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CONTINUIAMO A RIFIUTARE LE STRATEGIE DI MORTE DEL GOVERNO
[07/10/2011 11.26.04]



CONTINUIAMO A RIFIUTARE LE STRATEGIE DI MORTE DEL GOVERNO Settimana dopo settimana vediamo aumentare l‘azione dei paramilitari, non solo nei territori della nostra Comunidad de Paz de San José de Apartadó, ma anche in molte altre zone del Paese, e la cosa peggiore è che la società va accettandolo come un destino fatale, senza rimedio, al quale bisogna sottomettersi. Molta gente non ci crede quando denunciamo le forme della presenza e le azioni concrete dei paramilitari nella zona della nostra Comunità. Nessuno fa niente. Tutto viene subito comunicato al Presidente della Repubblica, ma lui, l’unica cosa che fa, è rimettere le denuncie alle gerarchie dell’Esercito e della Polizia, che sono le istituzioni che incentivano, appoggiano, proteggono e coprono i paramilitari, perché queste “indaghino” proprio su quello che fanno i paramilitari. E le gerarchie militari e della polizia iniziano un giro di remissione a catena ai comandanti, dal più alto livello fino al più basso, così che la risposta percorre tutte le catene di comando e infine arrivano le solite frasi di routine già utilizzate da varie decadi: “non abbiamo truppe nella zona in questo momento”; “i fatti non sono stati denunciati davanti alle autorità competenti”; “questo non è potuto accadere perché é proibito dai nostri regolamenti”. Intanto i paramilitari giustiziano contadini, minacciano, eseguono sfollamenti forzati, annunciano lo sterminio della nostra Comunità, rubano, distruggono coltivazioni, obbligano a lavori forzati gli abitanti di intere frazioni, e nessuno fa niente. Vige il silenzio dovuto al terrore mentre loro controllano tutta la vita della popolazione in veste di ausiliari della forza pubblica; chiedono documenti; decidono tasse; fanno censimenti; ; riuniscono le comunità; mettono imposte sui prodotti; incentivano la coltivazione della coca e ne controllano il commercio; impongono regole per la vita quotidiana. Viviamo in una società paramilitarizzata mentre il Governo del Presidente Santos vende alla Comunità Internazionale la grande menzogna che il paramilitarismo non esiste più, che ci sono solo bande dedite alla delinquenza comune per le quali ha forgiato la sigla ingannevole di “BACRIM”. Tutto questo accade in una società sottomessa all’azione paramilitare, sotto lo sguardo permissivo dello Stato Colombiano in tutte le sue vesti, permissività che si cerca di occultare sostenendo di perseguire il paramilitarismo, cosa non credibile per noi che viviamo la realtà cruda, dove quest’affermazione suona come una semplice burla. La nostra opzione per la vita ci porta a dare testimonianza di questa situazione, poiché noi ci opponiamo esplicitamente a una società di morte, a una società determinata dalla guerra e dalle armi; la nostra opzione è per la vita, per la non violenza, per la pace, e ci porta a solidarizzarci con qualsiasi persona che sia vittima di questa logica paramilitare. Nel dare testimonianza di questa situazione, ribadiamo il nostro rifiuto a questo tipo di società e di Stato immersi nella menzogna e nella violenza. La nostra Comunità indubitabilmente ripudia questa logica, queste leggi del paramilitarismo che implicano una società basata sull’ingiustizia, sull’impunità e generatrice solo di morte. Vogliamo continuare a dare testimonianza di questi fatti ogni settimana, testimonianza sulle basi paramilitari che continuano ad esserci, anno dopo anno, riaffermando il loro circuito di morte nella società e nel nostro territorio. Denunciamo e condanniamo tutto il sostegno, attivo e/o passivo, dello Stado a: - La base paramilitare ubicata nella frazione Mano Cuello, del corregimiento di El Dos, nel municipio di Turbo, confinante con le frazioni della nostra Comunità di Pace. Da lì, più di duecento paramilitari si dirigono in diversi luoghi da dove controllano tutte le entrate delle persone nei centri abitati, fanno censimenti, comprano coca, fanno entrare armi e munizioni, proferiscono minacce, detengono persone che poi spariscono o vengono uccise, riuniscono la gente del luogo e gli dicono che loro sono la legge e sono quelli che controllano tutto, che chi non gli obbedisce verrà ucciso. Uno degli ultimi episodi di questo tipo è stata la riunione del 23 settembre, di mattina, dove i paramilitari hanno esposto tutte queste condizioni alla gente. - La base paramilitare di Nueva Antioquia, dove più di cento paramilitari vanno in giro con mimetiche o vestiti da civili, armati, percorrendo i centri abitati fino a Playa Larga. Lì censiscono le proprirtà delle diverse frazioni; riscuotono imposte sul legno e sui diversi prodotti del luogo; riuniscono gli abitanti dicendogli le stesse cose esposte sopra sul loro controllo e sull’ubbidienza che la gente gli deve. Uno degli ultimi episodi è stato il censimento realizzato lo scorso 21 settembre nella frazione di Playa Larga. - La base paramilitare di Piedras Blancas, dove sono stanziati più di cento paramilitari. Da lì vanno a fare pattugliamenti nelle frazioni della nostra Comunità, proferendo minacce, annunciandone l’imminente sterminio e controllando l’alimentazione, il movimento delle persone e imponendo le loro regole del gioco. Uno tra i tanti episodi avvenuti, sono state le minacce proferite sabado 17 settiembre alla 10:00 nelle frazioni La Cristalina y Carepa, dove hanno detto alla gente che avrebbero fatto sparire varie persone se non si fossero adeguati alle loro regole. - La base paramilitare di Batata: lì hanno costruito un edificio grande per ospitare più di 300 paramilitari che si spostano per la zona controllando le frazioni, registrando le generalità delle persone, stabilendo posti di blocco permanenti e requisendo gli averi degli abitanti, controllando tutto quello che fanno e producono le famiglie. Uno degli ultimi episodio è avvenuto nei giorni 24 e 25 settembre, quando hanno istallato un posto di blocco permanente per tutto il giorno, dove perquisivano le persone e gli chiedevano i documenti, affermando che a quelli che non conoscevano e quelli che non gli avrebbero obbedito, li avrebbero ammazzati. - La base paramilitare di Los Mandarinos: ci sono più di cinquanta paramilitari che fanno un controllo permanente della gente quando arrivano i mezzi del servizio pubblico, questo ogni giorno, compiendo perquisizioni e registrazioni dei dati anagrafici. Viviamo circondati dalle azioni dei paramilitari, rese ancora più criminali dal reclutamento di minorenni delle diverse frazioni, cosa che aggrava la loro azione di morte. Si appropriano delle terre, imponendo il silenzio delle tombe e lasciando una società muta, sottomessa e incatenata a queste strutture d’ingiustizia. Davanti a tutto questo, ci neghiamo a sottometterci, al di là dei rischi che questo implica, perché crediamo che la vita deve stare al di sopra della morte e quindi al di sopra del silenzio e dell’orrore delle armi. Ripudiamo e condanniamo la criminalità di un Governo e di uno Stato che mantengono questo stato di cose, dei detentori di tutti i poteri e soprattutto dei loro mezzi di “informazione” che tacciono su tutti questi orrori. COMUNIDAD DE PAZ DE SAN JOSÈ DE APARTADÓ 2 OCTUBRE DE 2011 Comunidad de Paz de San José de Apartadó http://www.cdpsanjose.org
Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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