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E ACQUALATINA FINISCE ALLA BANCA D'AFFARI
Andrea Palladino
[18/12/2008 1.15.35]



Documento senza titolo

da Il Manifesto del 16/12/08

I prestiti capestro della Depfa alle società laziale e calabrese. Si chiama project financing, si basa sui derivati ed è lo strumento con cui la finanza va alla conquista dei beni comuni privatizzati. Che ora rischiano di finire travolti dalla crisi economica.

Il caso dell'acqua è un cocktail micidiale quello che si sta formando tra il capitale finanziario internazionale e i servizi pubblici locali in Europa. Dalla metropolitana di Londra fino all'acqua della Calabria, passando per la Toscana e per la provincia di Latina: la stessa vita quotidiana, l'acqua da bere, i trasporti, l'energia rischiano di essere messi sotto tutela dalle banche d'affari, che puntano al grande business dei fondi pubblici. Il grimaldello si chiama project financing e si basa sui prodotti derivati, la sofisticata e pericolosa finanza che ha inguaiato non pochi enti pubblici.

In Europa il mercato è gestito da tre colossi: Depfa, Dexia e Fortis. I clienti potenziali sono le società che gestiscono gli acquedotti, l'energia, il trasporto pubblico. I primi a lanciare silenziosamente l'allarme sono stati alcuni comuni degli Stati uniti, che hanno scritto al congresso a fine novembre chiedendo aiuto, mostrando i conti comunali intossicati dai derivati, dai contratti di swap, dai prestiti legati a tassi rinegoziati di volta in volta, seguendo l'andamento del mercato finanziario. Anche a Londra sono preoccupati, gli investimenti per la ristrutturazione della storica metropolitana potrebbero saltare, visto che l'irlandese Depfa Bank - colpita dalla crisi - sembra abbia problemi di liquidità.

Ed è proprio la Depfa che in Italia si sta specializzando nel finanziamento del settore delle public utilities, concedendo prestiti milionari ai gestori dell'acqua in Calabria e in provincia di Latina, ambedue controllati operativamente dalla multinazionale Veolia. A che condizioni? Questo è il punto più critico.

La Regione Calabria, socia di Veolia in Sorical, il gestore degli acquedotti, non ha voluto divulgare informazioni sul contratto di finanziamento. «Sono dati delicati», hanno commentato dai palazzi regionali. Gli unici numeri certi riguardano la cifra, 240 milioni di euro, nulla di più. Un silenzio particolarmente preoccupante, visto che sulla gestione dell'acqua in Calabria aveva iniziato ad indagare anche il pm De Magistris prima del trasferimento a Salerno.

A Latina i 38 sindaci che nel 2002 hanno affidato alla società mista pubblico-privata Acqualatina, controllata per il 49% dalla francese Veolia, il 22 dicembre dovranno votare la cessione di parte della sovranità sull'acqua al sistema finanziario. Qui la Depfa ha concesso 115 milioni di euro, in cambio di garanzie che hanno posto il sistema idrico di Latina sotto il controllo della banca irlandese. Il contratto di finanziamento tra Acqualatina e Depfa è stato firmato a Londra il 23 maggio dello scorso anno dall'amministratore delegato Silvano Morandi. Uomo di Veolia, guida la società idrica da vero manager privato. Mentre a Londra indebita la società con contratti basati su derivati, ad Aprilia autorizza la riduzione del flusso idrico a chi non può pagare facendo scortare i tecnici con guardia private armate. Due lati della stessa gestione.

Acqualatina è in difficoltà, ha accumulato perdite di bilancio notevoli, non riuscendo a incassare molte bollette dopo aumenti che, in alcuni casi, hanno raggiunto il 300% rispetto alla precedente gestione comunale. L'ancora di salvezza viene offerta dalla Depfa in cambio del pegno sulle azioni del socio privato e di almeno il 18% dei soci pubblici, raggiungendo il 66,7% delle quote. Nessuno vuole dire quale comune ha già firmato l'atto di pegno delle azioni. La segreteria tecnico-operativa dell'Ato 4 comunica solo i nomi dei comuni che hanno approvato il finanziamento.

Nel contratto siglato a Londra - ricevuto solo da alcuni comuni più di un anno dopo la stipula - si legge che in caso di «evento rilevante» il controllo passa nelle mani del nuovo padrone, la banca irlandese. Accanto ai pegni, la garanzia richiesta è pressoché totale: i crediti della società e i crediti che eventualmente i comuni possono vantare nei confronti di Acqualatina. La struttura del contratto - che prevede anche il ricorso all'hedging, uno degli strumenti finanziari più rischiosi - si basa poi su una previsione dell'andamento della società stimato al momento della firma. Che succede se qualcosa cambia? Che succede se i 7000 cittadini di Aprilia che contestano la bolletta dovessero vincere la loro battaglia? Il «modello» del contratto verrebbe ridiscusso. E già oggi a distanza di un anno dalla firma del finanziamento i conti non tornano. Ad esempio la spesa dell'energia che era preventivata nel piano economico presentato alla banca è notevolmente aumentata, con un incremento dei costi operativi di alcuni milioni di euro. Variazioni che, a discrezione della Depfa, potrebbero essere considerate «evento rilevante» - che pone a rischio cioè la possibilità di rimborso del prestito - facendo entrare i banchieri nella gestione dell'acqua a Latina.

I sindaci dei tanti piccoli comuni nel sud del Lazio si troveranno davanti strumenti finanziari concepiti dalle banche internazionali, ben differenti dai classici mutui della Cassa depositi e prestiti. Derivati e contratti di hedging sui quali potranno decidere solo a cose fatte, solo un anno e mezzo dopo la firma del finanziamento. Se poi l'acqua dovesse mancare - e le interruzioni di flusso in provincia di Latina sono praticamente quotidiane - dovranno rivolgersi ad una banca in Irlanda o ad una multinazionale con sede a Parigi. Se le cose poi dovessero andar male, se i cittadini non riuscissero a pagare più le bollette a quattro cifre del gestore, dovrebbero cedere il posto di azionisti a dei signori irlandesi, venuti da una banca, la Depfa, appena declassata dalle agenzie di rating internazionali.

Per ora i sindaci della provincia di Latina non hanno ancora scritto lettere preoccupate al parlamento, come hanno invece fatto i loro colleghi negli Stati uniti dopo la crisi finanziaria. Hanno però un'ultima chance il 22 dicembre, quella di evitare che la finanza speculativa internazionale possa entrare nella gestione dei loro acquedotti. Anche perché ultimamente è una finanza che fa acqua da tutte le parti.

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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