APPELLO DI VIA CAMPESINA
La Convenzione sui Cambiamenti Climatici sta deragliando!
Non si sacrifichi l’agricoltura dei contadini per i diritti a contaminare!
Mentre aumentano le previsioni degli scienziati sulla catastrofe climatica, i leaders mondiali si riuniranno a Copenaghen dal 7 al 18 Dicembre per la Convenzione dell’ONU sui Cambiamenti Climatici ( UNFCCC in inglese).
Le soluzioni che si stanno discutendo continueranno a permettere ai grandi consumatori di energia di continuare a contaminare impunentemente, mentre pagano altri per sviluppare progetti che dovrebbero catturare carbonio. Il Protocollo di Kyoto e i meccanismi di mercato che ha implementato sono falliti nel ridurre le emissioni effetto serra e rallentare i cambiamenti del clima.
Nonostante l’urgenza della situazione, questa Convenzione rovina radicalmente al momento di mettere in discussione gli attuali modelli di consumo e produzione, basati sull’illusione della crescita continua. Invece di fare questo, ha trovato nuove opportunità di business, perchè il settore privato continui ad accumulare enormi profitto a spese della distruzione del pianeta.
Il carbonio è diventata una nuova merce in mano agli speculatori, che lo utilizzano come un nuovo prodotto di questa economia falsa, che ci ha portato all’attuale crisi economica.
L’agricoltura si trova al centro dei dibattiti sul Clima.
Secondo le statistiche, le pratiche agricole - tra il 1990 e 2005- hanno contribuito con circa il 17% delle emissioni mondiali. Inoltre è probabile che l’aumento della pressione sulle terre agricole sia uno degli impulsi principali alla deforestazione, l’altra grande causa di aumento delle emissioni.
In realtà la distruzione dei boschi, come il degrado ambientale causato dall’agricoltura, è originata principalmente dall’agricoltura industriale.
L’agroindustria e le grandi estensioni di monocultura provocano un uso intensivo di fertilizzanti chimici derivati dal petrolio, pesticidi e macchinari, trasformando i boschi in deserti verdi, e si basano su una grande e non necessaria trasformazione secondaria e reti di trasporti.
Invece l’agricoltura su piccola scala è la soluzione chiave per il Cambiamento Climatico.
Contribuisce a raffreddare il pianeta e gioca un ruolo fondamentale nelle rilocalizzazioni delle economie, che ci permetteranno di vivere in una società sostenibile.
La produzione locale sostenibile utilizza meno energia, elimina la dipendenza rispetto a prodotti animali importati e trattiene carbonio nella terra, al tempo stesso che aumenta la sua biodiversità.
Le sementi locali si adattano meglio ai cambiamenti climatici, che già ci stanno colpendo.
L’agricoltura familiare non solo contribuisce positivamente al bilancio del carbonio nel pianeta, ma da anche lavoro a 2.800 milioni di persone, uomini e donne, in tutto il mondo e continua ad essere il modo più efficace per combattere la fame, la malnutrizione e l’attuale crisi alimentare
Se ai piccoli contadini si da accesso alla terra, all’acqua, all’educazione e alla salute e se saranno appoggiati da politiche volte alla sovranità alimentare, essi continueranno a nutrire il mondo e a proteggere il pianeta .
Per i contadini di tutto il mondo, le false soluzioni proposte nei dibattiti in preparazione di Copenaghen, come l’iniziativa REDD ( Programma dell’ONU per la riduzione delle emissioni derivate dalla deforestazione e dal degrado delle foreste nei Paesi in Via di Sviluppo), come i meccanismi di bonus di carbonio e i progetti di Geoingegneria, sono minacce tanto quanto la siccità, gli uragani e i nuovi patroni del Clima.
Altre proposte come l’iniziativa biochar ( sotterrare nel Suolo migliaia di milioni di Tonnellate di CO2 ogni anno), l’agricoltura a lavoro zero e i transgenici resistenti al clima, sono le proposte dell’agrobusiness e aumenteranno la marginalizzazione dei piccoli contadini.
La forte promozione di piantagioni industriali in monocultura e di agrocombustibili, come soluzioni
della crisi, in realtà aumenta la pressione sulla terra agricola.. Ha già portato alla massiccia appropriazione di terra da parte delle compagnie transnazionai nei Paesi in via di Sviluppo, espellendo contadini e comunità indigene dai loro territori.
I benefici che i piccoli contadini fanno all’ambiente non possono essere pretesti per continuare a contaminare come sempre. La CMNUCC sta discutendo per includere la terra agricola tra i meccanismi di commercio del carbonio, una mossa che potrà lasciare i piccoli contadini con l’unico appoggio del denaro sporco di chi contamina.
Questi meccanismi sono destinati a fallire, perché non sono destinati a ridurre l‘utilizzo dei combustibili fossili o a ridurre le emissioni dei paesi industrializzati.
Pertanto Via Campesina chiama tutti i suoi membri, amici e alleati a mobilitarsi a Copenaghen e in tutto il mondo durante la Conferenza dal 7 al 18 Dicembre 2009.
Una giornata di azione speciale sull’agricoltura sarà proclamata come parte delle proteste di massa delle centinaia di movimenti sociali e organizzazioni.