Roma, 10-12 febbraio – Teatro Valle
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In tutta Europa stiamo assistendo a un enorme trasferimento di risorse dalla sfera pubblica a quella privata. Le politiche di risposta alla crisi sono contrassegnate da misure di austerity e da tagli alla spesa sociale. Le proposte per il nuovo trattato europeo e la “nuova via” europea del governo Monti non fanno altro che sposare in pieno queste tesi.
Dalla Grecia alla Spagna, da Londra a Roma, i cittadini europei sono sempre più coscienti della necessità di un modello alternativo di globalizzazione. Da quanti resistono alle privatizzazioni delle risorse (per esempio il referendum sull’acqua in Italia) alle recenti occupazioni di spazio pubblico (ad esempio in Spagna o Inghilterra), questo è il momento di costruire un’Europa alternativa, non semplice prodotto delle politiche neoliberali ma espressione della volontà politica dei cittadini europei.
In questo contesto oltre quaranta associazioni, reti e movimenti sociali da otto Paesi europeisi sono dati appuntamento al Teatro Valle a Roma per organizzare un fronte comune che miri alla costruzione di un modello alternativo di Europa. La tre giorni del forum porrà l’enfasi nella costruzione di campagne comuni transnazionali sui temi dei beni comuni e del reddito minimo garantito e la lotta alla precarietà, utilizzando anche il nuovo strumento dell’Iniziativa dei cittadini europei. L’evento sarà un’opportunità concreta per lavorare alla costruzione di reti e campagne europee, e vedrà un importante follow-up in incontri in Spagna, Regno Unito, Romania, Bulgaria, e Francia nei prossimi tre mesi per continuare il percorso iniziato a Roma. L’enfasi su campagne concrete vuole essere punto di partenza per un discorso più ampio sulla revisione dei trattati e la costruzione di un’altra idea d’Europa (un modello alternativo di Europa)
Il percorso, che prevede l’avvio di un’Iniziativa dei cittadini europei che porti come risultato alla stesura di una carta europea dei beni comuni, è stato iniziato dall’Assessorato ai Beni Comuni del Comune di Napoli. Proprio il capoluogo partenopeo sarà sede, il 28 gennaio, del “Forum dei Comuni sui Beni Comuni”. L’idea della tre giorni romana è di cercare di raccogliere questa e le altre discussioni sul tema, inscrivendole nel contesto europeo.
Diverse realtà, fra cui il Basic Income Network, hanno invece già elaborato proposte condivise di iniziativa cittadina sul tema del reddito minimo, seguendo le proposte avanzate in merito dal Parlamento europeo nell’ottobre 2010. L’Italia è tra i pochissimi paesi europei a non aver mai legiferato in merito. In un momento di crisi, con una riforma del lavoro in preparazione, la necessità di un’iniziativa del genere appare quanto mai impellente.
Le tre giornate vedranno la partecipazione, tra gli altri, di Maurizio Landini della FIOM, degli assessori Massimiliano Smeriglio (Provincia di Roma) e Alberto Lucarelli (Comune di Napoli),Ugo Mattei, professore all’International University College of Turin e tra i promotori del referendum sull’acqua, e organizzazioni e reti da Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania, Polonia, Romania, Bulgaria.
Il forum di Roma è organizzato da European Alternatives - Alternative Europee, l’International University College Turin, il Centro Studi per l’Alternativa Comune, l’Assessorato ai Beni Comuni del Comune di Napoli, l’ARCI, Il Manifesto, il BIN, Tilt, la Rete della Conoscenza, il Cilap-eapn, AltraMente, l’Osservatorio Europa
Per informazioni
http://www.euroalter.com/ppp/events/474/
http://www.alternativacomune.eu
Lorenzo Marsili, l.marsili@euroalter.com +39 392 55 11 247
Francesco Raparelli, rifo78@yahoo.it