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A PESCARA I VIGILI CONTRO I VOLANTINI PER L’ACQUA SENZA VELENI
redazione
[21/06/2008 12.15.20]



Documento senza titolo

In ben due occasioni i vigili urbani hanno intimato ad attivisti di WWF, Mare Libero e Abruzzo Social Forum di interrompere un normale volantinaggio in base a un articolo di un nuovo regolamento comunale minacciando l'identificazione e sanzioni fino a 800 euro.

In mattinata è stato bloccato il volantinaggio presso il mercato di Portanuova e nel tardo pomeriggio analogo intervento si è ripetuto sulla Riviera nei pressi della Nave di Cascella, poco dopo il passaggio del Sindaco che presenziava alla commemorazione per la recente scomparsa di Pietro Cascella.

I nostri volantini erano relativi alla vicenda dell'acqua contaminata da sostanze cancerogene e all'inchiesta della magistratura che ha confermato quanto da noi denunciato l'estate scorsa.

E' evidente che si tratta di una norma assurda che se applicata con rigore condurrebbe tra l'altro il sindaco di Pescara D'Alfonso all'ergastolo vista la quantità di stampati che è solito distribuire personalmente.
Una cosa del genere non si era mai vista a Pescara e non era venuta in mente neanche alla giunta di destra. In questo Paese il clima e decisamente cambiato da nord a sud, centrodestra destradestra o centrocentrocentro!

Le organizzazioni sociali denunciano il clima intimidatorio nei confronti dei cittadini e cittadine impegnati nella denuncia delle malefatte di esponenti politici del PD che oggi sono indagati per avere fatto bere agli abitanti della Val Pescara acqua contaminata da sostanze altamente tossiche.
Nei prossimi giorni dovremo agire tutti per far emergere e denunciare questa norma liberticida e chiederne l'immediata abolizione.

COMUNICATO STAMPA DEL 24 MAGGIO 2008

Inquinamento della Val Pescara.

WWF, Abruzzo Social Forum e MareLibero: disastro ambientale immenso.

Nelle falde valori di inquinanti cancerogeni e tossici con punte di 3000000 di volte superiori ai limiti di legge.

Avvelenamento delle acque destinate al consumo umano: ora chiarire le conseguenze sulla popolazione

Quello di Bussi e della Val Pescara in Abruzzo è un disastro ambientale di proporzioni inimmaginabili, unico in Italia e in Europa per le potenziali conseguenze per la salute di 500000 cittadini.

Al WWF, in quanto parte offesa, è stato notificato il provvedimento del PM Aceto con cui sono stati inviati ieri 33 avvisi di garanzia. La sua lettura lascia letteralmente esterrefatti. Le analisi ordinate dal PM hanno accertato nella falda la presenza di sostanze cancerogene e tossiche con punte di 3000000 di volte i limiti di legge per il Cloroformio, 420000 volte per il tetraclorometano, decine di migliaia o migliaia di volte per tante altre sostanze pericolose tra cui Mercurio, Cloruro di Vinile, Tricloroetilene ecc.. La falda profonda è pesantemente inquinata da sostanze tossiche e cancerogene. Fino al 1963 era il fiume Pescara, secondo il PM, a ricevere tutti i rifiuti inquinanti delle lavorazioni poi progressivamente stipati nelle megadiscariche lungo le rive dei fiumi Tirino e Pescara.

Il filone relativo all'acqua inquinata distribuita a centinaia di migliaia di cittadini (milioni se si tiene conto dell'arco temporale dell'inquinamento del campo pozzi S. Angelo) nasce da una denuncia del WWF basata, prima, sui referti di analisi condotte e pagate privatamente dall'associazione e, poi, sulla scoperta che gli Enti sapevano almeno dal 2004 in base a decine di analisi ufficiali e documenti ufficiali. In questo caso la condotta delle strutture di gestione e controllo dell'acqua è stata del tutto irresponsabile, tutta volta a minimizzare, cercando pervicacemente di creare incertezza nella popolazione rispetto a fatti incontrovertibili come il grave inquinamento dell'acqua distribuita dai pozzi S. Angelo. Tutto provato da tanti atti pubblici portati alla luce dal WWF e poi confermato addirittura dall'Istituto Superiore di Sanità che nel suo parere dichiarava le acque emunte dal campo Pozzi S. Angelo "non idonee al consumo umano".

Dichiara Augusto De Sanctis, referente acque del WWF Abruzzo "Siamo sgomenti nel leggere quanto ha scritto il PM. La percezione che abbiamo del nostro Abruzzo è cambiata per sempre. Ci troviamo di fronte a ipotesi di reato di gravità inaudita, visto che si parla di avvelenamento delle acque destinate all'uomo. Si rabbrividisce nel leggere quanto sostiene il PM e, cioè, che i responsabili della Montedison erano a conoscenza fin dal 1992 dell'inquinamento delle falde e delle conseguenze sui pozzi destinati all'acquedotto. Dopo la nostra prima denuncia del Luglio 2007 noi cittadini siamo stati lasciati praticamente soli in questo anno e in qualche caso addirittura denigrati nella nostra azione. L'Istituto Superiore di Sanità nel suo parere aveva chiarito che era stata distribuita acqua non idonea al consumo umano e nessun sindaco e amministratore della Val Pescara ha reagito con la dovuta fermezza. Fanno così fatica a comprendere che qui vi è in gioco la salute di 500000 person!
e? Neanche la Direzione Sanitaria della ASL, che in una nota scritta e nonostante le nostre controdeduzioni sull'operato delle sue strutture di controllo, aveva ribadito di appoggiare in pieno la linea del Dr. Rongione, responsabile del SIAN e ora tra gli indagati, ha reagito al parere dell'Istituto di Sanità. Ora, finalmente, ha qualcosa da dire per assicurare il massimo rigore nella difesa dei diritti dei cittadini? Le responsabilità penali ora le chiarirà la Magistratura ma per affrontare l'immane catastrofe che abbiamo davanti serve un radicale cambio di atteggiamento degli amministratori nell'affrontare questa vicenda.

Secondo il WWF, l'Abruzzo Social Forum e MareLibero bisogna:

-mettere immediatamente in sicurezza le megadiscariche che, ogni secondo che passa senza interventi, peggiorano il livello di inquinamento dei fiumi Pescara e Tirino e delle falde;
-realizzare in breve tempo l'indagine epidemiologica, da condurre ai massimi livelli;
-avviare indagini sui livelli di inquinanti presenti nei corpi dei cittadini;
-progettare un intervento di bonifica con la partecipazione dei cittadini e con l'aiuto di esperti di livello mondiale;
-verificare l'impatto ambientale e dei rischi sanitari derivanti dalla presenza di questo inquinamento, ivi compreso l'effetto sulle aree coltivate attorno al fiume;
-sollevare dagli incarichi chi sapeva e ha taciuto, al di là delle risultanze penali, per riformare profondamente un sistema di gestione e controllo sull'intero ciclo delle acque che è letteralmente fallito.

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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