Dal 28 luglio al 15 di settembre l'associazione Yaku si recherà in Bolivia.
Assieme alle comunità locali e alla Coordinadora del Agua y la Vida di Cochabamba, verrà dato ufficialmente inizio al progetto biennale di cooperazione internazionale "Scuola Andina dell'Acqua".
Dal 23 al 27 agosto inoltre, parteciperà all'incontro internazionale organizzato dalla Red Vida sull'acqua bene comune e sulla gestione pubblica, in rappresentanza del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.
Una missione che avrà anche finalità giornalistiche, con la produzione di alcuni reportage sulla difficile situazione politica ed umanitaria che la Bolivia, con il referendum revocatorio per il Presidente Evo Morales e per i Prefetti Dipartimentali previsto per il 10 agosto prossimo, si trova ad affrontare. Il sito dell'associazione www.yaku.eu accoglierà quotidianamente, a partire dal 6 agosto, notizie e testimonianze su quello che succederà in Bolivia.
La Scuola Andina dell'Acqua è una realtà: l'associazione Yaku è partita il 28 luglio per la Bolivia per dare ufficialmente inizio al progetto di cooperazione internazionale. Assieme alla Coordinadora en Defensa del Agua y la Vida di Cochabamba, alla Fundaciòn Abrìl e alle donne e agli uomini della comunità Regantes di Cliza verrà dato inizio ad un lungo cammino che ci vedrà uniti in difesa del bene comune acqua attraverso la rivalorizzazione della cultura andina.
Un cammino intenso, emozionante e per certi versi innovativo. E che è frutto, a sua volta di un percorso iniziato anni fa, assieme al portavoce della Coordinadora, Oscar Olivera, ed ai compagni della Fundaciòn Abril. E che si è rafforzato attraverso l'esperienza che Yaku ha condiviso per quasi due anni, vivendo assieme alle comunità indigene e contadine di Chilimarca, vicino a Cochabamba.
La Scuola dell'Acqua è un progetto biennale, sostenuto in Italia attraverso la cooperazione decentrata da una cordata di enti locali: dalla Provincia Autonoma di Trento, di Milano e Napoli e a livello europeo, dalla francese Fundaciòn Mitterand. Vede inoltre coinvolti sette fra movimenti sociali e organizzazioni ambientaliste dei cinque Paesi andini latinoamericani: oltre la Bolivia, il Perù, la Colombia, l'Argentina e l'Ecuador (per maggiori informazioni, si vede sul nostro sito: www.yaku.eu alla voce "Scuola andina dell'acqua").
Ma la Scuola Andina dell'Acqua vuole provare ad essere anche di più: il tentativo di superare gli ostacoli culturali e ideologici che spesso fanno della cooperazione internazionale un mero strumento di colonizzazione culturale a danno delle popolazioni con cui si dovrebbe cooperare; un tassello per la strutturazione di una strategia di difesa dell'acqua come bene comune e del diritto al suo accesso per tutti.
Un'occasione per noi della nostra associazione e per coloro che dall'Italia collaboreranno con noi, per apprendere, interscambiare, lottare assieme.
Il progetto è' stato sostenuto fin dagli inizi - da quando Yaku lo presentò a Lima al Secondo Foro Internazionale, nel 2007 - dalla Red Vida, la rete interamericana dei movimenti per l'acqua che con le sue oltre cinquanta organizzazioni sociali, sindacali, ecologiste, rappresenta il baluardo nelle lotte in difesa dell'acqua a livello planetario.
Proprio invitati dalla Red Vida, parteciperemo dal 23 al 27 agosto in rappresentanza del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, al seminario internazionale che si terrà a Cochabamba "Agua bien comùn, gestion publica y alternativas" cui parteciperanno i delegati di tutte le associazioni appartenenti alla Rete, provenienti da Stati Uniti, Canada, Centro e Sud America e al quale verrà presentato una relazione del Forum Italiano.
Tutto questo avviene in un momento estremamente delicato per la vita politica della Bolivia. A seguito della secessione delle sei regioni su nove nelle quali la destra è al potere, il 10 di agosto il Presidente della Repubblica Evo Morales si sottoporrà al referendum revocatorio previsto dalla Costituzione Nazionale. Milioni di cittadini boliviani andranno nuovamente alle urne per esprimersi sulla riconferma dei prefetti di tutti i dipartimenti del Paese, e dello stesso Morales.
Il 10 di agosto sarà una data fatidica, e noi cercheremo di documentare al meglio ciò che accadrà. Visiteremo i luoghi dell'Oriente Boliviano che sono stati teatro, in questi ultimi mesi, di feroci attacchi a sfondo razzista verso le popolazioni originarie della Bolivia e verso i contadini. Attraverso contatti con alcuni giornalisti locali, cercheremo di raccogliere testimonianze e denunce.
Sul sito di Yaku www.yaku.eu gli aggiornamenti e le testimonianze.