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GOLPE IN HONDURAS, IL POPOLO COL PRESIDENTE
[26/06/2009 18.45.41]



Il presidente hondureño, Manuel Zelaya, circondato da centianaia di cittadini all’alba oggi ha detto “Oggi l’Honduras si unisce”.

Nel paese centroamericano è in corso un golpe che sta tentando di destituire il presidente Zelaya, democraticamente eletto e sostenuto dai movimenti sociali e dalla base.

Il tentativo è quello di impedire la realizzazione del referendum popolare sull’Assemblea Costituente la prossima domenica.

Durante la serata di mercoledí 24 giugno, il presidente Manuel Zelaya ha rimosso il capo delle Forze Armate, Romeo Vásquez Velásquez, colpevole di essersi rifiutato di iniziare le operazioni di distribuzione del materiale per lo svolgimento del referendum. Allo stesso tempo ha accettato le dimissioni del ministro della Difesa, Edmundo Orellana.

Di fronte a questa decisione, l’impresa privata ed i vari Poteri ed istituzioni dello Stato hanno alzato la loro voce contro il presidente Zelaya, e la Corte Suprema di Giustizia ha ordinato la reintegrazione di Romeo Vásquez al suo posto, assicurando che "sono stati violati i suoi diritti", ha dichiarato il magistrato Rosalinda Cruz, in una chiara dimostrazione di invasione dell’autonomia dei Poteri statali.

El mandatario è asserragliato nel palazzo mentre i suoi sostenitori stanno distribuendo il materiale elettorale ai più di 5000 centri elettorali nel Paese. Le ultime notizie che arrivano dall’Honduras segnalano una riunione urgente dei deputati del Congresso Nazionale che starebbero preparando un’indagine per accusare Zelaya di una serie di delitti, in modo da chiederne la destituzione. Ma lui dice “Non ho paura dell’inchiesta”.

L’intervista al nostro compagno Erasto Reyes, coordinatore del Bloque Popular de Honduras e membro della Red Vida, realizzata dalla Lista Informativa "Nicaragua y más".

- Che cosa è accaduto durante la giornata di ieri, 24 giugno? 

- Sappiamo che nel pomeriggio di mercoledì un gruppo di imprenditori si è riunito con il Comando delle Forze Armate e sono iniziate a circolare voci su un possibile colpo di Stato contro il presidente Zelaya. Di fronte a questa minaccia, membri delle organizzazioni sociali, sindacali e popolari del paese hanno iniziato a concentrarsi davanti alla Casa di Governo per appoggiare il Presidente. 
Hanno passato lì tutta la notte invitando la popolazione e le altre organizzazioni a partecipare a questa mobilitazione in difesa dello Stato di Diritto e la Costituzione. 
Zelaya si è prima riunito con le organizzazioni popolari e in un secondo momento con la Giunta di Comandanti ed è stato allora che ha ordinato al capo delle Forze Armate, il generale di Divisione Romeo Vásquez Velásquez, di eseguire la distribuzione del materiale per il referendum nazionale. Al negarsi, il presidente Zelaya ha deciso di destituirlo, mentre il ministro della Difesa ha presentato le sue dimissioni che sono state immediatamente accettate.

Di fronte a questa decisione del generale Vásquez e temendo un colpo di Stato, il presidente Zelaya ha deciso di chiedere alle organizzazioni sociali di riconcentrarsi davanti alla Casa di Governo durante tutta la giornata di giovedì 25. Dopo un lungo discorso è quindi uscito e si è messo alla testa di una manifestazione che si è diretta verso le istallazioni della Forza Aerea, dove si trova il materiale per il referendum che il Tribunale Supremo Elettorale aveva ordinato di porre sotto sequestro.

- Come valutate il fatto che quasi tutti i Poteri dello Stato si sono dichiarati contro la realizzazione del referendum e della Quarta Urna? 

- È ormai evidente che chi controlla lo Stato in Honduras sono i gruppi di potere, le multinazionali, che sono poi i settori che in queste ore stanno difendendo i loro interessi politici ed economici.

- Come si stanno muovendo i movimenti sociali e le organizzazioni sindacali e popolari? 

- Stiamo sostenendo il presidente. È vero che ci sono molti punti su cui siamo in disaccordo con questo governo, ma è anche vero che dobbiamo riconoscere al presidente Zelaya molte cose positive che ha fatto, come ad esempio l’aumento del 60 per cento al salario minimo nelle zone rurali e urbane. Abbiamo considerato come molto positiva la decisione di sostenere la partecipazione dell’Honduras all’ALBA ed anche la convocazione a questo referendum popolare, in quanto nel passato non era mai stato chiesto al popolo honduregno di esprimersi su temi così importanti come una riforma costituzionale. Noi stiamo con il popolo dell’Honduras e se questo implica difendere il Presidente della Repubblica, lo faremo sicuramente.

- Sul tema della Quarta Urna si è detto che l’unico obiettivo di Zelaya sarebbe quello di rieleggersi come presidente. Che opinione hanno di ciò le organizzazioni e i movimenti sociali? 

- Noi non stiamo sostenendo la rielezione di nessun presidente. Stiamo sostenendo un processo di consultazione che potrebbe portare all’installazione di una Assemblea Costituente, nella quale verrebbe garantito uno spazio di partecipazione per le organizzazioni sociali che rappresentano quei settori che non hanno mai avuto la possibilità di entrare in Parlamento. Parlo dei contadini, degli operai, delle donne lavoratrici e delle casalinghe, delle popolazioni indigene, ma anche della piccola e media impresa. Un’Assemblea Costituente ed una riforma alla Costituzione in cui si riscatti lo Stato dell’Honduras a favore degli honduregni, per difendere le nostre risorse naturali, per recuperare l’energia, la salute, l’educazione e la terra. La nostra proposta è diretta a seppellire il modello neoliberista.

- Credete che in realtà ci sia il rischio di un colpo di Stato? 

- Il fatto che il capo dell’Esercito abbia disobbedito ad un ordine del Presidente della Repubblica è già un colpo di stato tecnico. Ora bisogna vedere che cosa accadrà nelle prossime ore e chi verrà nominato al posto del generale Vásquez per ristabilire l’istituzionalità nel paese.

- Come si muoveranno i movimenti e le organizzazioni sociali? 

- A San Pedro Sula la gente si sta concentrando nel parco centrale e ci sono migliaia di persone che si sono messe in cammino verso la capitale Tegucigalpa. Altre migliaia di persone stanno accompagnando il presidente nella manifestazione. Non c’è dubbio che la mobilitazione continuerà fino a che non saremo sicuri che lo Stato democratico sia al sicuro.

© (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua www.itanica.org )

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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