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ACCION ECOLOGICA CHIEDE IL SOSTEGNO DEI MOVIMENTI INTERNAZIONALI
Premi nobel, associazioni e singoli cittadini rispondono all'appello della Ong ecuadoriana
redazione
[12/03/2009 19.42.18]



Documento senza titolo

Con il decreto ministeriale 00000157 del 2 Marzo, giovedì scorso il governo ecuadoriano di Correa ha ritirato, senza alcuna spiegazione formale, la personalità giuridica ad Accion Ecologica, la storica Ong ecuadoriana che dall'1989 è impegnata nel suo Paese come oltre frontiera nella difesa dell'ambiente e dei diritti indigeni.

Lettera aperta di Acción Ecológica alla opinione pubblica

Durante i 20 anni della sua esistenza, Acción Ecológica si è identificata con le comunità ed i popoli colpiti dalla contaminazione dell’attività petrolifera, dei pesticidi e delle sostanze tossiche usate nelle piantagioni, danneggiati dalle attività minerarie stabilite nel paese, dall’ingresso di transgenici, dalla produzione di biocombustibili, etc.

E non solo abbiamo accompagnato le comunità ed i popoli nella rivendicazione dei diritti riconosciuti nella Costituzione e negli Organismi Internazionali, ma Acción Ecológica ha inoltre contribuito ai processi costituenti e alla formulazione di leggi per definire i diritti delle persone e della Natura, ha contribuito attraverso i suoi saperi agli scenari internazionali nei quali l’Ecuador denuncia i disastri causati nel proprio territorio, tra i quali ricordiamo le fumigazioni realizzate al confine con la Colombia.

Nonostante l’atteggiamento critico verso le politiche lesive dei diritti alla Natura, alla salute, ad un ambiente sano, all’alimentazione e posto come nostra convinzione che il buon vivere dipende dallo stare realmente in armonia con la Natura, non si può dubitare che abbiamo fatto un uso responsabile del diritto alla partecipazione politica e agito in maniera costruttiva nella formazione di un regime veramente democratico.

Il ritiro della personalità giuridica di Acción Ecológica è un atto arbitrario che notoriamente viola il dovuto processo e il diritto fondamentale all’associazione, e più a fondo simbolizza l’enorme vulnerabilità che hanno le organizzazioni e movimenti sociali e i gruppi etnici nello scenario istituzionale attuale.

La conseguenza di pretendere di chiudere organizzazioni come la nostra, colpisce direttamente la Democrazia e converte la Costituzione in un cumulo di fogli sprovvisti del senso edificatore di un nuovo Stato che il paese ha legittimato nel referendum del passato ottobre.

Se il ritiro della nostra personalità giuridica risponde a una rappresaglia per l’opposizione della nostra organizzazione alle politiche di questo regime come l’attività mineraria in grande scala, l’ampliamento della zona di sfruttamento petrolifero, etc., sarebbe un precedente di autoritarismo che non è tollerabile in un regime democratico.

Ciò che è successo trascende dall’essere una questione meramente amministrativa, gli argomenti usati nel documento ministeriale non sostengono il minimo esame legale o razionale. Acción Ecológica ha compiuto con tutte le richieste legali vigenti, come la presentazione di report annuali e cambiamenti di direttiva al Ministero della Salute; incluso siamo già registrati nel nuovo registro delle Organizzazioni della Società Civile, che attualmente sta conformandosi (e per la quale ancora non siamo giunti a scadenza del tempo fissato).

La soluzione pianificata dalla Ministra della Salute, ossia che sia il Ministero dell’Ambiente quello che registri Acción Ecológica è incomprensibile, giacché il cambiamento di entità regolatrice non spiega la dichiarazione che “non abbiamo compiuto con i fini per i quali siamo stati creati”. Acción Ecológica ha compiuto permanentemente con i fini della difesa dei diritti ambientali delle persone per i quali fu creata , nonostante le continue minacce che ha ricevuto da parte di chi si è sentito colpito dalle nostre azioni, così come lo confermano i centinaia di sostegni ricevuti dai collettivi nazionali e internazionali che lottano per l’ambiente.

Noi non cambieremo i nostri fini, e nemmeno le nostre pratiche.

Acción Ecológica impugna questa decisione come arbitraria e persecutoria e si appellerà a tutte le istanze nazionali e internazionali che siano necessarie perché l’accordo ministeriale sia riconsiderato immediatamente, per garantire le sicurezza degli integranti della nostra organizzazione e delle comunità con le quali lavoriamo e perché si garantiscano e proteggano tutti i gruppi che lottano per i propri diritti e quelli della natura in Ecuador.

Per maggiori informazioni,
Ivonne Ramos
1707901573
Presidente di ACCION ECOLOGICA

 

Il premio Nobel Perez-Esquivel manifesta appoggio a Acción Ecológica

Il Premio Nobel, Adolfo Perez Esquivel esprime al presidente Rafael Correa la sua preoccupazione all’apprendere la decisione adottata di ritirare la personalità giuridica a Acción Ecológica. E chiede la restituzione immediata della personalità giuridica affinché possa continuare a lavorare in difesa e protezione dei diritti dei popoli e della natura.

Sr. Presidente della Repubblica del Ecuador
Dr. Rafael Correa

Stimato Rafael, i miei più fraterni saluti di Pace e Bene
Con la presente sono ad esprimerti la mia preoccupazione ad apprendere la decisione adottata dal tuo Governo di ritirare la personalità giuridica a Acción Ecológica, un gruppo amico con il quale lavoriamo sulla problematica del Debito Ecologico, come parte della Red Jubileo Sur.
Di fronte ai cambiamenti che si stanno producendo in Ecuador e che hanno avuto il loro punto più profondo con l’inclusione di nuovi diritti nella recente sanzione della Costituzione Nazionale, promossa e approvata durante il tuo mandato, questo fatto si contrappone a questi progressi nell’approfondimento democratico iniziato.
Acción Ecológica è una delle poche organizzazioni che si sono fronteggiate alle multinazionali minerarie e petrolifere, in difesa della natura, della terra e delle popolazioni originarie dei luoghi che sono stati rasi al suolo dalla voracità capitalista di generare ricchezza a qualunque costo.
Questa è una lotta che condividiamo, perchè al di sopra del capitale, ci sono la vita e i diritti dei popoli, e questo deve essere il mandato da perseguire se effettivamente vogliamo costruire un altro mondo possibile.
Confido, Rafael, nel tuo intervento affinché si restituisca immediatamente la personalità giuridica a Acción Ecológica, affinché possa continuare lavorando in difesa e protezione dei diritti dei popoli e della natura.   
Ti ripeto il mio fraterno saluto.

Adolfo Pérez Esquivel
Premio Nobel de la Paz


Eduardo Galeano e altri ecologisti protestano per la sospensione a Acción Ecológica

Con tono di incredulità per l’annuncio della sospensione dell’ong Acción Ecológica, il riconosciuto scrittore uruguayano Eduardo Galeano ha mandato in questi giorni una piccola nota al Presidente dell’Ecuador, reclamando per questa azione, e con questo, capeggiando le proteste che si stanno inviando da varie parti del mondo di fronte alla risoluzione contro l’organizzazione ecologista.
Le reazioni più importanti sono sorte dal Cile, Italia, Uruguay e Spagna, nelle quali si reclama al regime del Presidente Rafael Correa per sospendere Acción Ecológica.

Il senatore italiano Francesco Martone, dice nella sua lettera al mandatario ecuadoriano: “Ci si sarebbe potuti aspettare una decisione di questo tipo da parte degli anteriori governi caratterizzati per essere anti popolo e anti natura, però non da parte del suo. Io mi includo tra le molte persone che hanno applaudito al riconoscimento dei diritti della natura e il diritto al buon vivere nella nuova Costituzione dell’Ecuador, promosso e approvata durante il suo mandato come Presidente. 

A livello di Ecuador, non esiste nessun dubbio che Acción Ecológica è una delle poche organizzazioni che nel corso del tempo ha difeso i diritti della natura e della gente al buon vivere. Nel mondo intero è ben conosciuto il lavoro di questa organizzazione nella difesa dell’Amazzonia e dei suoi popoli contro imprese petrolifere come Texaco. Tutti coloro che sono stati in contatto con loro conoscono il loro coraggio, intelligenza e dedizione per la protezione della ricchezza sociale ed ecologica del paese contro gli interessi economici di imprese nazionali e transnazionali ansiose di sfruttarla in una forma socialmente ingiusta e ambientalmente insostenibile. Tutti coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con loro solo possono esprimere la propria ammirazione” dice Martone.

La sociologa Jacqueline Pérez, ecuadoriana radicata in Canada, segnala: “Il suo governo è percepito come uno dei più progressisti nella regione e come un esempio per molti altri governi che non rispettano né la natura né il diritto delle persone al buon vivere. Il suo governo è anche un simbolo di speranza per molti di noi che lottiamo per un mondo socialmente giusto e ambientalmente sostenibile. Senza dubbio, la credibilità del suo governo è ora in questione a radice di questo attacco contro una delle più rispettabili organizzazioni della società civile del suo paese: Acción Ecológica” dice l’ecuadoriana.

Il corto messaggio di Eduardo Galeano è molto esplicito rispetto la risoluzione del Governo dell’Ecuador:

“Caro Rafael:
i miei amici mi dicono che l’organizzazione “Acción Ecológica” è stata chiusa per decisione ufficiale. Mi costa crederlo. Magari non fosse vero.

Io sono stato, e continuo ad esserlo, uno dei molti che celebrammo la nuova costituzione dell’Ecuador, che per la prima volta nella storia ha consacrato i diritti della natura.

E, io sono stato, e continuo ad esserlo, uno dei molti che crediamo che l’indipendenza delle organizzazioni ecologiste sia la migliore garanzia della difesa di questi diritti.

L’abbraccio di sempre,
Eduardo Galeano”

Lo spagnolo José Tortosa, dell’Università di Alicante, concluse segnalando: ho seguito con molta simpatia le vicissitudini della recente Costituzione dell’Ecuador e, in particolare, ho valutato molto positivamente il riconoscimento che in essa si fa ai diritti della Natura, apprezzamento condiviso da molti colleghi europei che vorrebbero vederli riconosciuti anche nelle loro rispettive Costituzioni. Malgrado ciò, non posso negarle la mia disillusione per le azioni intraprese contro Acción Ecológica che, viste a distanza e senza che il mio giudizio possa essere definitivo, sembrano più una frode di legge che non un’applicazione di una legislazione vigente. In ogni caso, questa decisione si incontra in un quadro radicalmente opposto a quello che alcuni, con tutto il nostro affetto verso il suo paese, speravamo dal nuovo Governo da lei presieduto”. 

Nel mondo si sono suscitate una serie di reazioni sorprendenti per questo tema, e in internet si riflettono i commenti contro la decisione del Governo dell’Ecuador, che fino al momento non chiarisce i veri motivi che avrebbe per sospendere l’organizzazione ecologista.

 


Qui di seguito pubblichiamo la lettera con cui Accion Ecologica chiede l'adesione di tutte le forze sociali, delle forze politiche,  delle singole realtà, associative e non, a sottoscrivere l'appello (qui di seguito) e spedirlo al Presidente Correa, di cui trovate sempre di seguito l'indirizzo mail.

A:

rafael.correadelgado@presidencia.gov.ec

Con copia a:

alexis.mera@presidencia.gov.ec
ffalconi@hotmail.com
info@accionecologica.org

Estimado Presidente Correa:

Por la presente deseo expresarle mi consternación ante la decisión adoptada por su administración de cerrar a Acción Ecológica mediante el retiro de su personería jurídica. Se podría haber esperado una decisión de este tipo de parte de anterior gobiernos caracterizados por ser anti pueblo y anti naturaleza, pero no por parte del suyo. Yo me cuento entre las muchas personas que han aplaudido el reconocimiento de los derechos de la naturaleza y el derecho al buen vivir en la nueva Constitución del Ecuador, promovida y aprobada durante su mandato como Presidente.

A nivel de Ecuador, no existe duda alguna de que Acción Ecológica es una de las pocas organizaciones que a lo largo del tiempo ha defendido los derechos de la naturaleza y de la gente al buen vivir. En el mundo entero es bien conocido el trabajo de esta organización en la defensa de la Amazonía y de sus pueblos contra empresas petroleras tales como Texaco. Todos quienes han estado en contacto con ellos saben de su coraje, inteligencia y dedicación para la protección de la riqueza social y ecológica del país contra los intereses económicos de empresas nacional y transnacionales ansiosas de explotarla de una manera socialmente injusta y ambientalmente insustentable. Todos quienes han tenido el privilegio de trabajar con ellos solo pueden expresar su admiración.

La protección de los recursos naturales y de las personas contra el madereo industrial, la producción camaronera industrial, la exploración y explotación petrolera, las plantaciones de monocultivos
de árboles, la biopiratería, la privatización del agua, etc. –tal como lo ha hecho Acción Ecológica a los largo de muchos años- es caramente un mandato de la nueva Constitución del Ecuador. Más aún: es una obligación para cualquier persona, organización e institución en Ecuador.

Por consiguiente encuentro que esta decisión tomada por su administración está en total  contradicción con los objetivos establecidos en la nueva Constitución y solo puedo pensar que se trata de un error cometido por alguna persona mal informada dentro de su administración.

Su gobierno es percibido por muchos como uno de los más progresistas dentro de la región y como un ejemplo para muchos otros gobiernos que no respetan ni la naturaleza ni el derecho de las personas al buen vivir. Su gobierno es también un símbolo de esperanza para muchos de nosotros que luchamos por un mundo socialmente justo y ambientalmente sustentable.

Sin embargo, la credibilidad de su gobierno está ahora en cuestión a raíz de este ataque contra una de las más respetadas organizaciones de la sociedad civil de su país: Acción Ecológica.

Confío entonces que usted intervendrá en este tema y que asegurará que se le restituya inmediatamente la personería jurídica a Acción Ecológica, a fin de que puedan continuar haciendo lo que mejor hacen: la protección de los derechos de la gente y de la naturaleza.

Le saluda muy atentamente,

FIRMA

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Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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