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IL PROGETTO DI LEGGE PER L' ACQUA BENE COMUNE IN URUGUAY
traduzione di Antonio Graziano
[02/07/2008 15.10.43]



Documento senza titolo

LEGGE DI REGOLAMENTAZIONE DELL’INICISO 2 DELL’ARTICOLO 47 DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA

INTRODUZIONE

Il presente documento che viene sottoposto all’attenzione del Parlamento Nazionale ha la funzione di regolamentare l’inciso N. 2 dell’art. 27 della Costituzione della Repubblica.
Il testo riprende i principi e gli obiettivi che devono essere inclusi in una Politica delle Acque nel nostro paese.
Questo progetto di legge è stato formulato seguendo le disposizioni stabilite nell’ART. 330 della Legge di Bilancio N. 17.930 del 19 dicembre 2005 nel quale si stabilisce la creazione della Direzione Nazionale delle Acque e del Trattamento (DINASA) nell’ambito del Ministero delle Abitazioni, Ordinamento Territoriale ed Ambiente (MVOTMA).
Per l’elaborazione del documento sono stati considerati studi ed apporti di diverse istituzioni competenti nella gestione e controllo sulla qualità delle acque a livello nazionale e locale.

ANTECEDENTI
L’esperienza sviluppata a livello statale in relazione alle risorse idriche risale ad oltre un secolo, principalmente in relazione al monitoraggio delle acque atmosferiche e superficiali.
Per questo osserviamo che, nel nostro paese, la gestione delle risorse idriche è di competenza di diversi organismi nazionali e locali che intervengono a vari livelli con maggior o minor grado di responsabilità.
A livello nazionale si mantiene vigente il Codice delle Acque approvato attraverso il Decreto Legge n. 14.859 e il corrispondente decreto di regolamentazione n. 253/979 che definisce il Potere Esecutivo l’autorità nazionale in materia di politica delle acque.
A sua volta, a questo codice sono state fatte delle aggiunte in merito alle acque per irrigazione, attraverso la legge n. 16858 ed il decreto 404/2001, la legge sul Suolo, la legge su Ambiente, Biodiversità, Valutazione di Impatto Ambientale, etc… incorporando alla gestione dei corpi d’acque ed ai bacini diverse visioni disciplinari e di settore.
Oltre alla partecipazione delle differenti istituzioni competenti nella gestione e nel controllo della quantità e qualità dell’acqua a livello nazionale e locale, sia in relazione all’acqua atmosferica che in relazione all’acqua del suolo o in relazione ai corpi d’acqua, esistono due imprese pubbliche che sono utenti dirette delle risorse idriche, OSE ed UTE, le quali si sono occupate di un monitoraggio sistematico di riserve acquifere, laghi, fiumi, ruscelli che utilizzano e dei rispettivi bacini.
In aggiunta, risulta necessario stabilire un coordinamento interistituzionale efficiente, che tenda a raggiungere la sostenibilità economica ed ambientale della risorsa acqua in modo da integrare diverse politiche: ambientali, territoriali, sociali, economiche, agricole ed industriali.
A partire dalla creazione della Direzione Nazionale della Acque e del Trattamento (DINASA) nell’anno 2005 sono stati concepiti i mandati stabiliti dalla legge di Bilancio n. 17.930 del dicembre 2005.
Seguendo le linee politiche della DINASA, è iniziato il lavoro della Commissione di Consulenza per le Acque e del Trattamento (COASAS), assicurando la partecipazione di attori pubblici e privati, rappresentanti del governo e della società civile coinvolti nella problema dell’acqua.
Formalmente la COASAS ha iniziato a lavorare nel maggio 2007 per l’elaborazione di questo Anteprogetto di Legge, costituito da VIII  capitoli:
Nel Capitolo I) si riprende la necessità di formulare una Politica Nazione sulle Acque che assicuri un rapido coordinamento tra i differenti attori di governo, gli utenti e la società civile con l’obiettivo di assicurare la sostenibilità economica ed ambientale nell’uso della risorsa.
I principi presenti nel Capitolo II) rappresentano postulati basici che serviranno da guida per definire le politiche che devono essere realizzate. Questi postulati serviranno da criterio interpretativo ed integrativo per risolvere controversie eventuali durante l’applicazione delle norme.
La politica Nazionale sulle Acque farà uso di differenti strumenti descritti nel Capitolo III). In questo senso, si riafferma il diritto al pagamento del canone per l’uso e lo sfruttamento di acque pubbliche previsto nel codice delle acque, in particolare nell’Art. 3 comma 5, dove si stabilisce il destino dei fondi recuperati.

Capitolo IV) Tra breve si svilupperà il tema
Capitolo V) Tra breve si svilupperà il tema
Capitolo VI) Tra breve si svilupperà il tema

Il testo contiene una novità, definita nel Capitolo VII) in relazione all’importanza del monitoraggio e di un sistema di informazione e di accesso a quest’ultimo.
Questa iniziativa possiede due aspetti. Da una parte propone una nuova strategia relativa ad una attiva partecipazione degli utenti delle risorse idriche. In questo senso, si stabilisce che gli utenti che partecipano ad azioni che compromettono in qualche modo il ciclo idrologico dovranno farsi carico del monitoraggio sistematico delle fonti d’acqua che utilizzano.
In secondo luogo, si prevede l’accesso pubblico ad una banca dati che conterrà le misure relative al ciclo idrologico, informazione che sarà a disposizione del Sistema Nazionale di Informazione Idrica (base pubblica in accordo con le politiche di stato).
In fine, merita una menzione speciale il capitolo VIII) che definisce la creazione di un Consiglio Nazionale su Acqua, Ambiente e Territorio con l’obiettivo di facilitare un processo di istituzionalizzazione dei coordinamenti delle diverse strutture del Potere Esecutivo che si occupano delle risorse naturali, della biodiversità, del territorio, etc… A partire da una visione internazionale delle risorse idriche, il progetto di legge prevede la creazione dei Consigli Regionali delle Risorse Idriche.
Da un lato questo progetto riprende la necessità di rafforzare il lavoro di supervisione e controllo della qualità delle risorse idriche. Per raggiungere questo obiettivo, si suggerisce – come alternativa decentralizzata e partecipativa – la creazione delle Commissioni di Bacino, che saranno costituite da attori rappresentativi dell’area interessata dal corrispondente bacino.
In questo modo si potranno portare avanti iniziative d’interesse comune legate all’irrigazione, al settore energetico ed all’approvvigionamento dell’acqua per la popolazione.
Le Commissioni di Bacino funzioneranno come commissioni di Consulenza dei Consigli Regionali.
Alla luce della riforma dell’articolo 47 e del presente progetto di legge è necessario realizzare una revisione di varie normative, in particolare del Codice delle Acqua, specialmente in relazione al regime di proprietà delle acque.


LEGGE DI REGOLAMENTAZIONE DEL PARAGRAFO 2° DELL'ARTICOLO 47 DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA
CAPITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI

Artícolo 1- (oggetto)          la presente legge stabilisce i principi rettori della politica nazionale dell'acqua, dando compimento al mandato costituzionale del 2° paragrafo dell'articolo 47 della Costituzione della Repubblica
Artícolo 2- Spetta al Ministero dell’Ambiente (MVOTMA) proporre al Potere Esecutivo la Politica Nazionale dell'Acqua
Artícolo 3-    La Politica Nazionale dell'Acqua comprende la gestione delle risorse idriche, i servizi e gli usi connessi all'acqua
Artículo 4-    L'acqua è una risorsa naturale essenziale per la vita. L'acceso all'acqua potabile ed al trattamento delle acque reflue sono diritti umani fondamentali riconoscibili nell'articolo 47, paragrafo secondo della Costituzione della Repubblica
Artícolo 5-    Tutti gli abitanti hanno diritto all'accesso all'acqua potabile ed ai servizi igienici. Lo Stato porrà in essere le garanzie necessarie all'attuazione di questi diritti.
Artículo 6-    Ogni persona dovrà astenersi dal provocare qualsiasi impatto ambientale negativo o nocivo per le risorse idriche, adottando ogni mezzo di prevenzione e di precauzione necessario.
CAPITOLO II
PRINCIPI

Artícolo 7-    La Politica nazionale dell'Acqua avrà i seguenti principi:
a)     La gestione sostenibile, solidale con le generazioni future, delle risorse idriche e la preservazione del ciclo idrológico, sono principi di interesse generale.
b)     Le risorse idriche sono risorse naturali e come tali richiedono una gestione integrata che contempli gli aspetti sociali, economici ed ambientali.
c)      Dinnanzi al rischio di danno grave verso le risorse idriche, non sarà possibile addurre la mancanza di certezza tecnica o scientifica come esimente per la non adozione della azioni di prevenzione, mitigazione e recupero necessarie.
d)     Il danno qualitativo o quantitativo a qualsiasi risorsa idrica farà si che chi lo ha provocato si assuma le sue responsabilità
e)     Le politiche di decentralizzazione, ordinamento territoriale e sviluppo sostenibile dovranno partire dal riconoscimento del bacino idrografico come unità di attuazione per la pianificazione, controllo e gestione delle risorse idriche
f)       L'educazione ambientale costituisce uno strumento sociale per la promozione dell'uso responsabile, efficiente e sostenibile delle risose idriche nelle loro distinte dimensioni: sociale, ambientale, culturale, economica e produttiva
g)     La fornitura di acqua potabile alla popolazione è la priorità principale dell'utilizzo delle risorse idriche. I restanti usi si determineranno tenendo conto delle priorità che si stabiliscano per regione, bacino idrogeografico e falda idrica.
h)     Equità, accessibilità, solidarietà e sostentabilità costituiscono criteri direttivi che tuteleranno l'accesso e l'utilizzo dell'acqua
i)        L'impronta legale vigente in materia di acque deve essere consonante con l'evoluzione della conoscenza tecnico – scientifica.
j)        Le strategie di coordinamento e di cooperazione internazionale risultano indispensabile per una gestione sostenibile delle risorse idriche condivise con altri Stati, promuovendo in ogni istanza i principi stabiliti dalla Costituzione in materia di acqua e servizi igienici.
k)      La partecipazione degli utenti e della società civile [è prevista] in ogni istanza di pianificazione, gestione e controllo
l)        Le personalità giuridiche statali sono le uniche che possono prestare in forma diretta ed esclusiva i servizi pubblici di acqua potabile ed igienici

CAPITOLO III
STRUMENTI

Artícolo 8-    Costituiscono strumenti della Politica Nazionale dell'Acqua, fra gli altri:
a)     La pianificazione a livello nazionale, regionale e locale, esercitata mediante piani che contengano le linee generali della politica di attuazione pubblica e privata in materia di acque. Detti piani saranno formulati obbligatoriamente e verranno valutati e revisati periodicamente.
b)     I piani prevederanno altrsì i criteri relativi al bacino idrografico ed alla falda acquifera in accordo alla tabella di riferimento, ai molteplici usi dell'acqua e alle differenti diffide per ciascun uso
c)      Il coordinamento istituzionale tra gli organismi competenti in materia di acqua
d)     L'integrazione dell'informazione relativa alle risorse idriche e ai sistemi di acqua potabile e di servizi igienici nell'ambito di un Sistema Nazionale di Informazione Idrica.
e)     La tresversalizzazione delle altre politiche pubbliche per i principi stabiliti in questa legge
f)       La abilitazione e la fomazione per la partecipazione nella pianificazione, la gestione ed il controllo delle risorse idriche e dei sistemi di Acqua potabile ed igienici, che saranno promossi dalla Stato
g)     Il costo per l'utilizzo previsto nell'articolo 3 numero 5 del decreto di Legge 14.859 del 15 diciembre  1978 (Codice relativo all'acqua). Detto costo sarà regolamentato dal potere esecutivo e avrà come obbiettivo la promozione di un uso efficiente dell'acqua così come la sua sostenibilità ambientale.
h)     Le sanzioni e gli altri mezzi complementari. La destinazione del prodotto delle sanzioni di carattere pecuniario sarà regolamentato dal Potere esecutivo e avrà come obbiettivo la promozione di un uso efficiente dell'acqua così come la sua sostenibilità.
i)        Gli incentivi di qualsiasi natura, per il suo uso sostenibile
j)        L'ordinamento territoriale e le aree protette
k)      La promozione dell'investigazione scientifica e tecnologica in materia di Acqua

CAPITOLO IV
Risorse Idriche

Artícolo 9-    Le risorse idriche comprendono le acque continentali di transizione – intendendo con queste le acque che occupano la fascia costiera del Rio de la Plata e dell'Oceano Atlantico dove viene stabilito un intercambio dinamico fra le acque marittime e continentali
Artículo 10-  La gestione delle risorse idriche ha come obbiettivo l'uso delle stesse in maniera sostenibile dal punto di vista ambientale e contemplerà la variabilità climatica e le situazioni di eventi estremi con la finalità di mitigare gli impatti negativi, in special modo verso la popolazione
Si deve intendere per sostenibile la condizione del sistema ambiente nel momento della produzione, rinnovazione e mobilitazione di sostanze o elementi della natura che minimizzano la generazione di processi di degradazione presenti e futuri
Artícolo 11-  Le risorse idriche verranno gestite in forma integrata, assicurando la valutazione, amministrazione, uso e controllo delle acqua superficiali e sotterranee in senso sia qualitativo che uantitativo, con una visione multidisciplinare e diobiettivi multipli, orientata a soddisfare necessità e le richieste della società in materia di acqua
Artícolo 12-  Si dovrà formulare un piano nazionale della gestione delle risorse idriche in consonanza con le altre politiche nazionali e settoriali vincolate. Questo Piano sarà rivisto periodicamente in considerazione i cambi riguardanti l'uso della risorsa e l'evoluzione delle conoscenza scientifiche e tecnologiche in materia di acque

CAPITOLO V
Acqua potabile e sistemi di trattamento

Artícolo 13-  L'obbiettivo della politica in materia di acqua e sistemi di trattamento è quello di assicurare l'universalità di accesso sulla base che le ragioni di ordine sociale sono primarie su quelle di ordine economico
Il risanamento comprende la fognatura e altri sistemi previsti per l'evacuazione, trattamento e/o disposizione delle acque reflue. Si intende come  sistema di trattamento idrico integrale: il trattamento delle acque; il drenaggio e la rete fognaria pluviale; il recupero e la disposizione dei residui solidi
Artícolo 14-  Lo stato incentiverà l'efficienza nell'uso di acqua potabile e nei sistemi igienici, promuovendo l'uso razionale dell'acqua e avendo cura degli aspetti culturali ed educativi
Artícolo 15-  Si dovrà elaborare un Piano Nazionale di Acqua Potabile e Risanamento Integrale che definirà i lineamenti generali ed i meccanismi e gli strumenti per la sua concretizzazione e rispetto, in coordinamento con gli organismi pubblici che per legge sono atti all'attuazione dei servizi di acqua potabile e di risanamento integrale
Il Piano dovrà formularsi in consonanza con le altre politiche nazionali e dipartimentali, vincolate, in particolare, con i piani delle falde idrografiche, così come con le politiche ambinetali, territoriali, sociali ed economiche. Dovrà essere periodicamente aggiornato.
Artícolo 16- Si terrà conto all'interno del Piano – fra gli altri aspetti – le differenti situazioni locali e regionali, le tecnologie più appropriate, le differenti capacità contributive e la gradualità e la progressività per l'implementazione

CAPITOLO VI
PARTICIPAZIONE

Artícolo 17-  S'intende per partecipazione il processo democratico mediante il quale gli utenti e la società civile divengono attori fondamentali rispetto alla pianificazione, gestione e controllo delle risorse idriche, dell'ambiente e del territorio, rispettando le identità.
Artícolo 18-  Gli utenti e la società civile hanno diritto a partecipare in maniera effettiva e reale nella formulazione, implementazione e valutazione dei piani e delle politiche che vengano stabilite.
CAPITOLO VII
INFORMAZIONE Y MONITORAGGIO

Artícolo 19-  Il disegno, lo sviluppo e l'attuazione tecnologica del sistema di informazione integrata sulle risorse idriche, dei bacini idrografici e del ciclo ideologico, relazionato ad un Sistema Nazionale di Informazione Idrica, sarà orientato a facilitare la presa delle decisioni dei settori pubblico e privato per ciò che attiene la gestione ed il controllo
S'intende per bacino idrografico la delimitazione del terreno che raduna le acque che confluiscano verso una imboccatura comune.
S'intende per ciclo idorlogico il processo continuo di circolazione dell'acqua in uno spazio che si estenda verso l'atmosfera e sotto la corteccia terrestre. Si possono distinguere tre fasi: acqua oceanica di mari ed oceani, acqua atmosferica in forma di umidità dell'aria e delle nuvole, acqua continentale nella sua forma superficiale o subsuperficiale.

Artícolo 20-  si dovrà definire un sistema nazionale di misurazione del ciclo idrologico e dei suoi usi, che verrà inconrporato al Sistema nazionale di Informazione Idrica. I dati provenienti da tale sistema dovranno essere pubblici, in accordo a quello stabilito dalla legislazione in materia.
Artícolo 21-  Gli utenti, le cui attività possano danneggiare il ciclo idrologico, dovranno realizzare misurazioni in quantità e qualità e consegnarle alle autorità competenti, in accordo a ciò che è stabilito, senza pregiudizio delle competenze statali in materia.

CAPITOLO VIII
GESTIONE

Artícolo 22-  In accordo con ciò che viene spresso nell'articulo 47 della Costituzione della repubblica in riferimento all'acqua, ambiente e territorio, e alla sua gestione sostenibile per ciò che riguarda i bacini ed integrata nel ciclo idrologico, dev'essere creata nell'orbita del Ministero dell’Ambiente, il Consiglio Nazionale dell'Acqua, Ambiente e Territorio, cui parteciperanno rappresentanti del govetno, utenti e società civile, ciascuno con pari rappresentanza
Il Consiglio Nazionale dell'Acqua, Ambiente e territorio sarà presiduto dal Ministero dell’Ambiente, e la sua vicepresidenza sarà esercitata dal Ministro dell'Allevamento, Agricoltura e Pesca, il Ministero dell'industria, Energia, Miniere e il Ministero della Difesa, attaverso le unità che siano competenti in: acqua, suolo, energia, metereologia
Artícolo 23-  Il Consiglio nazionale dell'Acqua, Ambiente e Territorio avrà il compito di pianificare, regolare, arbitrare e deliberare in accordo con i principi e gli strumenti previsti dalla Lgge, ciò che sarà delineato in un Piano Nazionale dell'Acqua, Ambiente e Territorio, che dovrà otternere la corrispondente approvazione parlamentare.

Artícolo 24-  Si costituiranno all'interno deiu Ministeri della casa, Ordinamento territoriale e Ambiente e como strategia di decentralizzazione, i Consigli Regionali delle risorse idriche, con il compito di pianificare e deliberare su tutte le tematiche relative all'acqua, in particolare ciò che attiene ai Piani regionali delle Risorse idriche. Il carattere transregionale delle risosrse idriche determina tre regioni idrohrafiche che coprono la totalità del territorio: Río Uruguay, Laguna Merín,  e Río de la Plata e il suo fronte marittimo
Artícolo 25-  I Consigli Regionali delle Risorse Idriche saranno presidiati dal Ministero della casa, Ordinamento Territoriale e dell'Ambiente, e la vicepresidenza de ciscuno di essi sarà commissionato al Ministero incaricato di amministrare le attività o la risorsa di maggiore importanza in ciascuna regione. Saranno integrati con rappresentanti di governo, utenti e società civile, ciascuno con uguale rappresentanza.
Il carattere internazionale dei Consigli Reionali transregionale implicherà la partecipazione del Ministero degli Esteri, assicurando al coordinamento con le corrispondenti rappresentazioni del paese nelle commissioni di confine e regionali.
Artícolo 26-  Il Consiglio nazionale dell'Acqua, Ambiente e Territorio e i Consigli regionali delle Risorse idriche disporranno, per porre in atto le proprie competenze, di unità tecniche ministeriali, di enti e di unità decentralizzate che verranno stabilite.
Artícolo 27-  I Consigli Regionali delle Risorse Idriche promuoveranno e coordinerannola formazione di Commissioni di bacini e Falde acquifere che permetteranno la sostenibilità della gestione locale delle risorse naturali, e amministreranno i potenziali conflitti per il loro uso. Dette Commissioni funzioneranno come consulenti dei Consigli Regionali e la loro integrazione assicurerà una amplia rappresentatività degli attori locali con presenza attiva nel territorio
Artícolo 28-  Il potere esecutivo regolerà le funzioni del Consiglio nazionale dell'Acqua, Ambiente e Territorio e dei vari Consigli regionali delle Risorse Idriche in base al coordinamento amministrativo. A sua volta, indicherà la forma di integrazine dei Consigli.

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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