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PO...VERO FIUME
[11/09/2009 18.19.06]



Inquinamento del bacino del Po. I perfluoroderivati attentano alla salute animale e umana. Lo dicono Medicina democratica, WWF, Greenpeace, Codacons, ma soprattutto lo provano Irsa Istituto di ricerca sulle acque, EPA Enviromental Protection  Agency,  CNR, Iss Istituto superiore della sanità, Ministero dell’ambiente ecc., lo ammettono  le stesse aziende produttrici 3M, Du Pont, ecc. Nessuna preoccupazione per l'ARPA Piemonte.Per Bormida e Tanaro e Po, per lavoratori e cittadini, è allarme o allarmismo? Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate l’8 settembre su il Secolo XIX dal direttore Arpa regionale Enrico Garrou, chiediamo di rispondere pubblicamente alle seguenti domande.

1)      E’ vero o non è vero che negli Stati Uniti l’EPA (Environmental Protection Agency) ha ufficialmente chiesto ai colossi 3M, Du Pont, Arkema, Asahi, Ciba, Clariant, Daikin, Solvay Solexis di sospendere progressivamente la produzione e l'utilizzo del PFOA (acido perfluoroctanico) e di eliminarlo entro il 2015? Prescrizione che la Du Pont ha notevolmente anticipato.  Secondo quanto accertato dalle autorità ambientali americane, questo prodotto usato anche da Solvay a Spinetta Marengo per la realizzazione del teflon e utilizzato in molti settori, lascia tracce nel sangue umano. Per inalazione e ingestione. Le ricerche della 3M avevano evidenziato che l'esposizione continuata a questa sostanza tossica e cancerogena puo' provocare danni al sistema riproduttivo e al fegato dei topi utilizzati come cavie. L'EPA ha trovato questi residui anche in molte persone, e non solamente nelle cavie di laboratorio. Secondo uno studio divulgato dal WWF e da Greenpeace, il PFOA è stato individuato nei cordoni ombelicali e nel sangue delle donne incinte. Il teflon, prodotto tramite il pfoa a Spinetta Marengo dalla Solvay, viene ad esempio utilizzato nelle pellicole delle padelle antiaderenti. Secondo  Du Pont ovviamente le pentole e i prodotti in generale fatti con i propri materiali (tessuti da abbigliamento e arredamento, componenti di farmaci, schiume antincendio, lubrificanti, adesivi, cosmetici, insetticidi, rivestimenti per tappeti e mobilio) sono sicuri e, casualmente, non sarebbero stati accertati danni per l'uomo. Peccato che l’Epa ha diffuso il parere del suo Comitato scientifico consultivo, che sta conducendo una revisione sulla sicurezza del Teflon, che ha concluso che esso è probabilmente cancerogeno anche per gli esseri umani.  Peccato che sempre la Du Pont abbia sborsato centinaia di milioni di dollari per patteggiare delle controversie legali sorte a causa dei residui del PFOA ritrovati nelle faglie acquifere e per aver taciuto informazioni importanti. Nel 2005 la Du Pont ha sborsato oltre 85 milioni di dollari agli abitanti della West Virginia e dell'Ohio che le avevano intentato causa dopo aver trovato residui di PFOA nell'impianto idrico dal quale si attingevano acqua potabile, in modo da chiudere la controversia legale. Alla fine del 2005 sempre la Du Pont ha patteggiato una causa intentatagli dall'EPA per aver taciuto informazioni importanti sui rischi provocati dal PFOA e sui residui dell'acido ritrovato nelle faglie acquifere; costo del patteggiamento: 16,5 milioni di dollari. In Italia, l’associazione dei consumatori Codacons ha chiesto al ministro della Salute di intervenire per tutelare la salute dei cittadini, procedendo al sequestro di 150 milioni di pentole di Teflon.

2)      E’ vero o non è vero che nell'ambito del progetto europeo denominato «Perforce 2006» è stata condotta da Irsa Istituto di ricerca sulle acque una campagna di misura di perfluoroderivati nelle acque e sedimenti di alcuni fiumi europei? Da tale studio CNR è emerso che la concentrazione più elevata di tali composti tra i maggiori fiumi europei è stata riscontrata nel fiume Po, alla chiusura di bacino a Pontelagoscuro (FE) (200 ng/l). Successivamente il Joint Research Centre, di Ispra (VA) ha verificato i livelli di pfc nel Po e dei sui principali affluenti; tutti gli affluenti hanno mostrato valori di pfoa compatibili con una contaminazione diffusa (1-20 ng/l) ad eccezione del fiume Tanaro (1270 ng/l). Nel 2008 lo stesso,  ha condotto una campagna di verifica ed approfondimento specificamente dedicata alle zone che presentavano livelli di pcf maggiori. In particolare sono state analizzate le acque del fiume Bormida, dove scarica la Solvay,  nelle quali sono stati rilevati picchi di concentrazione fino 1.500 ng/l. La sostanza riscontrata in maggiori concentrazioni è il pfoa. Il quale, attenzione, è già presente nelle falde acquifere! Perché fino ad allora l’ARPA non aveva fatto queste analisi sugli scarichi Solvay, non potendo non sapere il dibattito scientifico in corso da anni?

3)      E’ vero o non è vero che l’ Istituto di ricerca sulle acque, Irsa, ha valutato l’inidoneità dell'uso dell'acqua di questi fiumi come fonte di approvvigionamento idropotabile? Che per quanto riguarda il rischio di consumo di prodotti ittici, a causa della bioaccumulabilità di tali composti, sarebbe necessario svolgere indagini appropriate per valutare le concentrazioni di pfoa nelle specie mangerecce del Po perché il rischio per la salute umana, come riporta il parere dell'Iss, Istituto superiore della sanità, non può assolutamente essere escluso? Soprattutto nel caso di friggitura.

4)      E’ vero o non è vero che  non solo i lavoratori, anche gli abitanti della Fraschetta sono esposti ai danni del PFOA? Infatti, presso la Fondazione Maugeri di Pavia (professor Minoia, dottoressa Sottani) risultano allarmanti   referti di esami ematici per il PFOA addirittura per una dipendente non esposta a lavorazioni che prevedono l’utilizzo della sostanza.

5)      E’ vero o non è vero che il Ministero dell’ambiente (sottosegretario Roberto Meina) in Parlamento ha sottoscritto che tali sostanze, per la loro pericolosità, sono oggetto di misure a livello europeo per una progressiva riduzione e ritiro dal mercato? Già ora esse, pur nella disattenzione italiana  della direttiva acque 2000/60/CE,  poiché possono causare effetti endocrini, rientrano nelle famiglie incluse nell' allegato 8 del decreto legislativo n. 152 del 2006  e di conseguenza devono essere incluse nei piani di monitoraggio. Si lamentano così l’assenza di monitoraggi e piani di tutela secondo i criteri legislativi, nonché l’inerzia delle amministrazioni locali, e si reclama la necessità di maggiore ricerca scientifica e di interventi.

6)      Se tutto ciò e vero, come è vero, come può l’Arpa affermare che non è preoccupata? Come  dire: lavorate, bevete e mangiate tranquillamente? Oppure: il PFOA che avete nel sangue fa bene all’organismo?  Si ritiene l’Arpa più competente e autorevole dell’EPA? Non dovrebbe invece l’ARPA chiedere alle autorità amministrative e giudiziarie, non dico di vietare gli scarichi e le produzioni, come sembra preannunciare il sottosegretario, ma chiedere almeno di vietare da subito la pesca in Tanaro e Bormida, oltre che l’approvvigionamento per uso potabile?

 

Al Presidente della Solvay Solexis chiediamo di rispondere pubblicamente a queste domande.

 

1)     E’ vero o non è vero che l’azienda è sempre stata consapevole dei rischi delle sostanze, al punto da sottoporre tutti gli anni i dipendenti a analisi ematiche atte a quantificare il PFOA presente nel sangue (Medizinisches Labor Bremen, Fondazione Maugeri)? In merito può riferire il dottor Casalino del servizio sanitario dello stabilimento.

2) E’ vero o non è vero che la Solvay solo da Dyneon e Miteni è fornita con 8 tonnellate all’anno di PFOA in soluzione 20%? Quante tonnellate sono immesse in atmosfera, ad esempio dal camino dell’impianto di Polimerizzazione? Perché in azienda non esiste un sistema di monitoraggio ambientale del PFOA a differenza di altre sostanze considerate pericolose? Quanto può essere accidentalmente versato in fogna civile? Nei laboratori i campioni della sostanza vengono abitualmente versati nei lavandini allacciati alla rete civile?

3) E’ vero o non è vero che la Solvay è stata accusata negli esposti alla Procura di Alessandria di precisi attentati all’ambiente e alla salute? E che alcuni dipendenti sono stati licenziati dopo le loro denunce?

 

4) Come intende sostituire le sostanze contestate, di cui lo stesso Ministero dell’ambiente prevede la riduzione e la scomparsa, ovvero eliminarle dagli scarichi nei fiumi? Considerando che il reparto Polimerizzazione Algoflon usa il tensioattivo PFOA acido perfluoroottanoicotramite la polimerizzazione in emulsione del fluoropolimero tetrafluoroetilene monomero TFEM per produrre il PTFE (nelle denominazioni commerciali: Teflon, Fluon, Algoflon, Hostaflon), e che i reparti Algoflon 2, DF, D60, Ricerca si occupano del post-trattamento del PTEF.

5)      Come intende affrontare queste problematiche, per i risvolti produttivi e occupazionali, con i Sindacati? Considerato che il PFOA non è un additivo qualunque, come affermato dal responsabile comunicazione aziendale Fabio Lovelli, bensì è fondamentale per la quasi totalità del ciclo produttivo dello stabilimento. Considerato altresì che non è in atto nessuna bonifica a monte dell’immenso inquinamento di cromo esavalente cancerogeno della Solvay, come dovrebbero sapere Nicola De Ruggero e Lino Rava, rispettivamente assessori all’Ambiente di Regione e Provincia.

 

P.S. Queste  domande sono state trasmesse alla Procura della Repubblica di Alessandria, alla quale Arpa e Solvay dovrebbero rispondere. 

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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