Documento senza titolo
“Le ronde in Italia come le prime squadre della morte che negli anni ’80 hanno dato in Colombia origine al paramilitarismo quando Uribe era governatore del dipartimento regionale di Antiochia. Il tentativo di fare dei medici del nostro paese degli informatori come il progetto realizzato dal presidente colombiano di un milione di informatori infiltrati tra la popolazione civile. Oppure l’attacco alla magistratura e al sistema dell’istruzione pubblica”. Durante l’iniziativa organizzata la sera del 29 aprile alla libreria capitolina Bibli da Amnesty international, con queste “affinità elettive” Guido Piccoli, scrittore, giornalista e profondo conoscitore della realtà colombiana, ha presentato la visita ufficiale che dal 30 aprile il Presidente Uribe terrà in Italia, ricevuto dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e persino dal Papa Benedetto XVI.
L’incontro con il premier italiano, che lo ha formalmente invitato a partecipare come ospite dell’America Latina al prossimo G8 in Italia, sarà stato incentrato sui temi della sicurezza, della pace e della lotta al terrorismo. Silvio Berlusconi, che ha intenzione di presentare durante il G8 il libro Lo stato del mondo, che raccoglierà gli interventi di tutti i capi di Stato presenti al vertice, ha chiesto al Presidente Uribe di scrivere un contributo sul tema “La governabilità sotto la minaccia del terrorismo”. Inoltre, importanti accordi economici e commerciali sono in via di definizione tra i due Paesi, come testimoniato dal recente viaggio a Medellin di Letizia Moratti e di altri imprenditori italiani, avvenuto in occasione del vertice della Banca Interamericana dello Sviluppo.
Il bilancio del governo di Álvaro Uribe dal 2002 ad oggi è pesante, sia dal punto di vista dei diritti umani, che da quello della sicurezza del paese, fino a quello, fondamentale, della soluzione del conflitto che insanguina la Colombia da più di 50 anni.
I dati, allarmanti, parlano di 300 mila i morti registrati negli ultimi 10 anni, metà dei quali avvenuti per mano dei paramilitari; 4000 i sindacalisti uccisi negli ultimi 20 anni, migliaia gli indigeni e i contadini sterminati nelle campagne di terrore e 4 i milioni di sfollati, mentre dal 2005 al 2007 sono stati denunciati 11.292 casi di uccisioni e sparizioni forzate e nello stesso periodo, si è registrata la cifra più alta di investimenti stranieri nella storia della Colombia (si è passati dai 3.786 milioni di dollari del 2005 a 10.085 milioni del 2007), a conferma del persistente legame tra piani di sviluppo, militarizzazione e violenza;
Durante i due mandati del Governo Uribe è stato rilevato un aggravamento del conflitto, anche grazie alla politica di sicurezza democratica e all’adozione di piani di militarizzazione (Plan Colombia e Plan Patriota), che altro non hanno che l’obiettivo di controllare il territorio colombiano e di imporre la strategia di sviluppo forzato promosso dal Governo;
Non una parola durante la visita ufficiale del presidente Uribe verrà spesa sul rispetto dei diritti umani in Colombia, a dispetto delle numerose denunce presentate da associazioni e comitati, che da anni si battono per una soluzione pacifica del conflitto colombiano e per la salvaguardia delle popolazioni originarie da Amnesty International, HRW, ONU, ecc.
Di fronte a questa gravissima provocazione, noi della società civile e democratica italiana leviamo un monito al governo e agli imprenditori italiani affinché condizionino la firma di ogni accordo commerciale con la Colombia al rispetto dei fondamentali diritti umani e civili del popolo colombiano.
Il Comitato di solidarietà con il popolo Colombiano si mobiliterà per un volantinaggio di protesta oggi, 30 aprile, alle ore 13.00 in PIAZZA SAN MARCO angolo PIAZZA VENEZIA
Scarica la lettera del Comitato italiano di solidarietà con il Popolo Colombiano, costituito in occasione della visita del Presidente Alvaro Uribe Vélez
Prime adesioni: Comitato Carlos Fonseca, ASUD, Comunità cristiana di base di Oregina di Genova, Narni per la Pace, Rete Italiana di Solidarietà Colombia vive!, Associazione YAKU, Partito della Rifondazione Comunista. Sinistra Europea. PdCI, Annalisa Melandri
Info: annalisamelandri@yahoo.it