente i margini di manovra. Nessuno è più garantito, ammesso che mai lo sia stato, di fronte alla portata dell’attacco ai diritti. I confini tra condizione di lavoro e di non lavoro sono assottigliati, fin quasi a sparire. La posta in gioco dello scontro è la disponibilità totale e assoluta, nel tempo e nello spazio, della forza lavoro, e in questo il lavoro migrante e la sua condizione di privazione di diritti è paradigmatico. Salario diretto e salario indiretto, continuità e indipendenza del reddito, cornice formale e strumenti di implementazione sostanziale dei diritti sociali, nuovi diritti di cittadinanza, sono i termini di questo stesso decisivo conflitto, tutti da ricomprendere e rideterminare da parte dei molteplici soggetti del lavoro vivo, dominato e sfruttato.
Ore 20.00 cena
Ore 21.00 - Forum: "Strumenti della comunicazione per affrontare la crisi: le sinergie per una comunicazione “comune”
Partecipano: Loop, Il Manifesto, Global Project, Alternative per il socialismo, Carta, Terra, DINAMO,Liberazione, Alfabeta, MicroMega, Radio popolare Roma, Radio Ciroma, Controlacrisi.org
Ore 21.00 (Sala Global Project)
Video contributi su crisi globale, finanziarizzazione, nuova composizione sociale, Cina, Stati Uniti, Europa
Domenica 23 gennaio ore 10.00 (Sala Hangar)
Assemblea Plenaria: "Democrazie e diritti: le prospettive di una lotta comune"
Relazioni sui workshop, interventi finali, comunicazioni sulla giornata di sciopero del 28 gennaio e appuntamenti futuri.
Sabato 22 gennaio anteprima nazionale di
Non Vengo dalla Luna
soggettiva attorno al 14 dicembre
Uno spettacolo di e con Carla Vitantonio e Francesco Papaleo
con il fondamentale contributo di tutte le autrici e tutti gli autori dei racconti attorno al 14 dicembre
un ringraziamento particolare a globalproject. info, Radio Kairòs e TPO
Durante il seminario/meeting lo spazio di “Global Project” sarà a disposizione per interviste, commenti ed approfondimenti.
I lavori della due giorni saranno trasmessi in streaming video e audio.
Tutti i materiali resteranno disponibili su www.globalproject.info.
Il meeting è frutto dello sforzo di tante e di tanti e ovviamente non ha finanziamenti. Questo è un motivo di grande soddisfazione (l’indipendenza non è mai scontata) e contemporaneamente un terreno di sperimentazione concreta della “pratica del comune”. è per questo che chiediamo a tutti i partecipanti di contribuire con 5 euro di sottoscrizione minima all’ingresso per il pranzo e la cena. Ma anche chiediamo a tutti di andare oltre: chi può aggiungendo un altro piccolo “contributo di sostegno”, che serve a recuperare il più possibile le spese.
Al Seminario/Meeting UNITI CONTRO LA CRISI saranno presenti con i propri materiali: Associazione YaBasta!, Progetto Melting Pot Europa, Comitato Acqua Bene Comune Venezia, No Dal Molin, Comitato 3 e 32, Rete Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale, Associazione Yaku, Circolo de “Il Manifesto” di Padova, Alternative per il socialismo, Carta, Terra.
Lo spazio “Crosspoint Centri Sociali” sarà il luogo del confronto e della condivisione di centri sociali, spazi sociali, collettivi e realtà che nei propri territori si battono per la difesa e la conquista di diritti, libertà e indipendenza.
Per info ed accoglienza: meeting2011@globalproject.info
Il Rivolta P.V.C. è a Marghera, in via Fratelli Bandiera 45.
Per ulteriori informazioni sul Centro Sociale Rivolta P.V.C.
www.rivoltapvc.org | www.facebook.com/RivoltaPvc