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IN BOLIVIA IL POPOLO GUARANÍ CHIEDE ASCOLTO
Comunicato pubblico dell’Assemblea di Itka Guasu (APG IG) all’opinione pubblica nazionale e internazionale
[11/05/2008 20.27.57]



Di fronte alla situazione contingente, dovuta all’azione di imprese multinazionali nel territorio TCO che corrisponde alla proprietà indigena che rappresentiamo come Assemblea del Popolo Guaraní Itika Guasu (APG IG) e di fronte ad alcuni conflitti con il Ministero degli Idrocarburi, così come ad alcune attitudini razziste verso i nostri fratelli accadute nella località di Cuevo, a pochi km da Camiri, il Comitato Esecutivo della APG IG e dei Movimenti di Zona e Comunali, secondo le proprie competenze legittime e legali

DICHIARANO CHE:

I NOSTRI DIRITTI SONO IRRINUNCIABILI

I) che le nostre azioni in difesa degli interessi della APG IG si basa in ciò che è stabilito dalla legislazione internazionale, in special modo dall’Accordo169 della OIT che è stato raccolto dalla legislazione interna nel Luglio del 1991 e la Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli Indigeni approvata nel settembre del 2007 e che per iniziativa dell’attuale Governo boliviano è Legge della Repubblica dal novembre 2007.

II) che così come espresso nel comunicato della Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) del 25 aprile 2008, esistono strumenti internazionali che sono parte del Diritto Internazionale inerente ai diritti umani a cui aderisce la Repubblica boliviana e che sono al di sopra della stessa Costituzione Politica dello Stato e sono di applicazione obbligatoria da parte dei giudici e di ogni autorità governativa. Ci riferiamo molto, ma non tassativamente, alla Convenzione Americana sui Diritti Umani, alla Convenzione Supplementare sull’Abolizione della Schiavitù, la Tratta degli schiavi e le Istituzioni e Pratiche Analoghe alla Schiavitù, e dell’articolo 8 del Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici.

III) che va applicata la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Delinquenza Organizzata Transnazionale e il Protocollo per prevenire, reprimere e sanzionare la tratta di persone, specialmente donne e bambini, complementare alla precedente.

IV) che consideriamo i fatti accaduti il 13 aprile, nella località di Cuevo, a pochi chilometri da Camiri (dove una delegazione del popolo indigeno Guaraní è stata intercettata e attaccata selvaggiamente da un manipolo di gente alle istanze dei proprietari terrieri della regione) come una grave violazione delle norme anteriormente menzionate e, pertanto, fatti che hanno una chiara connotazione razzista, xenofoba e schiavista.

In tal senso, appoggiamo espressamente il sollecito della Commissione Interamericana dei Diritti Umani, che “condanna questi fatti e ricorda allo Stato boliviano il suo obbligo di prendere le misure necessarie per evitare che ciò si ripeta e per investigare e sanzionare i responsabili, in relazione ai diritti umani”.

Insieme a questo reclamo, esigiamo al Fiscal Generale della Repubblica che attui concordemente all’articolo 6 della Legge Organica del Ministero Pubblico, che ha per titolo “Obligatoriedad” e secondo il quale “il Ministero Pubblico, sotto la sua responsabilità, promuoverà un azione penale pubblica ogni volta che venga a conoscenza di un fatto punibile e esistano sufficienti elementi fattuali per verificare la sua commissione”.

Analogamente, chiediamo alle autorità giuridiche e giurisdizionali che procedano alla persecuzione penale dei responsabili di questi fatti, considerando che se nella pianificazione degli stessi, come abbiamo ragione di credere, parteciparono autorità che hanno l’obbligo di applicare la legislazione internazionale e nazionale, ciò dovrebbe essere un’aggravante nell’analisi della loro condotta e dovrebbe portare alla sospensione preventiva dalle loro funzioni fino a che siano valutate e scongiurate le loro responsabilità.

LE IMPRESE PETROLIFERE DEVONO RISPETTARE I NOSTRI DIRITTI

V) In relazione all’operato dell’impresa Transredes abbiamo comunicato al Ministro degli Idrocarburi la nostra intenzione affinché si rispetti l’attuale legislazione, il diritto di consulta e i nostri diritti come proprietari della TCO e, pertanto, si tenga in conto degli altri aspetti circa la sicurezza del nostro popolo.
Crediamo che sia lo Stato il soggetto che deve far rispettare la legge a quest’impresa, cosa che speriamo accada a partire del 1°maggio 2008, data nella quale il Governo si converte in azionista maggioritario della menzionata impresa.
Siamo in attesa di risposta delle lettere che abbiamo inviato a sua Eccellenza il Sr. Ministro di Idrocarburi esponendo i nostri reclami in forma dettagliata; queste lettere furono inviate il passato 21 aprile 2008 e il 23 aprile 2008 e, tra le varie questioni, si riferiscono all’operato dell’impresa Transredes.

VI) In relazione alla multinazionale ispano-argentina Repsol YPF S.A.:

a) Tuttora continuiamo senza ricevere risposta alcuna alla nostra lettera notariale inviata al Consiglio di Amministrazione di suddetta impresa, situata nella città di Madrid (Regno di Spagna), il passato 29 ottobre 2007 e che fu resa pubblica in un nostro comunicato del 11 marzo 2008, che è disponibile alla pagina web seguente: http://www.derechos.org/nizkor/bolivia/doc/apg3.html
A causa della mancata risposta ci troviamo senza un interlocutore giuridicamente valido in relazione alla nostra proposta di un accordo con suddetta multinazionale.

b) dato che il passato 9 aprile 2008 abbiamo ricevuto una lettera dalla UN E&P Bolivia, firmata dalla Repsol YPF Bolivia, abbiamo proceduto a chiedere, in data 23 aprile 2008, alla persona firmante di tale lettera che invii i suoi poteri registrati affinché vengano analizzati dai nostri assessori giuridici per conoscere la grandezza degli stessi e la constatazione della rappresentazione giuridico mercantile corretta.

c) nella stessa maniera abbiamo agito in relazione al Consiglio di Amministrazione di suddetta impresa locata nella città di Madrid, sollecitando un chiarimento in relazione alla UN E&P e abbiamo inviato, via fax, una lettera in data 23 aprile 2008.
Questa forma di agire è pratica abituale e normale nel mercato mercantile e nella negoziazione con società mercantili che, come nel caso della ispano-argentina Repsol YPF, hanno notificato alla Securities and Exchange Commisión (Washington, Usa) modifiche tanto nella sua struttura azionaria come nella sua organizzazione di filiali, esprimendo inoltre a tale commissione, riserve circa l’informazione giuridica presentata.

Tutt’oggi non abbiamo ricevuto risposta alcuna alla nostra sollecitazione.

IL GOVERNO BOLIVIANO CI DEVE UNA SPIEGAZIONE

VII) In relazione a queste questioni abbiamo preso i seguenti provvedimenti:

a) una riunione il passato 5 aprile 2008 con la Vicepresidenza della Repubblica e con il Ministero di Idrocarburi, ai quali abbiamo consegnato un dettagliato rapporto circa la complessità giuridica della nostra negoziazione con la ispano-argentina Repsol YPF.

Il governo, attraverso il Ministero di Idrocarburi, si è impegnato a informarci della scadenza necessaria che sollecitava i suoi servizi giuridici per realizzare uno studio approfondito di tali questioni, prima del 10 aprile 2008.
Nonostante abbiamo rammentato tale impegno in due lettere posteriori in data 21 e 23 aprile 2008, tutt’oggi, in data di questo comunicato, non abbiamo ricevuto risposta alcuna.

b) nella riunione portata a termine il passato 5 aprile sua Eccellenza Sr. Ministro di Idrocarburi si è impegnato a emettere immediatamente una Comunicazione Ufficiale sui cambiamenti introdotti da Transredes nel progetto GVT Fase II. Constatato il ritardo nell’emissione di suddetto comunicato, il passato 15 aprile abbiamo inviato un promemoria via fax a sua Eccellenza.
Tutt’oggi non abbiamo ricevuto risposta alcuna, né è stato reso pubblico il comunicato in questione.

VIII) In tutti questi documenti diretti alle imprese Transredes S.A., Repsol Boliva S.A., UN E&P Bolivia e/o Repsol YPF S.A., abbiamo espresso la nostra riserva giuridica nel senso che “consideriamo che non è stato risolto nessuno dei problemi pendenti, però desideriamo esprimere con forza che questa AGP IG non ha dato il suo consenso legale a nessun atto (che corrisponda al suo diritto alla consulta) in relazione a questo e qualsiasi altro progetto che colpisca i nostri diritti circa il territorio delle TCO”.

Nelle stesse modalità ci dirigiamo a sua Eccellenza il Sr. Ministro di Idrocarburi, inviando una copia di tutti questi documenti alla Vicepresidenza della Nazione e alla Difensora del Popolo per opportuna e pubblica notifica.
Tutt’oggi non abbiamo ricevuto risposta alcuna da parte delle autorità menzionate.

IX) è evidente che i nostri reclami hanno in ogni momento seguito le pratiche, la prassi e le norme mercantili ordinarie nel diritto mercantile nazionale e internazionale in relazione alle imprese in questione, e ciò è parte del nostro diritto come istituzione giuridica indipendente tanto dallo Stato che dalle imprese menzionate.

X) consideriamo che non è possibile continuare con una serie di situazioni che impediscono l’esercizio legittimo e legale dei nostri diritti e abbiamo chiesto espressamente alle autorità statali e governative l’adozione di misure adeguate per trovare soluzione a ognuno dei problemi che ci colpiscono gravemente.

XI) Avvertiamo tutte le parti in causa che utilizzeremo tutte le azioni legali di cui abbiamo diritto tanto contro i responsabili penali di pratiche razziste, xenofobe e schiaviste, che per ottenere risarcimenti dei danni subiti dalla nostra Comunità Indigena APG IG in conseguenza delle azioni delle imprese multinazionali o per le conseguenze dell’azione o omissione di attuazione da parte dei funzionari pubblici.

Entre Ríos, a 1 de mayo de 2008

Firmano per il Direttivo della APG IG
Never Barrientos, Presidente
Florentino Zeballos, Vicepresidente
Fernando Cuellar, Responsable Producción
Benito Arce, Responsable Salud
Gregorio Barrientos, Responsable Educación
Zacarías Cuellar, Responsable de Infraestructura
Benildo Vaca, Responsable de Recursos Naturales
Plácido Rojas, Responsable Comunicación
Jorge Delfin, Responsable de Tierra y Territorio

Mburuvichas Zonales
Justino Molina, Mburuvicha Zonal, Zona 1
Celestino Virela, Mburuvicha Zonal, Zona 2
Fabián Cayo, Mburuvicha Zonal, Zona 3

Ultimo aggiornamento
23.10.2012 ore 20.44
AGENDA
Le nostre iniziative
ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità

In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L'acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni.

Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde con il significato stesso del ciclo generatore della Natura.

ILÊ BRASIL: acqua e ancestralità, che verrà presentato a Trento dal 25 al 28 ottobre 2012, fa parte di una delle attività proposte dal gemellaggio di due gruppi di ricerca teatrale: una italiana la Bottega Buffa CircoVacanti di Trento e una brasiliana la Cia Buffa de Teatro di Salvador Bahia.

Insieme a Yaku ed altre realtà trentine, per tre giorni affronterà questa tematica da diversi punti di vista - culturalu, politici, sociali- insieme a molti compagni di viaggio e con la partecipazione straordinaria di Ekedy Sinha, rappresentante del Terreiro Ilê Axé Iyá Nassô Oká–Bra.

Giovedì 25 alle ore 16.30, con ACQUA MATER, tavola rotonda presso l'Università di Lettere e Filosofia di Trento (Via Tomaso Gar, 14 ), parleremo di acqua partendo dal ruolo delle donne in tre paesi chiave: Brasile, Colombia, Mozambico, fra solidarietà, territori di conflitto e megaprogetti, come la diga di Belo Monte in Brasile.

Un confronto che vede anche noi, donne europee ed italiane, al centro di un movimento di presa di coscienza delle nostre responsabilità. A partire dalla dichiarazione delle donne del mondo, presenti al Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua di Marsiglia.


Firenze 10+10

A dieci anni di distanza da quell'enorme spazio di discussione e dibattito aperto che fu il primo Forum Sociale Europeo, reti, gruppi e movimenti fiorentini hanno avviato un percorso inclusivo per costruire nella città un appuntamento con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni intorno alla costruzione di un'Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui siamo immersi.

Questo evento si svolgerà nell'arco di quattro giorni nel prossimo mese di novembre e vi troveranno spazio attività autorganizzate e incontri di convergenza finalizzati al lancio di azioni e campagne europee e del bacino del Mediterraneo.

Ci rivolgiamo perciò a tutti coloro che vogliono contribuire a costruire e progettare insieme il percorso collettivo verso Firenze 10 + 10, alle donne e agli uomini che furono con noi protagonisti del FSE del 2002, ma anche a tutti i gruppi e i soggetti sociali che si sono affacciati sulla scena nazionale ed internazionale nel corso dei dieci anni trascorsi: insieme abbiamo davanti un altro decennio di lavoro comune. A tutti chiediamo di aderire alla costruzione di Firenze 10 + 10 portando il proprio contenuto di azione e le reti di relazioni con cui ciascuno opera, indirizzato anche all'organizzazione di eventi preparatori di avvicinamento.

E' un grande impegno che ci aspetta ma anche una sfida attraente: ricostruire uno spazio di discussione e azione in una fase in cui sui territori si manifestano gli effetti dei tanti volti della crisi, ma dove si attivano anche numerose forme di conflitto sociale e di proposta alternativa, capaci di assumere anche dimensioni di massa; lo dimostrano, ad esempio, l'affermazione al referendum del 2011 sull'acqua, la rete di opposizione alle grandi opere inutili, il diffuso contrasto alla privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Sul sito www.firenze1010.eu, si possono trovare tutti i riferimenti per entrare in contatto con il gruppo di coordinamento, per conoscere luoghi e tempi degli incontri preparatori e per contribuire ai gruppi di lavoro a cui tutti possono fornire il loro apporto: programma; logistica; partecipazione e accoglienza; comunicazione; risorse.

Comitato promotore di “Firenze 10 + 10”

Contatto: info@firenze1010.eu


1 OTTOBRE ORE 13.30 CONFERENZA STAMPA / ORE 15.30 MANIFESTAZIONE IN CAMPIDOGLIO

La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

Con gli incontri con le istituzioni trentine – il Servizio Solidarietà della Provincia di Trento e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento - che appoggiano il percorso della Commissione Justicia y Paz in Colombia, si è conclusa oggi la serie di incontri in Trentino “Acqua Giustizia e Pace – Beni comuni fra solidarietà e conflitto” che ha visto protagonista il sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, esecutivo della Commissione.

Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


La difesa dei beni comuni in Colombia per una vita degna delle popolazioni

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Lunedì sera, l'incontro pubblico presso il Centro Formazione alla Solidarietà Internazionale, in Via San Marco, con la partecipazione di Padre Alex Zanotelli, in collegamento da Napoli, dove era in procinto di partire per la Marcia della Pace: “La mia solidarietà a Padre Alberto Franco, religioso che con coraggio vive nella guerra al fianco delle popolazioni – ha detto Padre Zanotelli, lanciando un appello accorato alla responsabilità a chi vive nella parte ricca del pianeta: “L'Occidente deve cambiare stile di vita, vivere in maniera più sobria. Noi qui a Napoli lottiamo quotidianamente contro l'immondizia, se non riduciamo drasticamente la produzione di rifiuti verremmo sommersi. Se non ci attiviamo, per il Sud del mondo non c'è futuro”.


Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25 Justicia y Paz en Italia

Los bienes comúnes entre conflicto y solidaridad 

Desde el sábado 22 de septiembre al martes 25, el sacerdote colombiano Padre Alberto Franco, secretario ejecutivo de la Comisión Intereclesial de Justicia y Paz de Bogotá, estará presente en varias reuniones en el departamento  Trentino de Italia


Università estiva di Attac;

Università estiva di Attac: “Buttiamo a mare i mercanti!”

FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


FORUM SOCIALE URBANO NAPOLI

Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni: (Napoli, 3-7 settembre 2012): mercoledì 5 settembre tavola rotonda "Acqua diritto di tutti?" con Alex Zanotelli, Francesca Caprini, Valerio Balzametti, Paolo Carsetti, Maurizio Montalto, Consiglia Salvio


SPICCHI D'ACQUA
Hidronotizie dall’Italia
No Eni? NO Party!

Da alcuni giorni sul programma del Forum sulla Cooperazione che si terrà il 1 e il 2 ottobre a Milano campeggiano gli sponsor dell’iniziativa, attesa da molti come uno spartiacque per la rinascita dell’aiuto allo sviluppo italiano. Tre società sono note a tutti: Microsoft, Banca Intesa e soprattutto Eni. 


Roma non si vende

Oggi il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso sulle forzature procedurali, effettuate dalla maggioranza di alemanno nell'assemblea capitolina, per far passare la privatizzazione di ACEA.
Questo è l'ennesimo colpo per il Sindaco di Roma e le sue alleanze che vogliono speculare sull'acqua e i beni comuni.


Vicenza: NO alla base militare

Vicenza i No dal Molin tagliano la rete della base, entrano nell'area facendo molte scritte sulle costruzioni e attaccando striscioni.


"Roma non si vende!"

L'ampia coalizione di associazioni, movimenti, comitati, forze politiche e sindacali che ha lanciato nelle scorse settimane la campagna cittadina di informazione e mobilitazione contro la manovra di bilancio della Giunta Alemanno, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenutasi alle 15.30 di oggi in Piazza del Campidoglio, la gravità della scelta, di responsabilità del gabinetto del sindaco Alemanno, di vietare al corteo in programma per il prossimo sabato 5 di maggio l'arrivo in Piazza del Campidoglio.


In Abruzzo si ripubblicizza!

L’assemblea dei sindaci della provincia di Pescara, il 16 aprile 2012, ha votato per “ la trasformazione di ACA S.p.A. in house in azienda pubblica di diritto pubblico in considerazione che tale modello aziendale accresce le possibilità di controllo da parte dei soci e dei cittadini rispetto all’operato della azienda stessa e consentirebbe forme di partecipazione diretta alla gestione di lavoratori, cittadini ed associazioni di tutela ambientale” .

 


La Radio del CSO Bruno!

http://centrosocialebruno.it/node/17680


venerdì 23 febbraio conferenza stampa a Dolomiti energia

 

Per il lancio dell’importante iniziativa di martedì 28 febbraio, ovvero l’autoconvocazione cittadina presso il Consiglio Comunale di Trento,  il Coordinamento trentino Acqua bene Comune sul tetto di Dolomiti Energia!

 


 


la val di Susa inondata di colore
Una folla di oltre 75.000 persone ha marciato da Bussoleno a Susa sabato scorso, in un pomeriggio assolato e ventoso, quasi estivo.

No alla grande Multiutility del nord

Leggiamo con preoccupazione il rapido delinearsi della grande Multiutility del nord, di cui l'integrazione di Iren e A2A, sponsorizzata da Fassino, Tabacci è il primo passo.

 


Al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua il Premio Personaggio Ambiente 2011!!!!

OJOS INQUIETOS
Sguardi sull’america latina
Terremoto Colombia

Il 30 Settembre 2012 forte scossa in Colombia fortunatamente molto profonda

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Central Hidroeléctrica Neltume en Panguipulli,

Representantes de las comunidades mapuche huilliche afectadas por el proyecto Central Hidroeléctrica Neltume que la transnacional Enel-Endesa proyecta instalar en Panguipulli, concurrirán a las embajadas de Italia y España este este Viernes 18 de Mayo a las 10:00 horas para entregar una solicitud a los respectivos Estados para que la empresa de capitales Españoles e Italianos desista de la construcción de la central hidroeléctrica

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Argentina, Cordoba: agua derecho fundamental

Reclamo por agua potable en Cañada Larga: La municipalidad de mina clavero aprovisiona  en camiones "agua no apta para el consumo humano", osea agua de pozo sin tratar , donde muchas familias la terminan consumiendo por no contar con otra opcion con los riesgos de salud que esto conlleva...

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rassegna stampa di Stop Enel 30 aprile a Roma

“Sono qui a Roma in rappresentanza di diversi movimenti della Colombia, in particolare l’Assoquimbo che sta difendendo il territorio contro le multinazionali Enel e Endesa. Di recente gli abitanti sono stati brutalmente fatti sgomberare dalla regione, anche attraverso una campagna che è stata coordinata con gli addetti alla sicurezza delle stesse aziende ma anche con agenti dello Stato, con un bilancio di diversi feriti, di cui uno grave

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Miles marchan por el Agua en Ecuador

"A mí no me diste, a mi no me diste, todo el Oro que a la China diste, luego me engañaste, luego me mentiste, con la derecha amaneciste… con las mineras amaneciste"

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MARCHA PLURINACIONAL POR EL AGUA, LA VIDA Y LA DIGNIDAD DE LOS PUEBLOS

In Ecuador dall'8 marzo, dai quattro punti cardinali del Paese: verso Quito per l'Acxqua e la vita.

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El Quimbo inundará seis municipios del Huila

Para construir la hidroeléctrica de El Quimbo, en el Huila, será necesario inundar un área mayor que el tamaño de Pereira. La obra, según sus opositores, se construirá a costa de diversas alteraciones y cambios sociales, ambientales, económicos y culturales, a seis municipios: Gigante, El Agrado, Garzón, Tesalia, Altamira y Paicol; cubriendo un total de 8.586 hectáreas que serían inundadas.

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LA TIERRA, EL AGUA Y LA RESISTENCIA

Lo que está sucediendo en América Latina en relación con los bienes comunes (agua, tierra, biodiversidad) es algo más que una sucesión de conflictos locales. Por momentos la intensidad de los enfrentamientos da la impresión de que marchamos hacia una conflagración general, que por ahora tiene expresiones locales y regionales, pero que se repiten en casi todos los países.

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INIZIA IN PERÙ LA GRANDE MARCIA NAZIONALE PER L’ACQUA E PER LA VITA

l 1° febbraio dalla regione di Cajamarca, nel nord del Perù, partirà la Marcia Nazionale per l’Acqua e per la Vita, che scenderà dalle montagne fino alla costa per arrivare a Lima il giorno 9.

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FINALMENTE PIOVE, MA IN TANTE CASE PALESTINESI MANCA L’ACQUA

a scarsa disponibilità d’acqua è un problema comune a tutte le comunità palestinesi in Cisgiordania ma alcune realtà sono più colpite di altre. Il distretto di Betlemme – che comprende al suo interno i centri di Betlemme, Beit Sahour, Beit Jala, Ad Doha e Al Khader e i campi di rifugiati di Aida, Dheisheh e Al Azza – è in cima a questa ben poco onorevole lista.

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