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IL POPOLO U'WA VERSO UN NUOVO LEVANTAMENTO
Francesca Caprini
[30/03/2010 19.48.54]



L'incontro politico, la condivisione, la sacralità: Yaku nei territori del popolo definito come Kajkrasaq Ruyina, ovvero "protettore della terra". Minacciato da nuovi megaprogetti, ma in costante resistenza.

 

"Siamo pronti ad un nuovo levantamento del popolo indigeno in resistenza”.

 

Il cabildo mayor del popolo U’wa è riunito al completo nella sede di latta e mattoni nel centro dell’abitato di Cubarà. La pioggia batte sulle lamiere del tetto con meditata forza. La stagione bagnata, in questa zona della Colombia che lambisce l’equatore, dura praticamente metà dell’anno. Rinvigorendo ogni giorno la vita di una foresta multiforme che pare infinita e di cui si sente ogni momento la presenza.

“Nuovi megaprogetti stanno minacciando il resguardo . Per questo stiamo tornando ad organizzarci. Il governo ha cambiato tattica, prova a dividerci con la corruzione, con le regalie. Ma dovrebbero sapere bene che gli U'wa non negoziano. Che non svendono la loro terra. E che mai si arrenderanno”.

Gilberto Cubaria, presidente del cabildo mayor, la massima autorità politica che rappresenta le 17 comunità di questa popolazione indigena che oggi conta 6200 persone, non usa giri di parole. ”Se il territorio U'wa verrà violato, perforato, ferito, ci batteremo ancora per difenderlo. Noi lotteremo per la Madre Terra fino a che non rimarrà uno solo di noi”. E chi conosce anche solo un po' la storia di questo popolo che dieci anni fa riuscì con la propria determinazione e la forza della propria missione ancestrale a scacciare una delle multinazionali del petrolio più imponenti, la statunitense Occidental Petroleum Inc – Oxy per gli “amici” - sa bene che gli U'wa non parlano a vanvera. La loro visione è limpida: loro sono Kajkrasaq Ruyina, i guardiani della terra. E' così da sempre. E finchè loro sopravviveranno, sempre sarà così.  

 

Il cuore del mondo, ecco dove siamo. Per gli indigeni U’wa, considerati dalle popolazioni andine i protettori del Pianeta Azzurro, la Madre Terra, il loro territorio è il centro del tutto. Un Creato governato da Sira, il dio sole. Che una raffinata cosmogonia colloca in equilibrio instabile fra un mondo sovrastante ed uno sottostante. E che invece una burocratica legislazione ha diviso amministrativamente fra 5 province, Arauca, Boyocà, Santander, Norte di Santander e Casanare, creando non pochi problemi. 

 

Per incontrare gli U'wa bisogna aspettare il responso dei werjayà, i saggi che vivono sulle montagne. Ottenuto il permesso, ci mettiamo in viaggio e il 19 marzo entriamo nei territori . Sapendo che oltre alla loro benevolenza, avremo anche la loro protezione. E non solo spirituale.

 

Cubarà, che sta ai limiti del resguardo, è una cittadina militarizzata: la presenza imponente dell'esercito – segno tangibile della tolleranza zero verso la guerriglia dichiarata dal presidente Uribe, e aspramente criticata da più parti – cozza contro la tranquillità di un abitato che conta poche migliaia di persone.

Anche la strada che conduce da Saravena, dove c'è l'unico aereoporto, a Cubarà, è intervallata da posti di blocco. Noi ne incontriamo almeno cinque. Ogni volta il controllo di documenti, passeggeri e bagagli, è accurato.

Il Kajka Ika, il territorio sacro degli U' wa - 220.500 ettari circa di una purezza quasi intatta, dal '91 riconosciuti legalmente come resguardo unido U'wa – non è solo il fulcro della loro cosmogonia.                                         

Guerriglie, esercito e una ricchezza incalcolabile fatta di giacimenti petroliferi, di gas, di minerali, che ha richiamato multinazionali da mezzo mondo - ma soprattutto dagli Stati Uniti, paese amico dei presidenti colombiani – segnano la topografia di questa parte della Colombia. Che i cartelli industriali hanno complicato ulteriormente portandosi dietro un bieco paramilitarismo e desplazamentos forzati di tutti coloro che sono un impedimento al diktat imperante, il profitto.

 

“Pare ci sia movimento, i werkayà vi guardano e ci hanno detto di stare molto attenti a voi”, ci dice Daris Cristancho, nostra vecchia amica, e grande leader delle donne U'wa. Le Farc e l'Eln si stanno scontrando per il possesso del territorio. La foresta fitta che ci circonda è il loro habitat naturale. Per questo, non ci fanno fare un passo da soli. Ci accompagnano ovunque, senza perderci di vista. Gli U'wa mantengono da sempre una posizione neutrale nei confronti di una narcoguerra che da mezzo secolo insanguina la Colombia. Loro rifiutano ogni forma di violenza. Non vogliono che le armi indeboliscano la spiritualità intatta del popolo. Ma ogni anno contano comunque i loro morti e le loro desaparecidos.

 

Una terra che sa di primordi, che gli U'wa ringraziano e curano con riti e premure: non cacciano, se non per lo stretto necessario, e quando lo fanno, digiunano per tre giorni per calmare kakina lo spirito degli animali. Coltivano poco:  yucca, fagioli, mais e tuberi. E le piante di coca che servono per le feste comunitarie e le fatiche quotidiane. Per il resto, questo giardino ancestrale che include 4 microclimi – dalla foresta equatoriale con palme e grandi agave, fino ai prati radi ai piedi del nevaio perenne del Cucuy, ad oltre 5000 metri di altitudine – è molto generoso. Grandi quantità d'acqua lo attraversano con fiumi e torrenti pescosi. E un numero davvero considerevole di commestibili piante spontanee.

 

Per difendere tutto questo, gli U'wa avevano minacciato il suicidio collettivo, se la Oxy non se non fosse andata.

Ecco perchè  quando il presidente dell'Assouwa Gilberto Cobaria parla di levantamento, vuol dire solo una cosa: che sta succedendo qualcosa di grave.

“Gli U'wa denunciano che sul proprio territorio esistono megaprogetti che il governo sta sviluppando per il berve, medio e lungo periodo”, ci spiegano. “Uno di questi è l'estrazione di gas da parte di Ecopetrol, nel pozzo Gibraltar 3, che si trova in un luogo sacro. L'altro è la costruzione della carrettera binacional, un'autostrada che dovrebbe tagliare a metà il resguardo per collegare Colombia e Venezuela”. Infine, c'è la complicata tematica del Parco Nazionale del Cucuy: è il luogo in assoluto più sacro per gli u'wa. Un progetto di “ecoturismo” - che comprende anche una funivia! - vanta diritti sul resguardo, dice che gli u'wa non sono capaci di difendere fauna e flora, e li vorrebbe cacciare. Progetti devastanti, che si portano dietro un'impressionante militarizzazione e mettono in reale pericolo la gente: “Vediamo costantemente gente armata che passa per la nostra terra, camminando con pensieri di violenza”, ci dice ancora il presidente del cabildo. “Per noi questo è inaccettabile”.

 

Gli U'wa sono un popolo in resistenza. Ma anche di innata generosità. Noi per loro siamo riowa, i bianchi. Ma ci  accolgono con un rito sacro di canti vecchi come l'universo che ci cullano magicamente. Berito Kuwaria, fantastico saggio U'wa, viso arcinoto della resistenza degli anni '90,  che per questo fu anche insignito di prestigiosi premi internazionali, fa di noi due U'wa e ci battezza con una lunga cerimonia condivisa con altri tre sacerdoti: siamo Aboswia, la madre di tutte le acque, e Siro, il creatore. Al rituale partecipa tutta la comunità, centinaia di persone, che per tutta la notte canteranno e balleranno per ringraziare la madre terra, che è stata appena seminata.

La foresta si riempie anche dei canti degli animali. E dei profumi della vita intatta, che si prepara alla notte.

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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