Oggi è la giornata mondiale per l’acqua. Cade in un momento forte, per l’Italia e per il mondo. Tragicamente, il Giappone ci ha sbattuto in faccia i pericoli e i drammi della miopia umana, che in un calcolo di costi e benefici riesce a posizionare la propria stessa sopravvivenza solo dopo altre voci: punti di un sistema programmatico che con arroganza s’illude di poter prevedere e manovrare ogni cosa e che si muove in maniera automatica solo quando sente odore di soldi.
E’ una visione che ha stancato, che è suicida, e che oggi viene contrastata da una azione globale organizzata dal basso. Nella giornata mondiale dell’acqua, quel nucleare che ha la faccia dell’apocalisse giapponese è negli occhi di tutti. Acqua e nucleare, uniti anche nell’immaginario collettivo ed emblemi di un tempo.
Nel nostro Paese siamo invece dentro una campagna referendaria senza precedenti. Anche qui l’acqua è paradigma di sistema fallito e da ricostruire. Siamo nel bel mezzo di una privatizzazione delle risorse idriche che ha pochi precedenti, sia a livello europeo che mondiale. E di fronte alla potente risposta della popolazione, che in Italia è ancora – territorio per territorio – legata alla propria memoria dell’acqua, la politica, da destra a sinistra, va in crisi d’identità.
Nella giornata mondiale dell’acqua possiamo dire, noi cittadini, movimenti, organizzazioni sociali, che invece abbiamo le idee molto chiare. Che l’acqua pubblica crea socialità, coscienza, responsabilità. Non crea differenze, disuguaglianze, conflitti. L’acqua pubblica, ma pubblica come stiamo dicendo noi, è un diritto di tutti, in primis dell’ambiente. E’ il sangue della Terra come dicono le popolazioni indigene che ancora ci indicano la strada e si appellano al nostro cuore, insegnandoci che l’acqua non è il liquido che esce dal rubinetto, ma un ciclo vitale che regola l’intersa esistenza. E’ trasparente, in movimento. E non ammette posizioni ambigue.
Oggi prendiamo tutti coraggio. E diciamo basta a chi, come il nostro governo, vuole fare profitti con la nostra sopravvivenza.
Oggi a Trento si pedalerà per l’acqua: appuntamento alle 16.30 in Piazza Pasi, una Critical Mass per L’Acqua. Verranno presentate anche le bandiere per l’acqua, che come quelle della Pace, spunteranno da ogni balcone fino al referendum.
Verso il 26 marzo: manifestazione nazionale a Roma. Tutti in Piazza per acqua pubblica e contro il nucleare. Ore 14.00 - Piazza della Repubblica a Roma. Per prenotarvi e/o avere informazioni: 3289173733 (Stefano) oppure: yabastatrento@gmail.com