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NON POSSO DIMENTICARE
Raccontando il Monte Amiata, "montagna sacra" per gli Etruschi, oggi vittima della geotermia dell'Enel e della connivenza della Regione Toscana
Antonio Valassina
[23/09/2008 15.00.36]



Documento senza titolo

Ho viaggiato in Amiata, punto di partenza del mio "giro d'Italia" delle acqua inquinate. Ho viaggiato con la gente dell'Amiata e ho vissuto con quei Comitati giorni intensi di passione civile e partecipazione umana. E non posso dimenticare.

Non dimenticherò, non posso dimenticare mai lo scempio che ho visto compiuto sulla natura, devastata nelle acque e con la vegetazione bruciata dalle emissioni delle centrali "ecologiche" dell'ENEL.

Non posso dimenticare i guard rail in metallo intaccati e distrutti in pochi mesi dalle emissioni e pertanto sostituti, credo caso unico al mondo, con guard rail in legno. Sì, di legno, avete letto bene. Allo stesso modo sono corrosi tutti i piloni delle linee elettriche della stessa ENEL e i pali delle insegne stradali. Una foresta di strutture metalliche colpite dal cancro geotermico delle emisissioni di SO2...e non solo.

Non posso dimenticare i racconti e le statistiche di abbandono dei paesi dell'Amiata spopolati dalla distruzione ambientale e dalla falsa chimera dello "sviluppo" garantito agli abitanti grazie alla geotermia.

Non posso dimenticare le testimonianze e le foto delle case esplose per le eruzioni improvvise di gas che erompono dai pavimenti con fanghi bollenti.

Non posso dimenticare di aver ascoltato dalla gente comune che sostiene  la lotta durissima dei Comitati dell'Amiata soli contro tutti, (soli per tanto, troppo tempo, da non dimenticare...), sentire racconti di desolante attenzione da parte delle Istituzioni preposte alla difesa della salute.
Gente dell'Amiata che si vede arrivare all'improvviso in casa i tecnici dell'ARPAT per installare rilevatori di Radon. Ma non nei locali sotterranei dove il gas radioattivo potrebbe essere presente a concentrazioni troppo elevate e quindi troppo pericoloso da "evidenziare",... ma solo al pian terreno vengono installati, magari in locali ben areati o addirittura al primo piano...Così è più probabile che si "resti nei limiti di legge"...

Non posso dimenticare una foresta bellissima dove nella sua terra e nei suoi manufatti storici sono presenti i segni millenari di rivi d'acqua ora letteralmente scomparsi. ll calo delle portate e' del 66% dal 1950 ed anche escludendo un 30% di diminuzione della piovosita', la perdita' e' di oltre 56,4 litri al secondo! Dove sono finiti 5'000 metri cubi (5'000'000 litri) di acqua al giorno? Probabilmente nel bacino geotermico dove si perdono e si inquinano per sempre, per i dettagli potete guardare gli studi EDRA.

Non posso dimenticare la gente che mi guarda con un sorriso triste e mi racconta che in tutti gli ospedali intorno, da Pisa fino a Siena o a Grosseto, quando loro arrivano con una tiroide che non funziona più o una bronchite asmatiforme vengono subito identificati come "quelli dell'Amiata". Prima ancora di visitarli.

Del resto la stessa ARS toscana (Agenzia Regionale di Sanità), afferma che la percentuale di tumori e di malattie all'apparato respiratorio nell'Amiata è del 13% più alta della media nazionale.

Come dimenticare poi come questo scenario porti a cascata altri danni sociali enormi? Negli anni Novanta, una ricerca sul suicidio, pubblicata dal dottor Giuseppe Boncompagni su "Amiata Storia e Territorio", denunciava un tasso di suicidi più alto della media nazionale,  intorno ai 18 casi a 100.000 (tenendo conto del quinquennio tra l'86 e il '91) e le categorie più a rischio erano gli anziani e gli inoccupati. Dati confermati nel 2006 da uno studio dell' Osservatorio di Epidemiologia Sociale della Regione Toscana in collaborazione con l'Università di Siena.

Non dimenticherò quello che ho visto, ascoltato, toccato e respirato: l'odore terribile di zolfo che prende alle narici, poi alla gola e quindi agli occhi che iniziano a lacrimare. Ma loro come fanno a sopportarlo?  Mi hanno confessato che ormai non lo sentono più, le mucose del naso ormai bruciate dall'acido solfidrico, tranne nei giorni in cui soffia il vento cattivo che concentra sulle loro case le emissioni delle centrali "ecologiche" della geotermia.

Ma non dimenticherò soprattutto la meraviglia incredibile delle natura di quei luoghi e la magia di un tramonto trascorso insieme in cima al monte Labro.
Il Monte Amiata per gli Etruschi era la "Montagna Sacra", centro della "Terra Sacra Inviolabile" e da allora, per secoli,  ha sempre rappresentato un enorme patrimonio ambientale, storico e culturale.

Le sue acque sono state per millenni fonte di vita e di lavoro rappresentando uno dei piu importanti serbatoi acquiferi del centro Italia, i suoi boschi erano tra i più ricchi di biodiversità di tutta Europa le sue abbazie proteggevano la Via Francigena, mentre la "postilla amiatina" è considerata la prima voce del "volgare", da cui nascerà la lingua italiana.

Questo Monte Amiata ospita sui suoi fianchi appunto il monte Labro.
La prima spianata che si incontra  sul monte Labro offre della cima una visione magica, dovuta anche alla foschia che spesso avvolge quel che ora ci appare essere una torre, un po' castello e un po' nuraghe, che sovrasta i ruderi di alcune costruzioni. Attraverso una scala in pietra, avvolta a spirale intorno alla torre, raggiungiamo la cima. Il paesaggio continua ad allargarsi e il gregge che sembra seguirci fa da "quinta" alla vista dell'Amiata con Arcidosso e Santa Fiora. Siamo a 1193 metri e lo sguardo si perde fino al mare e al sud della Toscana e ancora più in là, verso la campagna laziale.

Un posto di trascendenza dove vide origine l'esperienza mistico-religiosa di Davide Lazzaretti, definito dalla stampa della metà '800 "il profeta dell'Amiata", Intorno a lui nacque una comunità di 80 famiglie  dando origine ad un'esperienza associativa - la Società delle famiglie cristiane - di condivisione di beni e risorse, di fratellanza umana e spirituale. Non è forzato intravedere in quelle spinte le matrici di uno spirito "socialista" ante litteram e l'inizio di un modello di società di mutuo soccorso che diversi anni dopo iniziò a fiorire anche in Toscana. È sorprendente notare che fra i compiti della comunità fossero indicati l'impegno a far fronte alle necessità dei membri secondo il loro apporto e secondo i loro bisogni, l'impegno a fornire un'educazione scolastica gratuita e l'estensione del diritto di voto alle donne all'interno della comunità. Una visione quindi non solo mistica ma - per le autorità politiche e religiose del tempo - in forte odore di eresia rivoluzionaria.

Non posso dimenticare la sensazione indescrivibile che si prova a camminare su quelle stesse povere pietre edificate con uno spirito di decrescita democratica ante litteram dalla Comunità di eguali di Davide Lazzaretti. Ucciso da un poliziotto mentre guidava una processione da Monte Labro ad Arcidosso per impedirgli di arrivare a quel paese.

Di quest’Amiata, uno degli ultimi tesori della natura di questa Italia distrutta dal cemento, stiamo parlando. Di quest’Amiata tesoro millenario di cultura umana immensa stiamo parlando. Di questo conflitto violentissimo tra Terra e Uomo stiamo parlando. Gli indigeni dell' Amazzonia dicono da sempre "Anna Pata, Anna Yan / Nostra terra, Nostra madre". Quanti Davide Lazzaretti dovranno morire in Amiata e nel mondo perchè prevalga lo spirito di inclusione, di ascolto e rispetto reciproco nel nome di questa terra? Quanti?

Anche l'Amiata è Anna Pata, anche l'Amiata è Anna Yan. Non lo posso dimenticare e mi auguro che tutti coloro che  hanno a cuore questa terra e questa acqua a loro volta non lo possano dimenticare, camminando insieme verso il Secondo Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua. Pubblica e di ottima qualità.

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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