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L'ACQUA NON È BUSINESS. "SIAMO IN 200MILA IN CORTEO A ROMA"
unita.it
[23/03/2010 18.07.04]
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E' partito da piazza della Republica il corteo per difendere l'acqua dalla privatizzazione. Centinaia i partecipanti alla manifestazione nazionale stando a quanto riferito dal segretario del Forum movimenti per l'acqua, Paolo Carsetti, forum che ha messo in fila tutti i tasselli di questa iniziativa volta a contrastare il decreto Ronchi fin da novembre scorso, mese della sua approvazone definitiva da parte del Parlamento. Un decreto che privatizza definitivamente la gestione del servizio idrico stabilendo che la quota in capo al pubblico debba scendere progressivamente nei prossimi cinque anni.
È proprio questo il punto, secondo i manifestanti di oggi, che va modificato perché cela il pericolo che l'acqua diventi una merce per fare profitti. Non a caso il camion in testa al corteo è vestito da uno striscione blu che recita così: «L'acqua è un bene comune. Fuori l'acqua dal mercato! Fuori i profitti dall'acqua!». In coda al tir un enorme pallone blu da cui spunta un rubinetto che lascia ciondolare una goccia blu fatta da un palloncino.
Sono 200 mila, secondo gli organizzatori, i manifestanti al corteo. Al passaggio in via Cavour, alcuni studenti hanno calato dalla scalinata che porta a San Pietro in Vincoli striscioni di solidarietà e una bandiera palestinese, accendendo fumogeni colorati. Tra gli altri, sfilano anche alcune bande musicali e molti manifestanti si esibiscono goliardicamente con damigiane piene d'acqua e rubinetti.
Niente bandiere di partito, in testa al corteo che protesta contro la privatizzazione dell'acqua. Una scelta precisa degli organizzatori, come spiega anche padre Alex Zanotelli: «Questo, come la promozione del referendum contro il decreto Ronchi, è un impegno non dei partiti ma per la prima volta della società civile, e se il referendum avrà successo sarà una straordinaria vittoria politica dal basso».
In fondo al corteo sfilano comunque i partiti che hanno aderito alla manifestazione: Prc, Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori. «C'è chi vuole fermare l'idea di democrazia partecipata - ha detto Angelo Bonelli dei Verdi - e questa per l'acqua è una manifestazione emblematica della volontà dei cittadini di poter decidere. A San Giovanni manifestano per la libertà, ma visto che sono loro al governo se c'è un problema di libertà se la devono prendere con sè stessi». La raccolta delle firme per il referendum, promossa dal Movimento per l'Acqua e sostenuta da partiti tra cui Sinistra Ecologia e Libertà, «inizierà - come ha detto Paolo Cento - il 15 aprile».
«L'acqua e l'aria sono beni dell'umanità - ha aggiunto Stefano Pedica - senatore dell'Italia dei Valori - e questo governo vuole privatizzare anche un bene dell'umanità. Qui ci sono cittadini che protestano per un problema reale del Paese mentre chi è andato a San Giovanni tornerà a casa chiedendosi che cosa sia andato a sentire, perchè si ascolterà di tutto tranne che dei problemi reali dell'Italia».
Lo striscione in testa al corteo sprona il governo a 'ripubblicizzare l'acqua e difendere tutti i beni comuni'. A reggerlo non solo i consumatori capeggiati da Rosario Trefiletti (Federconsumatori) ma anche una moltitudine di cittadini perfino guademaltechi che, spiegano, vogliono «solidarizzare con i fratelli italiani» contro il pericolo che l'acqua diventi una merce. Dietro di loro tanti gonfaloni multicolori delle città italiane, sindaci, anziani. Sono tanti gli slogan che i manifestanti portano addosso attraverso piccoli cartelloni appesi al collo con una goccia d'acqua parlante che esprime la loro protesta e preoccupazone: «Liberami dalle multinazionali», «Acqua generosa gratuita, oggi ed ora ristoraci ancora», «Ce la vogliono dare a bere», «Sono un portatore d'acqua», «L'acqua è vita non è merce», «Acqua e terra beni comuni. Ribellarsi è giusto», «Chi controlla l'acqua controlla la vita», «Acqua pubblica senza se e senza Spa».
Sono tante anche le fasce tricolore che spuntano qua e là nel corteo perchè i sindaci hanno partecipato numerosi. «Gli enti locali, sia amministrati dal centrodestra che dal centrosinistra, sono al nostro fianco -spiega infatti Carsetti- perchè hanno capito che vengono espropriati anche loro di una importante competenza sancita dalla Costituzione». Il segretario del Forum fa poi notare che questa è la prima volta che «la questura e il Comune di Roma danno il via libera a due manifestazioni nazionali nello stesso giorno» e rimarca che «il Forum dei movimenti per l'acqua ha 'prenotatò il percorso del corteo sicuramente molto prima del Pdl».
Alla manifestazione partecipano anche varie realtà politiche della sinistra, dei sindacati e delle associazioni. Tra questi, gli attivisti del 'No Dal Molin', il Popolo Viola, il Wwf e Legambiente. Per la manifestazione, hanno riferito gli organizzatori, sono arrivati a Roma cento pullman da tutta Italia. Alcuni manifestanti sfilano con una goccia disegnata sul viso, alcuni a mo' di lacrima, per sottolineare la loro protesta contro la privatizzazione del servizio idrico.
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Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
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