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NEOLIBERISMO I LOVE YOU!
Approvata la riforma dei servizi pubblici locali - Legge 6 agosto 2008, n. 133, Art. 23 bis
comunicato del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
[16/09/2009 13.31.52]



Una riforma dei servizi pubblici locali neoliberista, privatizzatrice e che salvaguarda le “rendite dei poteri forti”

1. Il Parlamento ha approvato la legge di conversione del decreto legge 112, ricorrendo al voto di fiducia e con la riscrittura complessiva del dl attraverso un maxiemendamento che ha raccolto tutte le modifiche intervenute. Tra le tante norme lì contenute, su cui abbiamo avuto modo di intervenire più volte ci interessa soffermarci su quanto previsto in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica (art.23 bis che vi alleghiamo).

2. Il testo è stato modificato più volte nel corso della discussione; quello finale approvato, in ogni caso, non si discosta, sin dall’inizio, dalla logica neoliberista che l’ha sempre ispirato (al comma 1 si specifica che esso è costruito “al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale”) e che si sostanzia nel fatto che il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a imprenditori o società mediante il ricorso a gara. In deroga a questa modalità di affidamento, ma con il vincolo di doverlo motivare, attraverso una relazione da trasmettere all’Antitrust (che può esprimersi su di essa entro 60 giorni), “per situazioni che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace ed utile ricorso al mercato”, l’affidamento può avvenire “ nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria”.

Ciò, in buona sostanza, significa che, pur con una procedura restrittiva, rimane possibile l’affidamento diretto alle società a totale capitale pubblico che abbiano i requisiti dell’”in house” e viene estesa anche ad Enti di diritto pubblico, come le Aziende speciali e i Consorzi, visto che la giurisprudenza europea si è più volte pronunciata in questa direzione.

E’ stato fatto notare, per esempio da parte della ministra ombra Lanzillotta e dall’On. Casini dell’Udc, come tale impostazione non aprirebbe a sufficienza al mercato e, sostanzialmente, non conterrebbe grandi novità rispetto alla situazione attuale. Per quanto ci riguarda, non possiamo che constatare come, effettivamente, l’ultimo testo Lanzillotta fosse ancor più liberista dell’attuale, visto che apriva ai privati anche la proprietà delle reti e che l’unica deroga all’affidamento tramite gara era quella della gestione “in house” e in termini ancora più restrittivi. In ogni caso, va comunque rimarcato come il testo approvato spinga in una direzione ben precisa di messa sul mercato dei servizi pubblici rispetto a quanto finora esistente, e cioè l’art. 113 dei Testo Unico Enti Locali 267/2000 che lasciava libertà di scelta agli Enti Locali sulle tre forme di affidamento (gara, SpA mista, SpA “in house”).
Peraltro, a quest’impronta neoliberista si affianca – ma non c’è da stupirsi ed è questo semmai il vero rilievo da eccepire, l’emergere di una logica di protezione corporativa,- un’impostazione tesa a non colpire i soggetti forti del sistema, e in specifico le SpA miste quotate in Borsa. Infatti, se, in termini generali, i soggetti gestori cui è stato affidato il servizio in modo diretto non possono acquisire la gestione di ulteriori servizi né in altri ambiti territoriali, questo non vale per le SpA miste quotate in Borsa, che potranno continuare a “fare shopping” in Italia e in giro per il mondo.
Per quanto riguarda più in specifico il settore dell’acqua, viene introdotta una norma (art. 9 bis), in base alla quale “le concessioni relative al servizio idrico integrato rilasciate con procedure diverse dall’evidenza pubblica cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2010, senza necessità di apposita deliberazione dell’ente affidante. Sono escluse dalla cessazione le concessioni affidate ai sensi del comma 3” (e cioè le SpA “in house” e gli Enti di diritto pubblico). Ora, al di là dell’intento “punitivo” per il servizio idrico che, anche grazie alla nostra iniziativa, è quello che ha più resistito ai processi di privatizzazione, tale formulazione significa che, al termine massimo del gennaio 2011 si dovrà necessariamente andare a nuove assegnazioni in tutti gli ATO nei quali : a) il servizio non è ancora stato affidato, b) esistono le gestioni salvaguardate”e c) esistono le gestioni affidate a SpA miste.
Infine, il Governo, su proposta del Ministro per i rapporti con le Regioni, dovrà emanare, entro 6 mesi, uno o più regolamenti per normare diverse questioni, tra cui quella di “prevedere l’assoggettamento dei soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali al patto di stabilità interno e l’osservanza da parte delle società in house e delle società a partecipazione mista pubblica e privata di procedure ad evidenza pubblica per l’acquisto di beni e servizi e per l’assunzione di personale”, con il chiaro intento di rendere ancora più residuali tali forme di affidamento.

3. E’ evidente il giudizio che si può esprimere sull’impianto e la filosofia del provvedimento. Siamo di fronte ad unainaccettabile logica neoliberista e privatizzatrice a cui si assomma l’idea di salvaguardare le “rendite dei poteri forti”, in particolare le SpA quotate in Borsa. Per dirla in estrema sintesi, possiamo sostenere che su questo terreno si è realizzata una piccola “summa” del tremontismo, che accoppia nei fatti, al di là di quanto dichiarato, liberismo e rapporto privilegiato con i poteri forti.
Va tuttavia notato come la normativa che esce dal provvedimento, anche perché su questo punto sono state avanzati rilievi specifici da parte del Servizio studi della Camera, recepisca gli orientamenti dell’Unione Europea in materia di affidamento diretto a soggetti pubblici, riaprendo di fatto la possibilità, seppure limitata dalle procedure previste e dal fatto di assoggettarla al Patto di stabilità interno, del ricorso all’affidamento tramite Enti di diritto pubblico.

4. Si tratta, in definitiva, di un provvedimento profondamente negativo che rischia di aprire la strada a processi di privatizzazione ben più estesi di quelli che abbiamo conosciuto negli anni passati. Ancora più forte e determinata dovrà dunque essere, pur nelle mutate condizioni, l’iniziativa che abbiamo finora messo in campo, per opporsi direttamente e per riaffermare il ruolo fondamentale dell’intervento pubblico e della partecipazione sociale in servizi che garantiscono fondamentali diritti di cittadinanza. Più in particolare per quanto riguarda la nostra lotta per la ripubblicizzazione del servizio idrico a partire dai territori, occorre la forte consapevolezza di come la nostra impostazione non sia messa in discussione dall’approvazione di tale provvedimento
Viene infatti confermata la possibilità dell’affidamento a Enti di diritto pubblico, e acquisisce ancor più ragioni la nostra battaglia politica per il riconoscimento del servizio idrico come servizio privo di rilevanza economica, dunque non soggetto alla legislazione nazionale, questa compresa, bensì gestibile, sulla base della volontà degli Enti Locali, attraverso affidamento ad Enti di diritto pubblico.
Perfino la scadenza del dicembre 2010 come termine per le concessioni rilasciate senza gara, può, addirittura, essere vista come un’opportunità, se, ovviamente, saremo in grado di intervenire adeguatamente, in coerenza con quanto da noi definito. Da questo punto di vista, lo stesso svolgimento del 2° Forum Nazionale dei Movimenti per l’acqua del prossimo autunno, deciso nell’ultima riunione del Coordinamento nazionale dei Movimenti per l’acqua, può costituire un passaggio assai importante per rilanciare le nostre politiche e un appuntamento nel quale il nostro contributo può essere fondamentale perché ciò possa realizzarsi.

FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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