“Il 12 e 13 giugno in Italia 27 milioni di cittadini in Italia hanno detto no alla privatizzazione dell’acqua. Oggi nel nostro Paese viviamo una situazione di illegalità. Per questo il 26 novembre scorso, con una grande manifestazione a Roma, il popolo dell’acqua ha rilanciato, presentando la campagna di Obbedienza Civile: ora in ogni territorio in Italia, gruppi di lavoro del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sono al lavoro per applicare la legge espressa dal referéndum Acqua Bene Comune. Per rispettare il voto popolare, per non piegarci al volere della Banca Europea, che il nostro governo ritiene più importante di quello della sua gente”.
Così ieri la testimonianza italiana alla conferenza stampa indetta dai rappresentanti europei ed extraeuropei, riuniti a Barcellona per le riunioni previe del FAME, il Forum Alternativo dell’Acqua, che si terrà a Marsiglia dal 14 al 17 marzo prossimi. In contrasto con il VI Forum Mondiale dell'Acqua (FMA) promosso dal Consiglio Mondiale dell'Acqua.
Sotto il símbolo della privatizzazione dell’acqua per eccellenza, la torre AGBAR nel centro della città, sede della multinazionale SUEZ, rappresentanti di Italia, Grecia, Spagna, Messico, Filippine, India, Uruguay, a nome dei movimenti di tutto il mondo, hanno lanciato il messaggio comune in difesa dell’acqua come fonte di vita e contro le politiche economiche europee e mondiali che in ogni paese assetano e umiliano le popolazioni.
I movimenti e le organizzazioni che nel mondo lottano per un libero acceso all’acqua da parte di ogni essere vivente e per la stessa Madre Terra, rifiutano duramente l’ illegittimita' del FMA, che sostiene imprese come Aguas de Barcelona (filiale della multinazionale francese Suez), Nestlè, Coca Cola, responsabili di situazioni di povertà e conflitto in ogni parte del globo, ma anche agenzie internazionali, governi, istituzioni, collegate alle principali multinazionali del settore con il fine di continuare ad attuare le politiche fallimentari di privatizzazione e di gestione secondo logiche di mercato.
Durante i lavori di preparazione del FAME, che prevedono numerosi assi tematici che vanno dalla elaborazione di strategie comuni per contrastare i grandi progetti nel mondo – dalle dighe alle industria minerarie – la valorizzazione della connessione “acqua e donne” e l’opposizione alle iniziative economiche di privatizzazione delle risorse idriche, la gestione comunitaria rappresenta uno degli strumenti concreti per contrastare sete e conflitto.
Per questo, rimandiamo al reportage di Yaku sulla recente visita in Colombia appoggio alle comunità sfollate dal paramilitarismo, per il recupero e la difesa degli acquedotti comunitari.
IL PRETE CON LA MOTOCICLETTA
Reportage dalla Colombia: assieme ai desplazados in appoggio agli acquedotti comunitari
http://www.yaku.eu/primapagina_articolo.asp?path=F2&id=1916
ALCUNI DEI RAPPRESENTANTI INTERNAZIONALI PRESENTI ALLA CONFERENZA STAMPA
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Quim Perez, di “Ecologisti in Azione” denuncia la inesistenza del contratto tra il Municipio di Barcellona e l'impresa privata Aguas de Barcellona per rifornire la citta' come e' gia' stato evidenziato in una sentenza giuridica. Inoltre l'interesse di Aguas de Barcelona (AGBAR) e' quello di gestire l'impresa pubblica dei sevizi idrici Aigues Ter Llombrat. Una fusione che porterebbe alla costituzione di un vero e prorio monopolio privato nella gestione dell'acqua. L'alternativa e' la gestione pubblica del ciclo integrale dell'acqua.
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Pilar Esquinas, della “Plataforma contra la privatización del Canal Isabel II”, ha ricordato la resistenza contro la privatizzazione di questa impresa pubblica centenaria tenuta in grande considerazione dai cittadini madrilegni e che attualmente presta un servizio di buona qualita'. Un impresa pubblica che chiude il proprio bilancio annuale in attivo con piu' di 60 milioni di euro all'anno.
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Claudia Campero, attivista messicana ha parlato degli abusi di Aguas di Barcelona a Saltillo, Messico, dove l'impresa ha aumentato le tariffe, il costo dei sevizi e pagamenti ingiustificati. Ha incrementato i profitti interrompendo le connessioni idriche domiciliari a piu' del 30% degli utenti, violando il diritto alla salute e di accesso all'acqua particoaremnte delle familie piu' povere.
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Francesca Caprini del Forum Italiano del Movimenti per l’Acqua, ha parlato della illegalita' della politica dell'attuale Governo Italiano e dei poteri locali contro la volonta' popolare espressa con il voto referendario del giugno del 2011, quando piu' di 27 milioni di cittadini votarono in favore della gestione pubblica e contro la rpivatizzazione dei servizi idrici. Nel mese di gennaio del 2012 e' quindi inizata la Campagna di Obbedienza Civile di autoriduzione delle tariffe: gli utenti pagheranno solo i costi dei servizi idrici senza la quota prevista per i profitti della multinazionali: perche' il voto popolare deve essere rispettato.
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Lidy Nacpil di Jubilee South, Filippine, ha denunciato che malgrado l'abbondanza delle risorse idriche nelle Filippine, la maggior parte della popolazione non ha accesso all'acqua potabile. I servizi idrici stanno per essere privatizzati o sono comunque gestite con logiche di mercato (dando pririta' ai profitti delle imprese). Processi politici promossi dalla Banca Mondiale e da imprese mulitnazionali come la SUEZ.
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Theodoros Karyotis, di Salonicco, Grecia, e' parte del movimento cittadino “iniziativa 136” nata per opporsi al processo di privatizzazione dell'impresa pubblica dei servizi idrici integrati di Salonicco, promosso dal Governo. L'iniziativa 136, propone l'acquisizione e la gestione del servizio pubblico di gestione dell'acqua potabile e dei servizi igienico sanitari da parte della cittadinanza. !36 euro e' infatti il costo per ogno utente per acquisire collettivamente l'impresa di Salonicco.
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Convocatoria de Prensa
La privatización del Agua tiene consecuencias,
aquí y en todo el mundo
12h del mediodía
Lunes 9 de enero, delante de la Torre AGBAR
En Marzo del 2012 se celebrará, en Marsella, el VI Foro Mundial del Agua (FMA). El Foro lo promueve e impulsa el Consejo Mundial del Agua, que agrupa a las principales transnacionales privadas del sector, con el fin de seguir impulsando las políticas fallidas de privatización y de gestionar el agua con una lógica de mercado.
En respuesta a la ilegitimidad del FMA, que lo promueven empresas como Aguas de Barcelona (filial de la transnacional francesa SUEZ), la sociedad civil internacional en defensa del agua como un bien común y fuera de las lógicas del mercado, impulsa el Foro Alternativo Mundial del Agua (en francés FAME).
En el marco de la reunión preparatoria del FAME realizada en Barcelona, colectivos de afectados en todo el mundo denuncian las políticas de privatización, la actividad de Aguas de Barcelona y sus consecuencias en la ciudadanía.
Ponentes y casos que se van a presentar:
· Quim Perez - Ecologistas en Acción - Catalunya
· Pilar Esquinas - Plataforma contra la privatización del Canal Isabel II - Madrid
· Claudia Campero – COMDA, Council of Canadians – México
· Francesca Caprini – Foro Italiano del Movimenti per l’Acqua – Italia
· Lidy Nacpil - Jubilee South - Filipinas
· Theodoros Karyotis - Iniciativa 136 – Tesalónica, Grecia
Contacto:
Ecologistes en Acció - Quim Pèrez
647 915 639
Enginyeria Sense Fronteres – Jaume Delclòs
jdelclos@uoc.edu
696 643 489
Entidades:
Jubilee South (Filipinas), Plataforma contra la privatización del Canal Isabel II (Estado español), Iniciativa 136 (Grecia), Foro Italiano del Movimenti per l’Acqua (Italia), Ecologistas en Acción (España), Council of Canadians (Canada), Ingeniería Sin Fronteras (España), Attac Acordem (Catalunya), Coalición de Organizaciones Mexicanas por el Derecho al Agua (COMDA), Transnacional Institute (TNI), FIVAS ( Association for Internacional Water Studies - Norway), Xarxa per una Cultura de l’Aigua (Catalunya), YAKU (Italia), Centro Volontariato Internazionale – CEVI (Italia), Food & Water Europe