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PIANO RIFIUTI NEL LAZIO
comunicato del Comitato di Malagrotta
Comitato Malagrotta
[01/07/2008 21.37.51]



Documento senza titolo

Il piano rifiuti presentato da Marrazzo il 24 giugno, l’ultimo – si spera – di una lunga serie, ricalca sostanzialmente tutte le contraddizioni e i condizionamenti imposti da una scelta: quella di affidare al privato monopolista la responsabilità della gestione dei rifiuti nel Lazio. Soprattutto non è un piano rifiuti, ma è un compromesso, una mediazione tra diversi interessi, tra i quali quelli dei cittadini contribuenti sono all’ultimo posto.

Le anticipazioni dei mass media dei giorni precedenti e uno studio pieno di tabelle e dati fatto circolare prevedevano:

  • l’obiettivo del raggiungimento della Raccolta Differenziata al 44,5% (che precisione!) nel 2012;
  • il gassificatore di Albano;
  • l’innalzamento della discarica di Malagrotta e/o l’apertura di un’ulteriore discarica in località Monti dell’Ortaccio, a poche centinaia di metri da quella di Malagrotta e, di fatto, un allargamento della stessa.

Ma questo studio, che si presume abbia impegnato esperti e tecnici per settimane e mesi, ha trovato l ’opposizione di una parte della maggioranza che governa la Regione Lazio.

E così la presentazione del piano di Marrazzo è prima stata spostata dalle 11.00 alle 14,30 per poi iniziare dopo le 16.00, nella spasmodica ricerca di un accordo, o meglio di un compromesso, con la Sinistra.

I numeri e le soluzioni sono allora cambiati, diventando:

  • la Raccolta Differenziata al 50% nel 2011;
  • del gassificatore di Albano non si è parlato, pur se si è fatto cenno ad un’ulteriore necessità di combustione per 160.00 tonnellate/anno;
  • le discariche verranno ampliate e prolungate fino al 2012, fino all’entrata a regime degli impianti, ma senza fare nomi o indicare luoghi.

Ora c’è da chiedersi che credibilità possa avere un Piano Rifiuti che è stato studiato per mesi, e nel quale sono state elaborate le previsioni di produzione dei rifiuti e i mezzi e soluzioni con cui farne fronte; e che poi invece viene cambiato nel giro di poche ore per accontentare quei “rompiscatole” della Sinistra. Allora non era uno studio serio.

E c’è da chiedersi anche come i rappresentanti della Sinistra possano ritenersi soddisfatti solo perché hanno ottenuto qualche percentuale in più di Raccolta Differenziata, senza nemmeno la garanzia che sarà raggiunta; perché aumentare e anticipare la RD significa mettere in campo risorse diverse e maggiori di quelle previste nel Piano, e delle quali però non si è fatto cenno nell’esposizione di Marrazzo. Mentre per quanto riguarda l’inceneritore di Albano e l’apertura di nuove discariche con l’ampliamento di quelle esistenti per milioni di tonnellate, questa prospettiva non è stata affatto esclusa, anzi, si è solo preferito non parlarne in termini chiari, nascondendo la testa nella sabbia.

Una prova di forza, quella della Sinistra, che dimostra ancora una volta tutta la sua debolezza e la mancanza di una prospettiva coerente, e non improvvisata di volta in volta, di un progetto di gestione dei rifiuti che superi il mero smaltimento e la subalternità al privato monopolista.

In tutto questo dobbiamo ricordare che non si è detta una sola parola su Malagrotta, che oltre alla megadiscarica in predicato di ampliamento e innalzamento, vedrà tra breve l’avvio di un gassificatore che non ha garanzie di funzionamento, ma che anzi nelle sue precedenti esperienze ha clamorosamente fallito; un impianto di cui non si conosce l’effettiva tecnologia di costruzione, né dove né come saranno trattate le migliaia di tonnellate di scorie inquinanti prodotte. E questo in una Valle Galeria già piena di impianti inquinanti e a rischio di incidente rilevante, che però non ha mai avuto un sistema di monitoraggio ambientale, e dove stiamo assistendo anche alla penosa vicenda di una centralina mobile “rimediata” dopo 8 mesi dall’autorizzazione all’acquisto “urgente”. Una centralina mobile messa a disposizione dei pur volenterosi e meritevoli tecnici dell’ARPA, che non può però entrare in esercizio perché non funziona l’impianto di refrigerazione e, a quanto pare, mancano anche i fondi per acquistare un condizionatore portatile….E nulla si sa ancora sul monitoraggio del sistema di controllo specifico delle emissioni del gassificatore, e sul protocollo di accordo fra COLARI, ARPA e Provincia che abbiamo proposto per la trasmissione in continuo dei dati e la loro pubblica accessibilità.

Nel frattempo però veniamo a sapere che per la riduzione della tassa sui rifiuti ai residenti intorno alla discarica, quello che noi avevamo definito “L’obolo della vergogna!”, sono stati spesi 574.000 euro nel 2007 e ne sono stati stanziati 1.000.000 per quest’anno!

In conclusione: un NON Piano che NON dice, NON indica, NON indirizza, lasciando, di fatto, mano libera alla lobby dell’incenerimento per scelte a favore dei soliti noti e contro gli interessi di tutti i cittadini. Ma che è coerente con il comportamento del Presidente/Commissario, che già pochi mesi dopo la sua elezione illudeva i cittadini della Valle Galeria dicendo di aver sospeso la costruzione del gassificatore; che nel 2006 proponeva la sceneggiata farsesca dei Tavoli di Confronto, e che nell’incontro in pompa magna del 20 luglio 2007 con i cittadini, dal Sindaco Veltroni, si guardava bene dall’informarli che 4 giorni dopo avrebbe ordinato un ulteriore prolungamento della discarica di Malagrotta.
Ma si evidenzia anche l’errore strategico che secondo noi è stato commesso dalla Sinistra in questi anni: di abbandonare, in fondo, il gassificatore di Malagrotta al suo destino.

Dopo una prima fase di resistenza attiva, infatti (“Sarebbe un fatto di una gravità inaudita se i lavori per il gassificatore fossero ripresi”, aveva dichiarato nel 2005 l’allora capogruppo Filiberto Zaratti, quando ancora vigeva la cosiddetta “sospensione” annunciata da Marrazzo…), l’opposizione al gassificatore si è progressivamente affievolita fino a scomparire del tutto. Creando, di fatto, una vera e propria frattura concettuale perché non si puo’ coerentemente sostenere una posizione anti-inceneritorista e un’alternativa seria e reale a sistema “cerroniano” di gestione dei rifiuti, se poi alla fine si approda ad una posizione di “real politik” in cui ci si riduce a dire, in sostanza, che “tre inceneritori vanno bene, ma quattro no…”

Un’ultima obiezione sul Piano Rifiuti, Marrazzo nella sua esposizione ha parlato anche di impianti di Trattamento Meccanico Biologico - evidentemente sotto la pressione delle Associazioni Ambientaliste e dei Comitati che spingono da tempo per questa soluzione per la chiusura del ciclo dei rifiuti – tentando però di spacciare per TMB anche gli impianti di preselezione dei rifiuti, già presenti a Malagrotta e Rocca Cencia e finalizzati alla produzione di Combustibile Derivato dai Rifiuti (CDR).
Poche idee ma ben confuse quindi; oppure una sola ma ben chiara: Non disturbare il manovratore !

Il quale esegue diligentemente gli ordini del “Partito Unico del CIP-6”, che unifica in una vasta coalizione tutto “l’Ambientalismo del Fare (Affari)”.

 

COMITATO MALAGROTTA

Roma 28 giugno 2008

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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